1991 - GRANDE E' IL MIO DOLORE
Budapest
(Ungheria), 15 settembre 1991.
Festa
della Madonna Addolorata.
Grande
è il mio dolore.
«Oggi
ti trovi qui a fare due grandi Cenacoli con i Sacerdoti e i fedeli
del mio Movimento di Ungheria. Vedi le profonde ferite lasciate da
tanti anni di dura oppressione comunista. Ma con gioia puoi
contemplare i nuovi germogli che sono sbocciati da tanto soffrire e
oggi li racchiudi nel giardino celeste del mio Cuore Immacolato. Dona
a tutti il balsamo della mia materna tenerezza. Fai sentire come è
grande il mio amore di Mamma verso di loro. Qui sono personalmente
intervenuta per portare questi miei figli sulla strada della loro
liberazione da una grande schiavitù. Ma grande è il mio dolore nel
vedere che l'umanità intera è ancora schiava del materialismo,
dell'ateismo pratico, dell'edonismo, della ribellione, dell'odio e
della impurità. Grande è il mio dolore perché i miei materni ed
angosciati richiami alla conversione ed al ritorno al Signore non
vengono ascoltati né seguiti. Per questo mi rivolgo ancora a voi,
miei prediletti e figli a Me consacrati, e vi domando di offrire al
Signore la vostra vita di preghiera e di sofferenza, in spirito di
amore e di riparazione, per la salvezza di questa povera umanità,
che corre sulla strada della sua stessa distruzione. Così, per mezzo
di voi, posso continuare la mia materna opera di misericordia, che ho
incominciato in questi Paesi, ma che devo ancora portare a compimento
in ogni parte del mondo, per il trionfo del mio Cuore Immacolato».
Birkenhead
- St. Laurence (Inghilterra), 13 ottobre 1991.
Anniversario
ultima Apparizione di Fatima.
Il
grande segno nel cielo.
«Guardate
a Me, figli prediletti e miei consacrati, nella grande lotta che
state combattendo, agli ordini della vostra Celeste Condottiera. Io
sono la Donna vestita di sole. Io sono il grande segno che appare nel
cielo. Oggi ricordate la mia ultima apparizione, avvenuta in Fatima,
nella Cova da Iria e confermata dal miracolo del sole. Questo
miracolo vi indica, in maniera straordinaria, che Io sono la Donna
vestita di sole. Questo miracolo vi invita a guardare a Me come al
grande segno che appare nel cielo. Sono un grande segno di lotta fra
Me ed il mio Avversario, fra la Donna e il Drago, fra la mia schiera
e la schiera guidata dal Nemico di Dio. Entrate nei tempi decisivi
della battaglia. Vi preparate a vivere le ore più difficili e le
sofferenze più grandi. Occorre che veniate tutti al più presto a
fare parte della mia schiera. Per questo invito ancora i miei figli a
consacrarsi al mio Cuore immacolato e ad affidarsi a Me come bambini.
Oggi estendo questo mio invito soprattutto ai piccoli, ai poveri,
agli ultimi, agli ammalati, ai peccatori. Venite tutti a combattere
sotto il segno della vostra Mamma Immacolata, perché è con la
debolezza dei piccoli, con la fiducia dei poveri, con la sofferenza
degli ammalati che Io combatto oggi la mia grande battaglia. Sono un
grande segno di vittoria. Io sono la Donna vittoriosa. Alla fine il
potere di Satana sarà distrutto ed Io stessa lo legherò con la mia
catena e lo chiuderò dentro il suo regno di morte e di eterno
tormento, da cui non potrà uscire. Nel mondo regnerà il solo
Vincitore del peccato e della morte, il Re dell'intero universo
creato, Gesù Cristo. Lasciatevi ora segnare col mio sigillo. In
questi tempi gli Angeli di Luce percorrono il mondo a segnare, col
segno della Croce, tutti coloro che fanno parte della mia schiera
vittoriosa. Contro costoro la stella dell'abisso non avrà alcun
potere, anche se saranno chiamati a grandi sofferenze ed alcuni a
versare il proprio sangue. Ma sarà con i grandi dolori di questi
miei figli che Io otterrò la mia più grande vittoria. Oggi vi
invito a guardare a Me, come al grande segno che appare nel cielo,
per vivere nella fiducia e nella serenità, mentre siete illuminati
della mia stessa Luce e venite segnati dal mio materno sigillo».
Birmingham
(Inghilterra), 16 ottobre 1991.
Esercizi
spirituali, in forma di Cenacolo coi Sacerdoti del M.S.M.
dell'Irlanda e della Gran Bretagna.
Il
dono che Io faccio alla Chiesa.
«Vi
guardo con materna tenerezza, miei figli prediletti, Sacerdoti del
mio Movimento, che siete venuti da ogni parte dell'Irlanda e della
Gran Bretagna, per vivere questi giorni di Esercizi Spirituali, in
forma di un continuo Cenacolo. Il grande dolore del mio Cuore
Immacolato è da voi consolato e molte sue ferite vengono chiuse dal
balsamo soave del vostro amore filiale. Io sono sempre con voi. Mi
unisco alla vostra preghiera; costruisco fra voi maggiore capacità
di comunione e di reciproco amore; vi dono la pace del cuore e la
gioia di essere oggi Sacerdoti di mio figlio Gesù. Voglio fare di
voi gli strumenti della mia materna tenerezza; gli apostoli del mio
trionfo; il dono che Io faccio alla Chiesa, in questi tempi della sua
purificazione e della sua grande tribolazione. È anzitutto un dono
di amore e di misericordia. Vedete, miei figli prediletti, come è
grande il suo abbandono, come è profonda la sua desolazione! La
Chiesa sale oggi il Calvario, portando una Croce pesante. Lo spirito
del mondo è penetrato al suo interno e si è dovunque diffuso.
Quante sono le vite sacerdotali e religiose inaridite dal
secolarismo, che le ha completamente possedute. La fede in molti di
loro si è spenta, a causa degli errori che vengono sempre più
insegnati e seguiti; la vita di grazia è sepolta dai peccati che si
fanno, si giustificano e non sono più confessati. Il loro cuore è
reso schiavo da tante passioni disordinate e non è più capace di
sentire la gioia e la pace. Sacerdoti consacrati al mio Cuore
Immacolato, siate voi espressione del mio amore materno e della mia
grande misericordia. Amate questi vostri fratelli con il buon
esempio, con la preghiera, con il consiglio, con l'accogliere con
amore per loro tutte le sofferenze che il Padre Celeste vi manda.
Allora tutta la Chiesa sentirà il conforto che, per mezzo di voi, la
Mamma Celeste le dona e sarà così aiutata a portare la sua grande
Croce verso il Calvario. È anche un dono di consolazione e di
speranza. Attraverso di voi, la Chiesa sentirà, in maniera sempre
più forte, la presenza della Mamma Celeste. E la presenza della
Mamma porterà alla Chiesa la grazia di un suo totale rinnovamento,
facendola finalmente uscire dalla lunga notte, in cui si trova, verso
il giorno luminoso dei tempi nuovi che stanno per giungere. Così la
Chiesa verrà consolata nel vedere ovunque rifiorire la fede,
rinnovarsi la speranza, dilatarsi la carità e diffondersi una grande
santità. Siate voi, figli prediletti, i fiori che maturano
sull'albero della vostra vita di consacrazione al mio Cuore
Immacolato per fare discendere sull'immenso deserto di oggi la
rugiada celeste della speranza e della mia materna consolazione. È
soprattutto un dono di salvezza. Quanti sono oggi i miei figli che
corrono il pericolo di perdersi! Come sono numerosi i lontani, gli
atei, i peccatori, le vittime del male, dell'egoismo, della violenza
e dell'odio. Guardate ai milioni di bimbi innocenti, che sono uccisi
nel seno delle loro madri; ai giovani avviati alla cattiva esperienza
della impurità e della droga; alle famiglie distrutte; agli
ammalati, ai poveri, agli abbandonati, ai disperati. Attraverso di
voi, miei figli prediletti, deve giungere a tutti loro il mio aiuto
di Mamma tenera e preoccupata per portarli alla salvezza.
Raccogliete con le vostre mani sacerdotali questi miei figli caduti,
smarriti e dispersi e portateli tutti dentro il materno ovile del mio
Cuore Immacolato. Siate luce e sicurezza per tutti coloro che fanno
parte di altre confessioni cristiane ed indicate il porto entro cui
devono entrare per attuare il volere di mio figlio Gesù: la Chiesa
santa e cattolica, che ha il Papa come fondamento e guida sicura. Vi
confermo che, dopo il trionfo del mio Cuore Immacolato, in questi
vostri Paesi, resterà solo questa vera ed unica Chiesa. Partite con
gioia da questo Cenacolo. Io sono con voi. Portate ovunque il carisma
della mia presenza e la Luce della mia gloria. Con i vostri cari, con
tutte le anime che vi sono state affidate, vi benedico nel Nome del
Padre e del Figlio e dello Spirito Santo».
Cagliari
(Sardegna), 21 novembre 1991.
Presentazione
di Maria Santissima al Tempio.
Nel
Tempio del mio Cuore Immacolato.
«Figli
prediletti, vivete in questo giorno il mistero gioioso della mia
presentazione al Tempio del Signore. È un mistero di silenzio, di
offerta, di preghiera e di personale immolazione. Come dolce ed
immacolata vittima di amore, vengo offerta al culto del mio Signore.
A Lui ormai appartengo per sempre, gioiosa di mettermi al suo
servizio, nella preghiera e nel silenzio, per la sua più grande
gloria. Anche per tutti voi, figli che vi siete a Me consacrati, è
ormai giunta l'ora di entrare nel Tempio del mio Cuore Immacolato. -
Nel Tempio del mio Cuore Immacolato, Io vi formo sempre più ad un
profondo silenzio. In questi tempi, in cui il mio Avversario riesce a
sedurre l'umanità con le parole ed il frastuono di voci e di
immagini rende il mondo una nuova torre di Babele, voi siete chiamati
a dare testimonianza di profondo silenzio. Silenzio per accogliere la
sola Parola di Dio; silenzio per meditarla nel cuore e custodirla con
amore; silenzio per viverla e per donarla a tutti nella luce della
sua integrità. Allora parlate con la vita. La vita diventa la vostra
parola. E le anime assetate la ricevono come rugiada celeste, che
scende a donare luce e vita sull'immenso deserto di una così grande
aridità. - Nel Tempio del mio Cuore Immacolato, Io vi preparo alla
vostra sacerdotale offerta. In questi tempi della grande tribolazione
voi siete chiamati a portare il peso di una croce molto pesante.
Quanti dolori vi attendono. Allora dovete prepararvi alla vostra
offerta sacerdotale, in segno di riparazione e di espiazione, per la
salvezza di tanti miei poveri figli perduti. Offrite al Signore tutta
la vostra vita: il vostro corpo, il vostro cuore, la vostra anima, la
vostra intelligenza, la vostra volontà, la vostra libertà. Allora
diventate le vittime scelte, preziose e gradite a Dio, che Io posso
offrirgli, perché i tempi della grande prova siano abbreviati. - Nel
Tempio del mio Cuore Immacolato, Io vi chiamo ad una continua
preghiera. Pregate, figli miei prediletti. Da voi voglio tanta
preghiera. Trasformate la vostra giornata in atto di incessante
preghiera. Siate di buon esempio a tutti nel pregare. Pregate con la
preghiera del cuore. Pregate con abbandono, con fiducia, con
perseveranza. Si avvicinano momenti così difficili e pericolosi, che
si possono salvare solo quelli che accolgono il mio invito a pregare
sempre con Me. Nel Tempio del mio Cuore Immacolato, vi dispongo alla
vostra sacerdotale immolazione. C'è una immolazione spirituale che a
tutti domando. Essa è formata dall'accogliere con amore ogni
circostanza della vostra vita come attuazione della Volontà del
Padre Celeste. Fate sempre e in ogni momento solo il divino Volere.
Allora il Padre si compiace con voi, che date al Figlio la gioia di
fare in voi il solo volere del Padre. C'è anche una immolazione
fisica a cui vi preparo dolcemente come Mamma, che fa del suo Cuore
Immacolato in cui tutti vi racchiude, l'altare su cui verrete
immolati per la salvezza del mondo. Non turbatevi. I tempi forti
della purificazione, della grande tribolazione e della apostasia sono
arrivati. Per questo oggi vi invito tutti ad entrare nel Tempio del
mio Cuore Immacolato, perché possa offrirvi alla perfetta
glorificazione della Santissima Trinità».
Milano,
8 dicembre 1991.
Festa
della Immacolata Concezione.
La
porta che si apre.
«Gioite,
figli prediletti, con tutto il Paradiso che oggi contempla, nella
Luce divina della Santissima Trinità, lo splendore della vostra
Mamma Celeste. Sono l’Immacolata Concezione. Sono purissimo
riflesso della Luce, dell'Amore e della Santità di Dio. Sono tutta
bella: tota pulchra. Solo così ho potuto essere pronta per adempiere
al mio verginale e materno disegno di essere la Porta del cielo:
Janua coeli. - Sono la Porta che si apre alla speranza. Nello stesso
momento in cui tutta la umanità, nel peccato compiuto dai
Progenitori, conosce l'ora della sconfitta e della morte, a causa
della vittoria del serpente, Io sono vaticinata come Porta che si
apre e fare scendere sul mondo la speranza. "Porrò inimicizia
fra te e la Donna, fra la tua e la Sua discendenza. Essa ti
schiaccerà il capo, mentre tu attenterai al suo calcagno". -
Sono la Porta che si apre al mio dono più grande, quando, con la mia
materna collaborazione, giunge a voi il Redentore, il vostro
Salvatore, nel momento della nascita di mio figlio Gesù. È Lui la
mia vittoriosa discendenza, che schiaccerà per sempre il capo al
serpente ed otterrà la sua definitiva vittoria su Satana, sul male e
sulla morte. Sono la Madre del primo Avvento, perché sono la porta
del cielo, attraverso la quale passa Gesù, per giungere a voi nella
fragilità e nell’umiltà della natura umana. - Sono la Porta che
si apre sulla vostra salvezza, perché tutti voi, attraverso di essa,
dovete passare per giungere al vostro personale incontro con il
Signore. Per questo mio figlio Gesù mi ha costituita vera Madre di
tutta l'umanità. Solo se passate attraverso questa mia Porta, potete
giungere nel giardino celeste della mortificazione e della penitenza,
della fede e della preghiera, dell’umiltà e della purezza, della
carità e della santità. Ed in questa mia materna proprietà, Gesù
ogni giorno prova la grande gioia di incontrarsi con voi. Gesù si
comunica a voi con la sua Grazia; vi illumina con la sua Parola; vi
assimila con la sua reale Presenza Eucaristica; vi riempie l'anima
del suo divino splendore; porta i vostri cuori alla pienezza della
gioia e della pace. - Sono la Porta che si apre sulla nuova era che
vi attende e che sta ormai per giungere sul mondo. Per questo, nei
vostri tempi, sono chiamata ad essere la Madre del secondo Avvento.
Come, per mezzo di Me, Gesù è giunto a voi nella fragilità e nella
umiltà della sua natura umana, così, ancora per mezzo di Me, Gesù
ritornerà a voi nello splendore della sua gloria, per instaurare il
suo Regno nel mondo. La mia presenza fra voi deve ora farsi sempre
più forte, continua e straordinaria. Con essa voglio annunciarvi che
dovete levare il capo dal giogo pesante della grande tribolazione che
state vivendo, perché la vostra liberazione è vicina. Sono la
Porta che si apre sui tempi nuovi che vi attendono. Entrate tutti
nel mio Cuore Immacolato, con la vostra consacrazione; in questo
tempo del vostro secondo avvento, vigilate nella preghiera e nella
fiducia ed attendete con le fiaccole accese, dentro la Porta del
cielo della vostra Mamma Celeste, il vicino ritorno del Signore Gesù
nella gloria».
Dongo
(Como), 24 dicembre 1991.
Notte
Santa.
La
Grotta luminosa.
«Vivete
con Me, figli prediletti, il mistero di amore e di luce di questo
vostro Natale. Voglio portarvi con Me sul lungo cammino che ci
conduceva fino a Betlemme. Io ero assorta in una continua estasi di
amore col divino Bambino, che portavo nel mio grembo verginale,
sollevata dall'aiuto prezioso del mio castissimo sposo Giuseppe, che
tanto si dava da fare per rendere meno pesante il faticoso viaggio.
Così un interiore silenzio circondava la nostra presenza in mezzo ad
una rumorosa carovana. E la preghiera profonda del cuore segnava il
trascorrere lento del nostro avvicinarci alla meta. E pace tranquilla
dell'anima scendeva sul volgere sereno del tempo, in una amorosa
conoscenza del grande mistero che ormai si stava per compiere. Quando
si giunse a Betlemme ed ogni porta si chiudeva alla nostra domanda di
ospitalità per quella notte, dai pastori ci venne indicata una
povera Grotta che, pur nel suo squallore, era pronta ad accoglierci.
È la Notte Santa. È la Notte che pone termine all'attesa dei
secoli. È la Notte che si apre alla Luce e pone fine per sempre al
tempo del primo Avvento. È la Notte che dà inizio al nuovo giorno
che non conosce tramonto. In questa notte il cielo si sposa alla
terra; il canto degli Angeli si accorda con le voci dei piccoli, dei
poveri, dei puri; ai pastori viene dato l'annuncio che è di gioia
per tutti: "Oggi è nato per voi il Salvatore". Chinatevi,
assieme a Me, ad avvolgere il Bambino di baci e di lacrime, di caldo
e di amore, di dolce ed affettuosa tenerezza. È così piccolo; è
appena nato; piange per il rigore del freddo; geme per il grande gelo
che avvolge tutto il mondo. Come i Pastori, portategli anche voi
semplici doni. Il vostro cuore sacerdotale, ripieno di amore, diventa
per Lui il solo grande conforto. Ed accogliete anche voi il grande
annuncio di gioia che oggi vi è dato: è vicino il suo secondo
Natale nella gloria. Anche voi state percorrendo l'ultimo tratto di
un lungo cammino. Anche voi state per concludere il tempo del secondo
Avvento. Allora vivete con Me e col mio sposo Giuseppe le preziose
ore di questa nuova vigilia. Un profondo silenzio circondi il grande
rumore di parole e di immagini, che oggi riempie tutto il mondo. La
preghiera del cuore vi porti ad un continuo colloquio col Signore
Gesù che è venuto, che viene e che verrà nella gloria. E pace
tranquilla dell'anima segni il trascorrere dei vostri giorni, così
minacciosi e densi di dolore per tutti. Procedete sicuri sulle onde
tempestose di questi ultimi tempi della grande tribolazione, senza
turbarvi nel vedere che ancora le porte si chiudono a Gesù Cristo
che viene. Il mio Cuore Immacolato è la Grotta luminosa, che pone
fine a questo secondo Avvento, perché è col suo trionfo che Gesù
tornerà a voi nella gloria».
Rubbio
(Vicenza), 31 dicembre 1991.
Ultima
notte dell'anno.
Prostratevi
con Me.
«Figli
prediletti, vegliate con Me nella preghiera e nel raccoglimento.
Passate così le ultime ore di questo anno, che è stato segnato da
avvenimenti gravi ed importanti per il destino di tutta l’umanità.
Prostratevi con Me in atto di profonda adorazione a Gesù
Eucaristico. La sua reale presenza fra voi nell’Eucarestia,
custodita con amore in tutti i Tabernacoli della terra, è luce sul
cammino, è conforto alla stanchezza, è balsamo sulle ferite, è
gioia nel dolore, è pace nella tribolazione, è l'alba che dà
inizio al nuovo giorno della vostra umana esistenza. Prostratevi con
Me in atto di grande ringraziamento, per tutti i benefici, che vi
sono stati concessi, dall'amore e dalla provvidenza del vostro Padre
Celeste. È il Padre che dispone per voi ogni minuto della vostra
vita, come espressione del suo amore e della sua divina misericordia.
Voi vivete nel tempo per realizzare un suo grande disegno di amore.
Anche quando da Lui vi allontanate, Egli mai vi abbandona, ma
prepara, attende e porta a compimento il vostro ritorno. La sua
divina misericordia è rugiada celeste, che scende a rendere feconda
la grande aridità di questo mondo e a fare germogliare, di santità
e di vita, il deserto in cui vivete. Ora state entrando nei tempi in
cui si farà manifesto a tutti il miracolo della divina Misericordia.
Guardate come l'umanità giace prostrata e ferita, lacerata e
sconfitta, minacciata e percossa, ammalata e moribonda. Essa da sola
non può più rialzarsi, se una grande misericordia non la solleva. È
vicino il momento in cui il Padre Celeste la prenderà sulle sue
braccia, la solleverà dal male, la guarirà e la porterà con Sé
nel suo giardino delizioso. Prostratevi con Me in atto di intensa
riparazione, per le innumerevoli offese fatte allo Spirito del Padre
e del Figlio, che geme in voi con gemiti inenarrabili. Quanto male
si compie ancora ogni giorno nel mondo! La Legge di Dio è
apertamente violata; il suo Nome è bestemmiato; il suo giorno viene
profanato. Non si rispetta più il valore della vita: il numero
degli aborti aumenta sempre più; si estendono omicidi e delitti, odi
e violenze; le guerre esplodono improvvise, crudeli e sanguinose,
minacciando la pace di tutta l’umanità. Quanti sono i peccati
contro lo Spirito Santo che oggi si compiono! Preghiamo insieme, con
umiltà e fiducia, per invocare il dono dello Spirito Santo che
scenda, come rugiada, a purificare la terra ed a rinnovare tutto il
mondo. Non passate le ultime ore di questo anno nel frastuono e nella
dissipazione. Prostratevi con Me, in preghiera di adorazione, di
ringraziamento e di riparazione, per ottenere dal Padre, dal Figlio e
dallo Spirito Santo che venga abbreviato il tempo della grande
tribolazione, che ora state vivendo, per entrare nella nuova era che
ormai vi attende».
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