1990 - QUANDO IL FIGLIO DELL'UOMO RITORNERA'
San
Paolo (Brasile), 13 marzo 1990
Quando
il Figlio dell'Uomo ritornerà.
«Voi
leggete nel Vangelo: -
Quando il Figlio dell'Uomo ritornerà, troverà ancora la fede sulla
terra? -
Oggi voglio invitarvi a meditare su queste parole pronunciate da mio
figlio Gesù. Sono parole gravi, che fanno riflettere e che riescono
a farvi comprendere i tempi che vivete. Anzitutto vi potete
domandare perché Gesù le ha pronunciate. Per prepararvi alla sua
seconda venuta e per descrivervi una circostanza che sarà indicativa
della vicinanza del suo glorioso ritorno. Questa circostanza è la
perdita della fede. Anche in un'altra parte della Divina Scrittura,
nella lettera di San Paolo ai Tessalonicesi, viene chiaramente
annunciato che, prima del ritorno glorioso di Cristo, deve
verificarsi una grande apostasia. La perdita della fede è una vera
apostasia. La diffusione dell'apostasia è dunque il segno che
indica ormai vicina la seconda venuta di Cristo. A Fatima Io vi ho
predetto che sarebbe venuto un tempo in cui si sarebbe persa la vera
fede. Questi sono i tempi. I vostri giorni sono segnati da questa
dolorosa e significativa situazione, che vi è stata predetta nella
Divina Scrittura: la vera fede sta scomparendo in un numero sempre
più grande di miei figli. Le cause della perdita della fede sono:
1) La diffusione degli errori che sono propagati e spesso insegnati
da professori di teologia nei Seminari e nelle scuole cattoliche ed
acquistano così un certo carattere di veridicità e di legittimità.
2) La ribellione aperta e pubblica al Magistero autentico della
Chiesa, soprattutto a quello del Papa, che ha da Cristo il compito di
mantenere tutta la Chiesa nella verità della fede cattolica. 3) Il
cattivo esempio dato da quei Pastori, che si sono lasciati possedere
completamente dallo spirito del mondo e diventano propagatori di
ideologie politiche e sociali, anziché annunciatori di Cristo e del
suo Vangelo, dimenticando così il mandato da Lui ricevuto: - andate
in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura - Così,
in questi vostri giorni, dilaga sempre di più l'apostasia da parte
di tanti miei poveri figli. Quando il Figlio dell'Uomo ritornerà.
Se è vicino il suo ritorno, più preoccupata e forte si fa allora la
mia azione materna per aiutare tutti i miei figli a restare sempre
nella verità della fede. Ecco perché vi ho domandato di
consacrarvi al mio Cuore Immacolato. Ecco perché, in questi vostri
tempi, Io ho diffuso ovunque il mio Movimento sacerdotale mariano.
Per formare il piccolo gregge, riunito nella preghiera dei Cenacoli e
vigilante nell'attesa: il gregge da Me radunato e formato a
conservare sempre la vera fede. Così, quando il Figlio dell'Uomo
ritornerà, sulla terra troverà ancora la fede in tutti coloro che
si saranno a Me consacrati, lasciandosi raccogliere nel giardino
celeste del mio Cuore Immacolato».
Rubbio
(Vicenza), 12 aprile 1990
Giovedì
Santo
Li
amò sino alla fine.
«Figli
prediletti, vivete con Me questo giorno del giovedì santo, raccolti
nel Cenacolo del mio Cuore Immacolato. È il giorno della vostra
Pasqua. È il giorno del vostro Sacerdozio. Oggi lo ricordate,
riuniti attorno ai vostri Vescovi, nella concelebrazione
dell’Eucarestia, durante la quale rinnovate le promesse che avete
fatto nel giorno dell’Ordinazione sacerdotale. Sono le promesse
della vostra fedeltà a Cristo ed alla sua Chiesa. Sono le promesse
della vostra disponibilità e della vostra ubbidienza. Sono le
promesse del vostro amore totale ed esclusivo che vi impegna ad amare
Gesù e le anime che da Lui vi sono state affidate. Sono tutte
promesse di vita; sono tutti impegni di amore. "Gesù, avendo
amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine". Così
Giovanni, l'Apostolo prediletto, introduce nel suo Vangelo il
racconto della istituzione della Eucarestia, del nuovo Sacrificio e
del nuovo Sacerdozio. Gesù li amò sino alla fine. Li amò sino
alla fine, cioè fino al termine della sua vita, perché l'ultima
Cena corrisponde anche all'ultima sera della sua umana esistenza
vissuta fra voi: "Ho desiderato ardentemente mangiare questa mia
Pasqua con voi, prima del mio patire". Li amò sino alla fine,
cioè fino al vertice di ogni possibilità di amore, perché Gesù
rende oggi perpetuo il Sacrificio compiuto una sola volta sul
Calvario per la salvezza di tutti. "Nessuno ha più grande amore
di colui che dona la vita per quelli che ama". Li amò sino
alla fine, cioè fino alla estrema esigenza imposta dall'amore, che
vuole la presenza della persona amata, perché nell'Eucarestia Gesù
rimane sempre con voi, realmente presente col suo corpo glorioso e la
sua divinità, come lo è in Paradiso, anche se è nascosto sotto il
velo delle specie eucaristiche. "Io sono con voi tutti i
giorni, fino alla fine dei secoli." Li amò sino alla fine,
cioè fino al limite della vostra miseria e della vostra povertà,
perché nel sacramento della Eucarestia Gesù si fa una sola cosa con
voi, diventa carne della vostra stessa carne, sangue del vostro
stesso sangue, per comunicare a voi, creature terrene, il dono
prezioso della sua vita divina. " Io sono il pane vivo disceso
da cielo. Chi mangia di questo pane vivrà ed Io lo resusciterò
nell'ultimo giorno." Lì amò sino alla fine, cioè sino alla
fine dei tempi, perché la presenza fra voi di Cristo in stato di
vittima, in ogni Tabernacolo della terra, vi dona sicurezza e
fiducia, gioia e speranza nel suo glorioso ritorno. - Annunciamo la
tua morte Signore, proclamiamo la tua resurrezione, nell'attesa della
tua venuta. - Oggi è il giorno del nuovo Sacrificio e del nuovo
Sacerdozio. Oggi è il grande giorno dell'amore. Il suo Cuore divino
si apre a darvi il suo nuovo comando: "Vi do un comandamento
nuovo: amatevi fra voi come Io vi ho amato". In questo giorno,
figli prediletti, Io vi domando di rinnovare il vostro impegno di
amore verso Gesù presente nella Eucarestia. Fate della santa Messa
il centro di tutta la vostra pietà, il culmine della vostra giornata
sacerdotale, il cuore della vostra azione apostolica. Celebratela con
amore, con scrupolosa osservanza delle leggi liturgiche; vivetela,
partecipando personalmente al Sacrificio che Gesù rinnova, per mezzo
di voi. Circondate di luci e di fiori il Tabernacolo, ove viene
custodito Gesù Eucaristico. Andate spesso davanti al Tabernacolo per
i vostri personali incontri di amore con Gesù che vi attende; esso
diventi per voi il tesoro unico e prezioso che attira, come una
calamita, il vostro cuore sacerdotale. Esponete ancora Gesù
Eucaristico sull'altare per le solenni e pubbliche ore di adorazione
e di riparazione, perché il sorgere della nuova era porterà ad un
generale rifiorire del culto eucaristico in tutta la Chiesa. Infatti
l'avvento del Regno glorioso di Cristo coinciderà con il più grande
splendore del suo regno eucaristico fra voi. Gesù Eucaristico
sprigionerà tutta la sua potenza di amore, che trasformerà le
anime, la Chiesa e tutta l'umanità. Così l'Eucarestia diventa
segno di Gesù che ancora oggi vi ama fino alla fine, perché vi
conduce fino alla fine di questi vostri tempi, per introdurvi nella
nuova era di santità e di grazia, alla quale siete tutti
incamminati, e che incomincerà nel momento in cui Gesù avrà
instaurato il suo glorioso regno fra voi».
Rubbio
(Vicenza), 13 aprile 1990
Venerdì
Santo
Il
Figlio e la Madre.
«Vivete
oggi accanto a Me, vostra Madre addolorata, le ore dolorose della
passione e della morte di mio figlio Gesù. Entrate nel profondo del
suo Cuore divino, per partecipare alla intensità di tutta la sua
sofferenza. Durante il giudizio del tribunale religioso, dove Gesù
viene vilipeso, maltrattato ed alla fine condannato, per avere
testimoniato la verità e per essersi proclamato Figlio di Dio.
Durante il processo subìto davanti al tribunale civile dove, dopo
essere stato riconosciuto innocente da tutte le accuse che gli sono
mosse, viene sottoposto al terribile castigo della flagellazione e
dell'incoronazione di spine, ed alla fine è condannato alla morte di
Croce. Come un agnello mansueto che è condotto al macello, senza
una parola di astio, senza un lamento, oppresso sotto il peso della
Croce che il Padre celeste gli dona, mentre sale il Calvario, così
oggi Io incontro mio Figlio. Il suo volto non ha più sembianze di
uomo, tanto è sfigurato dal sangue e dalle percosse; dalla
flagellazione il suo corpo è ridotto tutto una piaga viva, da cui
sgorgano rivoli di sangue. Le forze non lo sorreggono più e
vacilla; la febbre lo consuma; la vita gli sfugge; cade sotto il peso
del suo patibolo; è lì disteso per terra, schiacciato come un verme
e non è più capace di alzarsi. È in questo momento che il Padre
Celeste gli dona il conforto di sua Madre. Da questo istante insieme
viviamo il mistero della sua passione redentrice. Il Figlio e la
Madre. Insieme percorriamo l'ultimo tratto di questo terribile
percorso. Lui col peso infinito del suo patire che lo schiaccia; Io
con la spada dolorosa che penetra nel mio cuore immacolato e lo
ferisce e lo fa sanguinare. Il Figlio e la Madre insieme verso il
Calvario, portando la Croce di uno stesso dolore. Le gocce di sangue
che gli scendono dal capo si uniscono alle lacrime copiose che
sgorgano dai miei occhi materni. La corona di spine che cinge il suo
capo forma una spada tagliente che trapassa il mio cuore. Il suo
corpo piagato è specchio della mia anima trafitta e lacerata. Il
Figlio e la Madre. Insieme arriviamo sulla cima del Golgota; insieme
veniamo appesi al patibolo; insieme siamo trafitti dai chiodi;
insieme viviamo le ore dolorose dell'agonia; insieme sentiamo le urla
cattive di coloro che insultano e bestemmiano; insieme perdoniamo ai
carnefici; insieme preghiamo ed amiamo; insieme sentiamo l'abbandono
del Padre; insieme confidiamo e a Lui ci affidiamo; insieme
finalmente moriamo. Gesù muore nel corpo; Io, sua Madre, nel cuore.
Miracolosamente resto ancora in vita, perché da Mamma devo aiutare
mio Figlio a morire. Ora capite il profondo significato del suo
ultimo dono: "Ecco tua Madre". Sono Madre per Lui e per
voi. Il Figlio e la Madre. I figli e la Madre. Qui sotto la Croce,
sono miracolosamente ancora viva perché, come Mamma, devo aiutare
tutti voi a nascere ed a vivere in Lui e per Lui. Tutti gli uomini
redenti da Gesù sono da oggi anche miei figli. Sono la Madre degli
uomini di tutti i tempi, fino alla fine dei tempi, quando Gesù
tornerà nella gloria ed allora la mia spirituale maternità si sarà
finalmente compiuta».
Rubbio
(Vicenza), 14 aprile 1990
Sabato
Santo
Vegliate
con Me nell'attesa.
«Figli
prediletti, oggi vegliate con Me nell'attesa. È il sabato santo. È
il giorno della mia sicura speranza. È il giorno della mia fede
incrollabile e del mio immacolato dolore. Gesù giace ormai morto
nel suo nuovo sepolcro. Da quando, con Giovanni e le pie donne, mi
sono allontanata, dopo che era stato chiuso, rotolandovi davanti una
grossa pietra, per me, Madre addolorata e crocifissa, il tempo si è
come fermato. Mi sono raccolta in una preghiera incessante, mentre
le lacrime scendevano dai miei occhi in un pianto continuo ed il mio
cuore materno formava quasi una culla di amore e di attesa alla nuova
e gloriosa nascita di mio figlio Gesù. La fede nella sua divina
Parola, che sempre mi aveva sostenuta durante la sua umana esistenza
e che, nelle ore della sua dolorosa Passione, era diventata unico e
sicuro sostegno al mio indicibile dolore, ora si muta in assoluta
certezza della sua vicina resurrezione. E vivo ferita e placata,
piangente e consolata, addolorata e contenta perché so che Gesù,
straziato ed ucciso in maniera tanto crudele, sta ormai per
risorgere. Ed all'alba del primo giorno dopo il sabato, Gesù
Cristo, nello splendore del suo corpo glorioso, con quale amore e
filiale tenerezza mi si avvicina, mi stringe fra le sue braccia, mi
avvolge della sua fortissima luce e mi dice divine parole di
conforto. Figli prediletti, vegliate con Me nell'attesa, nel lungo
e doloroso sabato santo che va dalla sua resurrezione al suo
glorioso ritorno; vegliate con Me nell'attesa, e siate forti nella
fede in Lui, in questi tempi in cui si rinnovano tradimenti e
abbandoni da parte dei suoi, in cui la fede dei veri discepoli viene
messa a dura prova dalla diffusione degli errori più subdoli ed
insidiosi; vegliate con Me nell'attesa e siate sicuri nella speranza
che Gesù ritornerà sulle nubi del cielo, nello splendore del suo
corpo glorioso, come ha preannunciato davanti al tribunale di Caifa,
volendo dare un segno sicuro della sua divinità, in questi tempi in
cui si diffondono i dubbi sulla sua natura divina e sull'attuazione
delle sue promesse; vegliate con Me nell'attesa e siate ardenti
nella carità, in questi tempi in cui essa si è raffreddata nel
cuore degli uomini e l'umanità è diventata un deserto di vita e di
amore ed è consumata e minacciata sempre più dall'egoismo, dalla
violenza, dalla fame e dalla guerra; vegliate con Me nell'attesa in
questi ultimi tempi del vostro così lungo sabato santo, perché è
vicino il momento in cui mio figlio Gesù ritornerà sulle nubi del
cielo, nello splendore della sua gloria divina».
Rubbio
(Vicenza), 15 aprile 1990
Pasqua
di Resurrezione
La
seconda Pasqua nella gloria.
«Sia
il vostro cuore pieno di gioia e di pace, figli prediletti, in questo
giorno della Pasqua. Mio figlio Gesù vilipeso, oltraggiato,
flagellato, condannato ed ucciso sulla Croce, oggi risorge da morte
con la potenza della sua divinità e nello splendore del suo corpo
glorioso. Alla forza divina di questa nuova e gloriosa nascita,
l'ombra del sepolcro si muta in fortissima luce; il masso pesante e
sigillato è rimosso da improvviso terremoto; le guardie messe a
custodia vengono tramortite da sconfinata potenza; gli Angeli si
chinano adorando al suo luminoso passaggio, la natura circostante
canta di gioia, pervasa dai fremiti di una vita rinnovata. Cristo
risorto esce dal sepolcro nello splendore divino del suo corpo
glorioso. È la sua Pasqua di resurrezione. È l'inizio della nuova
umanità da Lui redenta e conquistata. È l'alba del suo nuovo
regno. È il primo giorno del suo regale trionfo. Sia il vostro
cuore pieno di gioia, figli prediletti, perché si prepara per voi la
seconda Pasqua nella gloria. Un oscuro e gelido sepolcro forma
questa povera umanità, che cammina nella tenebra del rifiuto di Dio,
è consumata dal vento impetuoso delle passioni, viene uccisa dal
peccato, dall’egoismo, dall'odio e dall'impurità. Pare che ora
trionfi solo la morte nel mondo. Ma abbiate fiducia e speranza.
Cristo risorto è vivo fra voi. Il Cristo vivente è la vostra
grande vittoria. Vicina è la seconda Pasqua nella gloria. Fra poco
si aprirà la porta di questo immenso sepolcro in cui giace tutta
l'umanità. Gesù Cristo, circondato dal coro degli Angeli, sulle
nubi del cielo prostrate ai suoi piedi a formare un trono regale,
nello splendore della sua divinità, ritornerà per portare l'umanità
a nuova vita, le anime alla grazia ed all'amore, la Chiesa al suo più
alto vertice di santità ed instaurerà così nel mondo il suo Regno
di gloria».
Fatima
(Portogallo), 13 maggio 1990
Anniversario
della prima apparizione
Io
discendo dal cielo.
«Sono
discesa dal cielo, settantatré anni fa, in questa Cova da Iria, per
indicarvi il cammino da percorrere nel corso di questo vostro
difficile secolo. Le vicende così dolorose, che si sono succedute,
si sono svolte dando piena attuazione alle parole della mia profezia.
- L'umanità non ha accolto il mio materno invito a ritornare al
Signore, sulla strada della conversione del cuore e della vita, della
preghiera e della penitenza. Così ha conosciuto gli anni terribili
della seconda guerra mondiale, che ha portato decine di milioni di
morti, vaste distruzioni di popoli e di nazioni. - Non mi è stata
consacrata la Russia dal Papa con tutti i Vescovi e così essa non ha
avuto la grazia della conversione ed ha diffuso i suoi errori in
tutte le parti del mondo, provocando guerre, violenze, rivoluzioni
sanguinose, persecuzioni alla Chiesa ed al Santo Padre. - Satana è
stato il dominatore incontrastato sulle vicende di questo vostro
secolo, portando l’umanità intera al rifiuto di Dio e della sua
Legge di amore, diffondendo in ogni parte divisione e odio,
immoralità e cattiveria e facendo legittimare ovunque il divorzio,
l’aborto, l’oscenità e l'omosessualità, il ricorso a tutti i
mezzi per impedire la vita. Ora iniziate l'ultimo decennio di questo
vostro secolo. Io discendo dal cielo, perché gli ultimi segreti vi
siano svelati e vi possa così preparare a quanto ormai dovete vivere
per la purificazione della terra. Il mio terzo segreto, che Io qui
ho rivelato ai tre bambini a cui sono apparsa e che finora non vi è
stato ancora svelato, sarà reso palese a tutti dallo stesso
svolgersi degli avvenimenti. La Chiesa conoscerà l'ora della sua
più grande apostasia, l'uomo iniquo si introdurrà al suo interno e
siederà nel Tempio stesso di Dio, mentre il piccolo resto che
rimarrà fedele sarà sottoposto alle più grandi prove e
persecuzioni. L'umanità vivrà il momento del suo grande castigo e
sarà così preparata a ricevere il Signore Gesù che tornerà a voi
nella gloria. Per questo, soprattutto oggi, Io discendo ancora dal
cielo, con le mie numerose apparizioni, con i messaggi che dono, con
questa straordinaria Opera del mio Movimento Sacerdotale Mariano, per
disporvi a vivere gli avvenimenti che ormai si stanno per compiere,
per condurvi per mano a percorrere il tratto più difficile e
doloroso di questo vostro secondo avvento e per preparare le menti e
il cuore di tutti a ricevere Gesù nel vicino momento del suo
glorioso ritorno».
Vacallo
(Svizzera), 3 giugno 1990
Solennità
di Pentecoste
Il
tempo dello Spirito Santo.
«Nel
Cenacolo del mio Cuore Immacolato, figli prediletti, invocate oggi,
con la vostra Mamma Celeste, il Dono dello Spirito Santo. - Vieni
Spirito Santo, vieni per la potente intercessione del Cuore
Immacolato di Maria tua Sposa amatissima. Ripetete frequentemente
questa invocazione. Diventi la vostra preghiera abituale durante
questi anni che ancora vi separano dal grande giubileo del duemila,
mentre vivete i tempi conclusivi di questo secondo avvento. Vi
avvicinate al momento in cui si compirà il grande prodigio della
seconda Pentecoste. Solo lo Spirito di Amore può rinnovare tutto il
mondo. Solo lo Spirito di Amore può formare i cieli nuovi e la
nuova terra. Solo lo Spirito di Amore può preparare i cuori, le
anime, la Chiesa e tutta l'umanità a ricevere Gesù che tornerà a
voi nella gloria. Per questo entrate nei tempi in cui si farà
sempre più forte la divina azione dello Spirito Santo. In questi
tempi lo Spirito Santo ha il compito di portarvi alla realizzazione
del Disegno del Padre Celeste, nella perfetta ed universale
glorificazione di suo figlio Gesù Cristo. Così lo Spirito Santo
adempie alla sua divina missione di dare piena testimonianza al
Figlio e vi condurrà alla comprensione della Verità tutta intera.
Lo Spirito Santo ha il compito di rendervi oggi coraggiosi testimoni
della Verità e di portarvi all’eroica testimonianza di fede a
Gesù. Lo Spirito Santo ha il compito di illuminare le vostre anime
con la Luce della Grazia divina e di condurvi sul cammino della
santità. Per questo effonde su di voi i suoi sette santi Doni, dando
così vigore e crescita alle virtù teologali e morali, che
trasformano la vostra vita in quel giardino fiorito in cui la
Santissima Trinità pone la sua dimora. Lo Spirito Santo ha il
compito di formare i vostri cuori alla perfezione dell'amore e così
brucia in voi ogni forma di egoismo e vi purifica al crogiolo di
innumerevoli sofferenze. Lo Spirito Santo ha il compito di portare
la Chiesa al suo più grande splendore, così che diventi tutta
bella, senza macchia e senza rughe, ad imitazione della vostra Mamma
Celeste, e possa diffondere la Luce di Cristo a tutte le nazioni
della terra. Lo Spirito Santo ha il compito di trasformare tutta
l'umanità e di rinnovare la faccia della terra, perché diventi un
nuovo Paradiso terrestre, in cui Dio sia da tutti goduto, amato e
glorificato. Lo Spirito Santo apre e chiude le porte del secondo
Avvento. Per questo, tutto il periodo del secondo Avvento, che voi
state vivendo, è il tempo dello Spirito Santo. Voi vivete nel suo
tempo. Vi invito a moltiplicare ovunque i Cenacoli di preghiera con
Me. Tutta la Chiesa deve entrare nel Cenacolo spirituale del mio
Cuore Immacolato e raccogliersi in preghiera incessante con la vostra
Mamma Celeste. Perché il mio Cuore Immacolato è la porta d'oro
attraverso la quale passa lo Spirito Santo per giungere a voi e
portarvi alla seconda Pentecoste».
Rubbio
(Vicenza), 23 giugno 1990
Festa
del Cuore Immacolato di Maria
Il
mio Cuore Immacolato è glorificato.
«Figli
prediletti, oggi la Chiesa celebra la memoria liturgica del mio Cuore
Immacolato. Questa festa è vissuta con particolare solennità da
tutti gli appartenenti al mio Movimento Sacerdotale Mariano. Entrate
nei miei tempi. Sono in corso di svolgimento gli avvenimenti
misteriosi e forti che Io vi ho predetto. Per questo è giunto il
momento in cui il mio Cuore Immacolato deve essere glorificato
davanti alla Chiesa ed a tutta l'umanità. Voi siete scelti per
essere i più piccoli bambini a Me consacrati e completamente a Me
affidati. Voi siete formati per preparare e realizzare il mio
trionfo materno nel glorioso trionfo di mio figlio Gesù. Voi siete
chiamati ad essere gli Apostoli di questi ultimi tempi. A voi tocca
perciò il compito di proclamare, in ogni parte della terra, l'amore
e la gloria della vostra Mamma Celeste. Per questo, in voi, il mio
Cuore Immacolato è glorificato. Il mio Cuore Immacolato è da voi
glorificato, quando vi lasciate condurre con docilità sulla strada
della purezza, dell'amore e della santità. Il mio Cuore Immacolato
è da voi glorificato, quando donate a tutti una quotidiana
testimonianza di eroica fedeltà a Cristo ed al suo Vangelo,
divenendo oggi coraggiosi testimoni di fede. Il mio Cuore Immacolato
è da voi glorificato, quando date esempio di forte unità al Papa e
di perfetta ubbidienza al suo Magistero. Il mio Cuore Immacolato è
da voi glorificato, quando vi ponete a totale disposizione delle
necessità spirituali delle anime, specialmente con l'assiduo
esercizio del vostro ministero sacerdotale nel sacramento della
Riconciliazione. Il mio Cuore Immacolato è da voi glorificato,
quando diventate fiamme ardenti di amore e di zelo verso Gesù
presente nella Eucarestia, portate a Lui tutte le anime che vi sono
affidate, moltiplicate le ore solenni di adorazione e di riparazione,
esponendo sull'altare il Santissimo Sacramento, circondato di luci e
di fiori, come segni indicativi della vostra pietà. Il mio Cuore
Immacolato è da voi glorificato, quando moltiplicate ovunque i
Cenacoli di preghiera fatta con Me, che Io vi ho domandato: fra i
Sacerdoti, i fedeli, i giovani, i bambini e nelle famiglie. Così
voi preparate il tempo della seconda Pentecoste per la Chiesta e per
tutto il mondo. Con la seconda Pentecoste lo Spirito Santo renderà
la sua perfetta testimonianza al Figlio e porterà sulla terra il suo
glorioso Regno di amore, perché Gesù Cristo sia amato, adorato e
glorificato da un'umanità completamente rinnovata. Soltanto allora
il mio Cuore Immacolato avrà il suo trionfo».
Valdragone
di San Marino, (Rep. San Marino), 28 giugno 1990
Esercizi
Spirituali in forma di Cenacolo con i Sacerdoti Responsabili del
M.S.M. di America e di Europa
La
seconda Pentecoste.
«Figli
prediletti, anche quest'anno vi ho chiamato quassù, su questo monte,
a vivere giorni di fraternità e di preghiera con Me, in un continuo
Cenacolo come era quello di Gerusalemme. Entrate nell'ultimo
decennio di questo vostro secolo, in cui si compiranno gli
avvenimenti che Io vi ho predetto e i miei segreti vi saranno
svelati. Entrate nel tempo del trionfo del mio Cuore Immacolato.
Siete ormai vicini alla seconda Pentecoste. La seconda Pentecoste
verrà perché ormai, in ogni parte del mondo, si sono diffusi i
Cenacoli di preghiera, che Io più volte e con sempre più grande
insistenza, vi ho domandato. Siete qui per fare voi stessi la dolce
e forte esperienza del Cenacolo, ove Io mi rendo particolarmente
presente fra voi, perché possiate diventare gli apostoli dei
Cenacoli in ogni parte del mondo. Il mio Cuore Immacolato è il
nuovo e spirituale Cenacolo, in cui tutta la Chiesa deve entrare, per
ottenere il dono della nuova Pentecoste. La seconda Pentecoste verrà
come un fiume di grazia e di misericordia che purificherà la Chiesa,
la renderà povera e casta, umile e forte, senza macchia e senza
rughe, tutta bella, ad imitazione della vostra Mamma Celeste. Voi
siete qui per essere da Me formati a diventare il cuore nuovo di
questa Chiesa tutta rinnovata dallo Spirito. Per questo dovete
lasciarvi formare da Me per giungere ad un completo cambiamento del
cuore. Diventi il vostro cuore mansueto e umile, dolce e
misericordioso, sensibile e puro. Sia il vostro cuore un calice
ripieno di balsamo soave, che trabocchi e scenda a chiudere ferite
aperte e sanguinanti, a confortare sofferenze e dolori senza numero,
a dare speranza ai disperati, grazia ai peccatori, conforto agli
ammalati, aiuto ai bisognosi, pace ai tribolati, coraggio agli
sfiduciati. La seconda Pentecoste verrà come rugiada sul mondo e
trasformerà il deserto in un giardino, in cui tutta l'umanità
correrà, come sposa, incontro al suo Signore, in un rinnovato patto
di amore con Lui. Così la Santissima Trinità riceverà la sua
grande gloria e Gesù instaurerà il suo glorioso regno di amore fra
voi. Per questo dovete diventare gli artefici silenziosi e
coraggiosi di questo generale rinnovamento. Prendete fra le vostre
braccia sacerdotali questa povera umanità ammalata e portatela nella
clinica materna del mio Cuore Immacolato, perché sia guarita dalla
vostra Mamma Celeste. Voi fate questo quando portate tutti,
sacerdoti, fedeli, bambini, giovani e famiglie alla consacrazione al
mio Cuore Immacolato. Coraggio, miei prediletti. In questi giorni
straordinari di Cenacolo Io ho donato a voi conforto e consolazione,
grazia e amore, purezza e santità. Voi uscite da questo Cenacolo
completamente rinnovati, perché lo Spirito Santo, invocato per mezzo
di Me, si è comunicato a voi con i suoi sette santi Doni, che danno
vigore e forza allo sviluppo in voi di tutte le virtù. Partite ora
come i coraggiosi apostoli di questi ultimi tempi e andate in ogni
parte della terra a portare la Luce di Cristo, in questi tempi di
oscurità, e la rugiada del suo divino Amore, in questi giorni di
grande aridità. Così preparate i cuori e le anime a ricevere con
gioia il Cristo che viene. Con i vostri cari, con le anime che vi
sono affidate, vi benedico con la gioia di una Mamma che è stata da
voi tanto consolata».
Rubbio
(Vicenza), 15 agosto 1990
Festa
di Maria Santissima Assunta in cielo
La
via di luce.
«Guardate
oggi allo splendore della vostra Mamma Celeste, figli prediletti, per
essere consolati nei dolorosi momenti che vivete e per camminare
sulla mia via, nella parte conclusiva del vostro secondo Avvento. È
la via di luce. È la via, che Io vi ho tracciato in questi anni,
per condurvi tutti alla Chiesa di Luce. Gesù sta formando ora
questa sua Chiesa, per mezzo della potente azione dello Spirito Santo
e nel giardino del Cuore Immacolato della vostra Mamma Celeste. È
la nuova Chiesa di luce, che ha uno splendore più grande di mille
soli messi insieme. Essa viene formata nel cuore dei semplici, dei
piccoli, dei puri, dei poveri, di coloro che sanno accogliere e
seguire Gesù con perfetta docilità, senza alcun compromesso con lo
spirito del mondo. Gesù costruisce questa nuova Chiesa in maniera
invisibile e del tutto misteriosa: nel silenzio, nel nascondimento,
nella preghiera, nella semplicità. Per questo oggi invito tutti i
miei prediletti e i figli consacrati al mio Cuore Immacolato a
percorrere la via di luce, per giungere al termine del secondo
avvento che ora state vivendo. - Su questa via di luce voi siete
avvolti dal potente splendore del vostro Padre Celeste, che riflette
in voi il suo amore, vi accoglie fra le sue braccia e vi conduce
sempre di più a comprendere il mistero della sua divina Paternità.
Così voi stessi diventate il riflesso della gloria del Padre. - Su
questa via di luce venite intimamente penetrati dalla stessa luce di
Cristo, che vi conduce ad opporvi fortemente alla tenebra del
peccato, dell'errore e del male. Così camminate nello splendore
della sua divina Parola, che fa scendere sulla vostra vita i raggi
luminosi della gioia, della purezza, dell'amore, della bellezza e
della santità. Così voi stessi diventate il riflesso dello
splendore del Figlio. - Su questa via di luce siete intimamente
trasformati dal fortissimo fuoco dello Spirito Santo che, quale
fiamma bruciante, vi consuma e vi purifica da tutto ciò che in voi
vi è di impuro e di imperfetto. Così vi rende idonei a penetrare
nell'intimo rapporto di amore che vi è fra il Padre ed il Figlio, in
modo che in voi il Padre sia perfettamente glorificato ed il Figlio
venga da voi sempre più amato ed imitato. Così voi stessi
diventate il riflesso dell'amore dello Spirito Santo. Oggi, mentre
guardate allo splendore del mio corpo glorioso assunto al cielo, Io
vi invito a camminare tutti sulla via di Luce, che vi ho tracciato,
per offrire la vostra vita alla gloria perfetta della Santissima
Trinità, per vivere bene gli ultimi tempi di questo secondo avvento,
in modo da essere pronti e con le lampade accese a ricevere il
Signore che viene».
Budapest
(Ungheria), 22 agosto 1990
Esercizi
Spirituali in forma di Cenacolo coi Sacerdoti del M.S.M. di Ungheria
Regina
dell'amore.
«Sono
vostra Mamma e Regina. Oggi venerate la memoria liturgica della mia
materna regalità. E vi trovate qui, figli prediletti di Ungheria, a
fare i vostri Esercizi Spirituali, in forma di un continuo Cenacolo,
come era quello di Gerusalemme. Mi unisco alla vostra incessante
preghiera, per ottenervi il dono dello Spirito Santo, che vi confermi
nella vostra vocazione. Costruisco maggiore fraternità fra di voi
e, come mamma, vi conduco a conoscervi, a comprendervi, ad aiutarvi,
ad amarvi, perché sia da voi vissuto sempre di più il comandamento
nuovo che vi ha dato mio figlio Gesù. Vi indico il cammino che
dovete percorrere, per vivere ogni giorno la consacrazione al mio
Cuore Immacolato, che mi avete fatto, così che possiate diventare i
raggi di Luce, che scendono in mezzo a tanta oscurità, ad annunciare
il vicino trionfo del mio Cuore Immacolato nel mondo. Sono la Regina
dell'Amore. Voi siete usciti da un periodo di tempo difficile e
doloroso, in cui il mio Avversario ha esercitato, in maniera forte,
il suo dominio su di voi. Così avete conosciuto momenti di grande
afflizione; si è diffuso fra voi il rifiuto di Dio e della sua legge
di amore; avete assaporato l'amarezza dell'egoismo, dell'odio, della
divisione, della paura e di una grande aridità. Ma Io sono venuta
in vostro aiuto, come vostra Mamma e Regina, perché questa nazione
mi è stata consacrata dal vostro patrono il re santo Stefano. Ed in
questi anni voglio esercitare, in maniera sempre più forte, la mia
materna Regalità. Sono la Regina dell'amore. Per questo chiamo
oggi voi Sacerdoti e, per mezzo di voi tutti i fedeli, a consacrarsi
al mio Cuore Immacolato. Così Io posso veramente prendere possesso
della vostra esistenza e rendervi strumenti del trionfo del mio Cuore
Immacolato nel mondo. Voi siete i raggi di luce, che scendono dal
mio Cuore Immacolato, su questa terra di Ungheria tanto provata.
Diffondete ovunque la luce del mio Cuore, perché ancora dense sono
le tenebre che vi circondano e grandi i pericoli che correte.
Spalancate il cuore di tutti a ricevere il dono della mia materna
Regalità. Io sono la Regina dell'amore ed il cuore dei miei figli è
la porzione privilegiata del mio Regno. Se camminate sulla strada,
che Io vi ho tracciato, riuscite a superare tutti gli ostacoli che il
mio Avversario ancora vi tende; preparate nuovi giorni di pace ed
aiutate tanti miei figli smarriti a convertirsi ed a ritornare al
Signore, che li attende con grande amore di Padre. Vi benedico con
tutte le anime che vi sono affidate, vi assicuro della mia materna
protezione e vi domando di portare ovunque in questi Paesi dell'est
la mia parola di speranza, di consolazione e di pace».
Milano,
8 settembre 1990
Natività
della Beata Vergine Maria
Il
compito che ti ho affidato.
«Figli
prediletti, partecipate oggi alla gioia di tutta la Chiesa celeste e
terrena, che contempla la vostra Mamma Celeste nel momento della sua
nascita. Sono l'aurora che sorge per annunciare la nascita del sole
eterno di mio figlio Gesù, nostro redentore e salvatore. Per questo
il Signore mi ha resa immacolata fin dal momento della mia umana
concezione. Mi ha voluta tutta bella, piena di grazia e rivestita di
santità. Così oggi, nella festa della mia nascita, voi mi
contemplate come l'aurora che sorge, bella come la luna, splendente
come il sole, terribile come un esercito preparato alla battaglia. -
Io sono l'aurora che annuncia l'evento stupendo della vostra
salvezza, e che tutti vi prepara alla venuta del grande giorno del
Signore. - Sono bella come la luna, che brilla di luce riflessa dal
sole, perché la mia è la stessa bellezza della Santissima Trinità
che mi avvolge, è la pienezza della Grazia di Dio che mi trasforma,
è la sua divina santità che mi ricopre. - Sono splendente come il
sole, perché vengo chiamata a diventare la Madre di Gesù Cristo,
che è l'eterno splendore del Padre. - Sono terribile, come un
esercito schierato a battaglia, perché il compito che mi è stato
affidato dal Signore è quello di vincere Satana, di schiacciare la
testa all'antico serpente, di incatenare l'enorme drago rosso e
precipitarlo nel suo abisso di fuoco, di lottare e di sconfiggere
colui che si oppone a Cristo, cioè l'Anticristo, per preparare la
seconda venuta di Gesù, che instaurerà il suo glorioso Regno fra
voi. Questo è il mio disegno. Quanto più la mia presenza si fa
forte fra voi, tanto più si allontanano da voi le tenebre del male,
del peccato, dell'odio, dell'impurità, perché Satana viene sempre
più imprigionato e distrutto. In questi vostri ultimi tempi,
compito della vostra Mamma Celeste, bella come la luna, splendente
come il sole, terribile come un esercito schierato a battaglia, è di
annunciare che sta per giungere a voi il grande giorno del Signore.
In questo giorno della mia Natività, piccolo figlio da Me tanto
amato, ti trovi alla vigilia di un lungo e faticoso viaggio, che
ancora ti domando di fare per Me, in tante Nazioni di un altro
Continente. Questo è il compito che ti ho affidato: portare in ogni
parte del mondo il mio materno annuncio e chiamare tutti i miei figli
ad entrare, con il loro atto di consacrazione, nel rifugio luminoso e
sicuro del mio Cuore Immacolato. Perché la prova che sta per
giungere a voi è tanto grande e siete chiamati tutti a soffrire con
Me. Ma la vostra è come la sofferenza di una mamma che deve dare
alla luce il suo bambino. Infatti l'immenso dolore di questi ultimi
tempi prepara la nascita di una nuova era, dei tempi nuovi, in cui
Gesù verrà nello splendore della sua gloria ed instaurerà il suo
Regno nel mondo. Allora tutta la creazione, liberata dalla schiavitù
del peccato e della morte, conoscerà lo splendore di un secondo
Paradiso terrestre, in cui Dio dimorerà con voi, asciugherà ogni
lacrima, non vi sarà più giorno né notte, perché le cose di prima
sono passate e vostra luce sarà quella dell'Agnello e della nuova
Gerusalemme discesa dal cielo sulla terra, pronta come una Sposa per
il suo Sposo».
Saint
David - Maine (U.S.A.), 15 settembre 1990
Festa
della Madonna Addolorata
Il
dolore della nuova nascita.
«Figli
prediletti, oggi vi associo al grande dolore della vostra Mamma
Immacolata. Voi siete i figli della mia materna predilezione. Voi
siete stati scelti da Me per far parte della mia schiera vittoriosa.
Voi siete parte importante del mio disegno di Mediatrice e di
Corredentrice. Mio figlio Gesù mi ha voluto sotto la Croce, per
associare il mio dolore immacolato a tutto il suo divino soffrire.
Ha voluto unire la mia umana sofferenza alla Sua e mi ha intimamente
associata al mistero della sua Redenzione. Mi ha chiamata così ad
essere vera Corredentrice. Il frutto della mia corredenzione è la
mia spirituale maternità. Sotto la Croce, per volontà di mio
figlio Gesù, nella culla di una così grande sofferenza, Io sono
diventata vostra Madre, Madre di tutti i redenti, Madre della Chiesa
e dell’intera umanità. Ed ho adempiuto a questa materna funzione
con lo stare accanto, come una vera mamma, a tutti i miei figli,
durante il corso terreno della storia umana. Nessuno Io ho lasciato
solo o abbandonato; nessuno è stato da Me respinto o allontanato. A
tutti Io sono sempre stata vicina come mamma amorosa ed addolorata.
Ho portato nel mio cuore le sofferenze di tutti. Ho portato nel mio
cuore le sofferenze di tutta la Chiesa. Ho condiviso i dolori
immensi dei poveri e degli emarginati, dei peccatori e dei disperati,
dei lontani e degli atei, dei buoni e dei cattivi, dei grandi e dei
piccoli, dei sacerdoti e dei fedeli, dei sofferenti e degli ammalati,
degli agonizzanti e dei moribondi. Sono diventata la Madre di tutti
i dolori. Soprattutto è mio compito materno di condividere le
grandi sofferenze della Chiesa e di tutta l’umanità, in questi
giorni della purificazione e della grande tribolazione. Sono queste
le sofferenze che preparano i tempi nuovi, il sorgere della nuova
era. È perciò il dolore della nuova nascita. E, come mamma, sono
chiamata al compito di generare oggi nel dolore la nuova umanità,
pronta all’incontro col suo Signore, che torna a voi nella gloria.
Per questo, mio piccolo figlio, ti ho voluto ancora qui, negli Stati
Uniti di America, a incominciare un lungo e faticoso viaggio in molti
Paesi, per fare i Cenacoli del mio Movimento e per condurre tutti nel
sicuro rifugio del mio Cuore Immacolato. Ti voglio così associare
alla mia materna opera di corredenzione e ti rendo sempre più
partecipe dei miei grandi dolori. Diventa perciò il segno della mia
presenza materna e dà a tutti il carisma del mio balsamo soave.
Dona aiuto ai lontani, conforto agli ammalati, coraggio ai deboli,
sostegno ai piccoli, grazia ai peccatori, amore ai Sacerdoti, luce ai
fedeli, speranza agli scoraggiati e grande fiducia a tutti. Vedrai
ovunque le più grandi meraviglie, perché i tempi della mia materna
corredenzione sono arrivati».
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