1983 - I MIEI BAMBINI PIU' PICCOLI
Montreal
(Canada), 8 settembre 1983
Festa
della Natività di Maria Santissima
I
miei bambini più piccoli.
«Sto
raccogliendo, da ogni parte del mondo, i miei bambini più piccoli,
per radunarli nella mia schiera e per deporli nel profondo del mio
Cuore Immacolato. Figli prediletti, ascoltate la loro voce, che
invoca il vostro aiuto: correte loro incontro, prendeteli sulle
vostre braccia e portateli tutti alla vostra Mamma Celeste. Piccoli
sono per Me tutti i bambini già concepiti e che vengono uccisi
volontariamente ancora nel seno delle loro madri. L'amore e l'ansia
della vostra Mamma Celeste e della Chiesa per la loro salvezza,
assieme al sangue innocente versato da coloro che disprezzano e
disubbidiscono alla legge di Dio, è già un battesimo di desiderio e
di sangue che tutti li salva. Piccoli e indifesi sono per Me anche i
bambini che vivono e crescono, ma a cui sono insegnati gli errori, e
vengono proposti come valori delle vere trasgressioni alla legge di
Dio. Piccoli sono per Me i giovani, che si aprono alla vita, in un
mondo reso un deserto, perché privo di amore, e che sono avviati a
tutte le più dolorose esperienze del male. Piccoli sono per Me i
poveri a cui mancano i mezzi per vivere, che non hanno né casa, né
lavoro, e vengono spesso sfruttati. Piccoli sono per Me tutti i miei
figli perseguitati, emarginati e oppressi; quelli che soffrono, che
piangono, che sono soli, che non hanno né aiuto né conforto.
Piccoli sono tutti i miei figli vittime del peccato e dell'odio, che
camminano sulle strade della vita senza fiducia e senza speranza.
Chi può aiutare e salvare questi miei poveri figli peccatori? Oggi,
attorno alla mia culla, figli prediletti, portatemi una corona di
tutti questi miei piccoli bambini, perché Io possa accoglierli come
un mazzo di fiori che mi volete offrire nella festa gioiosa della
nascita della vostra Mamma Celeste».
S.
Francis (Maine, U.S.A.), 15 settembre 1983
Festa
di Maria Santissima Addolorata
Sono
sotto la Croce.
«Guardate,
figli prediletti, la vostra Madre Addolorata sotto la Croce su cui
Gesù è appeso, agonizza e muore. Da questo momento questo è il mio
posto; sotto la Croce di ogni mio figlio. Sono sotto la Croce del
mio primo figlio prediletto, il Papa Giovanni Paolo II, che ama,
prega e soffre per l'agonia che vive la Chiesa e per la sorte che
attende la povera umanità. Non vi accorgete come il flagello della
guerra è ormai arrivato e quante vittime innocenti saranno chiamate
a sopportare sofferenze indicibili? Sono sotto la Croce che portano
oggi i Vescovi che restano fedeli, mentre aumenta il numero di coloro
che vogliono percorrere la propria strada, senza ascoltare e seguire
il Santo Padre, colui che Gesù ha posto a fondamento della sua
Chiesa: preparano un'altra Chiesa, separata dal Papa, e che
provocherà ancora lo scandalo di una dolorosa divisione. Sono sotto
la Croce che oggi portano i Sacerdoti, miei figli prediletti, che
sono chiamati a vivere nella assoluta fedeltà a Gesù, al suo
Vangelo e alla sua Chiesa. Spesso essi devono sopportare il martirio
interiore di sentirsi incompresi, derisi e persino emarginati dai
loro stessi confratelli. Sono sotto la Croce delle Anime Consacrate
che vogliono vivere nella fedeltà la loro consacrazione, opponendosi
allo spirito del mondo, che è ormai entrato in tante case religiose,
portando in esse la tiepidezza, l'impurità, il lassismo e la ricerca
di ogni mondano piacere. Sono sotto la Croce di tanti fedeli che,
con coraggio e generosità, hanno accolto il mio invito. Fra tante
difficoltà, essi sperano ed hanno fiducia in Me; in mezzo a grandi
prove, essi pregano con fede e perseveranza; fra innumerevoli
sofferenze, essi offrono in spirito di riparazione quello che il
Signore dispone nella loro esistenza. Sono sotto la Croce dei miei
poveri figli peccatori, per condurli sulla strada del pentimento e
della riconciliazione, degli ammalati per dare loro conforto e
rassegnazione, degli smarriti per condurli sul cammino della
salvezza, dei moribondi per aiutarli a morire nella grazia e
nell’amore di Dio. Oh! mai come in questi tempi, in cui aumentano
sofferenze e tribolazioni, sono la vostra Mamma Addolorata e
consolatrice. Sono presente sotto la Croce vostra, di tutti i miei
figli, per soffrire con voi, per pregare con voi. Offro al Padre,
assieme a voi, il contributo prezioso della vostra personale
collaborazione alla Redenzione compiuta da mio Figlio Gesù».
Curaçao
(Arcipelago delle Antille), 29 settembre 1983
Festa
degli Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele
La
funzione degli Angeli.
«Oggi
la Chiesa celebra la festa degli Arcangeli Michele, Gabriele e
Raffaele. È anche la vostra festa, figli prediletti, perché gli
Angeli del Signore hanno una parte molto importante da svolgere nel
mio disegno vittorioso. Ecco quale è la loro funzione: ai miei
ordini combattono una terribile battaglia contro Satana e tutti gli
spiriti cattivi. È una lotta che si sviluppa soprattutto a livello
di spiriti, con intelligenza e con perfetta aderenza ai piani dei due
grandi ed opposti condottieri: la "Donna vestita di sole"
ed il Dragone rosso. Compito di San Gabriele è quello di rivestirvi
della stessa fortezza di Dio. Egli combatte contro l'insidia più
pericolosa di Satana, quella di indebolirvi, portandovi allo
scoraggiamento e alla stanchezza. Quanti di voi si sono fermati sulla
strada della consacrazione che mi avete fatto, a motivo di questa
vostra umana debolezza! È la debolezza che vi conduce al dubbio,
all'incertezza, alla paura, al turbamento. Questa è la tentazione
del mio Avversario, per rendervi inoffensivi, chiusi in voi stessi,
fermi sui vostri problemi, incapaci di vero slancio apostolico.
L'Arcangelo Gabriele ha il compito di aiutarvi a crescere nella
fiducia, rivestendovi della fortezza di Dio. E così ogni giorno vi
conduce sulla strada del coraggio, della fermezza, della fede eroica
e pura. Compito di San Raffaele è quello di versare balsamo sulle
vostre ferite. Quante volte Satana riesce a ferirvi con il peccato,
a colpirvi con le sue subdole seduzioni! Vi fa sentire il peso della
vostra miseria, dell'incapacità, della fragilità e vi ferma sul
cammino della vostra perfetta donazione. Allora è compito di San
Raffaele di accompagnarvi sulla strada che vi ho tracciato, dandovi
quella medicina che vi guarisce da tutte le vostre spirituali
malattie. Ogni giorno Egli rende più sicuri i vostri passi, meno
incerti i vostri propositi, più coraggiosi i vostri atti di amore e
di apostolato, più decise le risposte ai miei desideri, più attente
le menti al mio materno disegno, e combattete la vostra battaglia
fortificati dal suo balsamo celeste. Compito di San Michele è
quello di difendervi dai terribili attacchi di Satana contro di voi.
In questi tempi i miei prediletti, che hanno accolto il mio invito e
si sono consacrati al mio Cuore Immacolato, e tutti i miei figli che
sono entrati a far parte della mia schiera vittoriosa, sono i
bersagli presi di mira, con particolare rabbia e ferocia, da parte
del mio e vostro Avversario. Satana vi attacca nel campo spirituale,
con ogni sorta di tentazioni e di suggestioni, per portarvi al male,
al disorientamento, al dubbio e alla sfiducia. Usa spesso della sua
arma preferita che è quella della suggestione diabolica e della
tentazione impura. Vi attacca con terribili insidie e spesso cerca
di spingervi nel pericolo; anche fisicamente attenta alla vostra vita
ed alla vostra incolumità. È l'Arcangelo Michele, Patrono della
Chiesa Universale, che interviene con il suo grande potere, e passa
al combattimento per liberarvi dal Maligno e dalle sue pericolose
insidie. Per questo vi invito ad invocarne la protezione con la
recita quotidiana della breve, ma tanto efficace preghiera
dell'esorcismo composta dal Papa Leone XIII. Ecco perché gli Angeli
del Signore hanno una importante funzione nel disegno della battaglia
che si sta combattendo: voi dovete vivere sempre in loro compagnia.
Hanno un compito prezioso e insostituibile: sono accanto a voi nel
combattere la stessa lotta; vi danno forza e coraggio, vi guariscono
dalle vostre numerose ferite, vi difendono dal male e, con voi,
formano la parte più forte della schiera vittoriosa agli ordini
della Celeste Condottiera».
Fort
Lauderdale (Florida, U.S.A.), 7 ottobre 1983
Festa
della Madonna del Rosario
Il
Dragone sarà legato.
«Figli
prediletti, nella battaglia in cui ogni giorno siete impegnati contro
Satana e le sue insidiose e pericolose seduzioni, contro il potente
esercito del Male, oltre all'aiuto speciale che vi danno gli Angeli
del Signore, avete bisogno di usare un'arma sicura e invincibile:
quest’arma è la vostra preghiera. Con la preghiera voi potete
sempre strappare al nemico il terreno che si è conquistato; potete
far spuntare germogli di bene sul deserto del male e del peccato;
soprattutto potete liberare un numero immenso di anime che Satana è
riuscito a far prigioniere. La preghiera ha forza potente e suscita
nel bene reazioni a catena più forti delle reazioni atomiche. La
preghiera che Io prediligo è il Santo Rosario. Per questo, nelle
mie numerose apparizioni, Io invito sempre a recitarlo, mi unisco a
coloro che lo dicono, lo domando a tutti con ansia e preoccupazione
materna. Perché il Santo Rosario è così efficace? Perché è una
preghiera semplice, umile e vi forma spiritualmente alla piccolezza,
alla mansuetudine, alla semplicità di cuore. Oggi Satana riesce a
conquistare ogni cosa con lo spirito di superbia e di ribellione a
Dio e ha terrore di coloro che seguono la vostra Mamma Celeste sulla
strada della piccolezza e dell’umiltà. Mentre questa preghiera è
disprezzata dai grandi e dai superbi, essa viene recitata, con tanto
amore e tanta gioia, dai miei piccoli: dai poveri, dai bambini, dagli
umili, dai sofferenti, dai moltissimi fedeli che hanno accolto il mio
invito. La superbia di Satana sarà ancora vinta dall'umiltà dei
piccoli e il Dragone rosso si sentirà definitivamente umiliato e
sconfitto, quando Io lo legherò non servendomi di una grossa catena,
ma di una fragilissima corda: quella del Santo Rosario. È una
preghiera che voi fate insieme con Me. Quando mi invitate a pregare
per voi, Io esaudisco la vostra domanda e associo la mia voce alla
vostra, unisco la mia alla vostra preghiera. Essa diventa perciò
sempre più efficace, perché la vostra Mamma Celeste è la
onnipotenza supplice. Quando Io domando sempre ottengo, perché Gesù
non può mai dire di no a quanto gli chiede sua Madre. È una
preghiera che unisce le voci della Chiesa e dell'umanità, perché è
fatta a nome di tutti, mai a solo titolo personale. Con la
contemplazione dei suoi misteri, venite a comprendere il disegno di
Gesù che si delinea in tutta la sua vita, dall'Incarnazione al
compimento della sua Pasqua gloriosa, e così penetrate sempre più
nel mistero della Redenzione. Ed entrate a comprendere questo mistero
di amore, attraverso la vostra Mamma Celeste, passando per la via del
suo Cuore, per giungere a possedere l'immenso tesoro della divina ed
ardente carità del Cuore di Cristo. In essa venite formati alla
perfetta gloria del Padre, attraverso la frequente ripetizione della
preghiera che Gesù vi ha insegnato: "Padre nostro che sei nei
cieli, sia santificato il tuo Nome, venga il tuo Regno". Venite
pure formati alla perenne adorazione della Santissima Trinità con la
recita del "Gloria al Padre, al Figlio ed allo Spirito Santo".
La vostra Mamma Celeste oggi vi domanda di usare il Santo Rosario
come l'arma più efficace per combattere la grande battaglia agli
ordini della "Donna vestita di sole". Assecondate il mio
invito: moltiplicate i vostri Cenacoli di preghiera e di fraternità,
consacratevi al mio Cuore Immacolato, recitate spesso il Santo
Rosario. Allora il potente Dragone rosso sarà tutto legato da questa
catena, il suo margine di azione diventerà sempre più ridotto e
alla fine potrà essere reso impotente e inoffensivo. Apparirà a
tutti il miracolo del trionfo del mio Cuore Immacolato».
1
novembre 1983
Festa
di tutti i Santi
Condottiera
di un'unica schiera.
«Figli
prediletti, un aiuto prezioso a svolgere il compito che vi ho
affidato vi viene recato dai vostri fratelli, che già sono arrivati
quassù in Paradiso, e che ormai partecipano alla beatitudine senza
fine. Oggi è la festa di tutti i Santi: voi dovete guardare a loro
con gioia, con fiducia, con grande speranza. Quanti di questi vostri
fratelli hanno vissuto le vostre stesse difficoltà, hanno sopportato
le medesime sofferenze, hanno condiviso i vostri dolori, hanno
risposto al mio invito materno e si sono consacrati al mio Cuore
Immacolato! Quassù formano una grande corona di Luce, che si apre a
cantare, assieme alla vostra Mamma, la lode perenne alla Santissima
Trinità. Coloro che sulla terra hanno vissuto come miei bambini, mi
hanno ascoltato con docilità, mi hanno seguito sulla strada che Io
stessa ho tracciato, ora compongono, attorno al mio Cuore Immacolato,
una luminosissima corona di amore, di gioia, di gloria. Quanti di
questi figli avete conosciuto in questi anni! Ora essi sono più che
mai accanto a voi, nel combattere la stessa battaglia, agli ordini
della Celeste Condottiera. Il mio Cuore di Madre vi unisce, oggi, in
una straordinaria comunione di vita con tutti i vostri fratelli del
Paradiso e con quelli che hanno ormai la certezza di essere salvi, ma
ancora soffrono il momento della loro personale purificazione nel
Purgatorio. È l'immensa parte invisibile, ma più preziosa, della
mia schiera, perché i miei figli santi sono ormai rivestiti della
potenza di Dio e della mia stessa forza, mentre le anime, che si
trovano in Purgatorio, possono donarmi il contributo della loro
sofferenza e della loro incessante preghiera. Per questo mai dovete
sentirvi soli. Rendete più forti i vostri legami con i Santi del
Cielo e con quelli che si purificano ancora nel Purgatorio: vi sono
molto vicini, vedono tutte le vostre difficoltà, conoscono le
terribili insidie che il mio Avversario vi tende, e vi aiutano sempre
in maniera efficace. Guardate oggi a tutti coloro che già vi hanno
preceduto nella vita eterna nel segno della fede, ed ora vi attendono
con amore e con gioia. Sono la Mamma e Regina di tutti i Santi.
Sono la Condottiera di un'unica schiera. Sono Madre di tutta la
Chiesa; di quella militante, purgante e trionfante e il mio Cuore
Immacolato sussulta di gioia nel vedervi così uniti nel vincolo
fraterno di una comunione di amore e di vita. Dal Paradiso, assieme
ai vostri fratelli e figli miei prediletti che qui sono già riuniti,
con tutte le anime che ancora pregano e soffrono nel Purgatorio, oggi
vi benedico nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo».
Enugu
(Nigeria, Africa), 21 novembre 1983
Presentazione
di Maria Santissima al Tempio
Sulle
strade dell'Africa.
«Entrate
nel tempio del mio Cuore Immacolato, figli prediletti, se volete
contemplare le meraviglie del mio amore misericordioso. In questi
tempi la vostra Mamma opera in tutte le parti del mondo, con la sua
azione preoccupata di richiamo, per farvi camminare sulla strada del
bene, dell'amore, del ritorno a Dio, vostro Redentore. Ovunque mi
rivelo ai piccoli, ai semplici, ai poveri, ai puri di cuore. Anche
in questa parte del continente africano, vedi come da essi il mio
invito viene accolto con gratitudine e con grande riconoscenza.
Quanto amore verso di Me trovi sulle strade dell'Africa! Qui, in
mezzo a così grande povertà, dove le case sono ancora di fango e i
miei figli non hanno spesso né cibo, né vestito, Io ottengo da loro
più di quanto non mi diano in altre parti più progredite del mondo.
Ricevo un amore candido e sincero, una risposta generosa, una
corrispondenza entusiasta e contenta, una preghiera ardente e
perseverante. Hai visto con quanto fervore recitano il Santo
Rosario, di quanta venerazione circondano le mie Immagini, come mi
collocano in ogni stanza delle loro povere case. Ad essi ancora di
più Io mi manifesterò, attraverso apparizioni e per mezzo della mia
presenza materna, che li aiuta e sollecita la Provvidenza affinché
non manchi loro il cibo e il vestito. In questi giorni, mio piccolo
figlio, hai potuto vedere con i tuoi occhi come la Mamma Celeste
opera sulle strade di questo immenso continente. È giunta l'ora
delle mie più grandi meraviglie. Sono questi i tempi del trionfo del
mio amore materno. Per questo tutti invito, dai cinque continenti,
ad entrare nel tempio del mio Cuore Immacolato, perché possiate così
assecondare il mio disegno».
Grand
Bassam (Costa d'Avorio, Africa), 8 dicembre 1983
Festa
dell’Immacolata Concezione
La
medicina di cui avete bisogno.
«Sono
l'Immacolata Concezione. Partecipate, figli prediletti, alla grande
gioia di tutta la Chiesa nel contemplare oggi questo singolare
privilegio, di cui la Santissima Trinità mi ha adornata, in vista
della mia divina maternità. Sono la vostra Mamma tutta bella e così
voi mi invocate. Voglio ricoprirvi della mia stessa bellezza, e vi
esorto a seguirmi sulla strada della grazia e della santità, della
purezza e della verginità. Ciò che offende la vostra interiore
bellezza è solo il peccato. Per questo oggi vi invito tutti a
combattere ogni giorno contro un così grande male. Il peccato è
una conseguenza di quel disordine originale, che ha purtroppo
impedito a voi di essere concepiti e di nascere immacolati come fu
per me. Tutti siete nati sotto il peso di questa pesante e cattiva
eredità. Ne siete stati liberati nel momento del vostro Battesimo,
ma sono rimaste in voi le conseguenze, che vi rendono tanto fragili e
facilmente venite ancora attratti dal peccato, e vi capita spesso,
nella vostra vita, di diventarne vittime. La prima cosa che dovete
fare è riconoscere il peccato come male e di pentirvi subito, con un
atto di amore puro e soprannaturale. Quanti miei figli oggi non lo
riconoscono più come male, spesso lo accolgono come un bene e così
si lasciano da esso penetrare nell'anima, nel cuore e nella vita; non
sono più capaci di pentirsi, e vivono abitualmente contagiati da
questa grave malattia. Dovete allora ricorrere alla medicina, che la
misericordia di Gesù ha preparato per voi: il Sacramento della
Riconciliazione. Mai come in questi tempi è necessario che si
facciano confessioni frequenti. Oggi la confessione sta disparendo
dalla vita e dal costume di tanti miei figli, e questo è segno della
crisi che sta attraversando la Chiesa. Anche per mezzo di voi, miei
prediletti, voglio fare ritornare nella Chiesa il Sacramento della
Riconciliazione al suo splendore. Voglio che tutti i miei figli
accorrano numerosi a questa fonte della grazia e della divina
misericordia. E invito voi, miei prediletti, a confessarvi
frequentemente, se possibile ogni settimana. Vi domando di andare nel
confessionale a disposizione di quanti hanno bisogno di questo
sacramento. Educate bene tutti i fedeli sulla necessità di usare
questo sacramento, soprattutto quando si trovassero in stato di
peccato mortale. Questa è la medicina di cui avete bisogno, se
volete camminare sulla strada della grazia divina e della santità.
Seguirete così la vostra Mamma Celeste, che vi attira dietro la scia
del suo profumo di cielo. Allora anche voi sarete rivestiti del mio
stesso splendore e la vita di Gesù potrà mettere radici profonde
nella vostra esistenza. Dal continente africano, oggi rivolgo a
tutti, con materna preoccupazione, il mio invito a camminare sulla
strada dell'amore e della santità, combattendo contro Satana e tutte
le sue seduzioni. Presto per mezzo di voi, potrò ottenere la
vittoria, quando schiaccerò il capo al Dragone infernale, che oggi
vi insidia in maniera subdola».
24
dicembre 1983
Notte
Santa
Il
suo nuovo Natale.
«Nel
giardino del mio Cuore Immacolato, figli prediletti, vivete le ore
belle e preziose di questa Notte Santa. Passatela nella preghiera e
nel silenzio, in dolce compagnia con Me e col mio sposo Giuseppe.
Partecipate ai momenti di estasi e di ineffabile gioia vissuti dalla
vostra Mamma Celeste, quando si disponeva a donarvi il suo divino
Bambino. La preghiera mi avvolgeva come un manto, il silenzio
prendeva sempre più possesso della mia vita, perché era giunto il
momento tanto atteso della Sua nascita nel tempo. Così non ricordavo
la fatica del lungo viaggio compiuto, non mi scoraggiava il rifiuto
ad aprirci una porta, mi attirava la quiete appartata di una grotta,
non mi pesava lo sconforto per lo squallore e la mancanza di tutto.
Poi, all'improvviso, il Paradiso si è curvato sul mio nulla ed io
sono entrata in un rapimento di amore e di vita col Padre Celeste.
Quando mi accorsi di essere ancora sulla terra, avevo ormai fra le
braccia il mio Dio, miracolosamente diventato mio Figlio. Rivivete
il silenzio operoso del mio castissimo sposo Giuseppe: la sua fatica
per condurci sul lungo cammino, la sua insistenza per trovarci una
casa, la sua rinnovata pazienza ad ogni rifiuto di aprirci una
porta, la sua fiducia nel condurci verso un luogo riparato e sicuro,
il suo amoroso lavoro per rendere più ospitale la misera grotta, la
sua orante attesa di ciò che si sarebbe compiuto; e, finalmente, la
sua grande beatitudine nel chinarsi a baciare e adorare il suo Dio
da Me, nella Notte Santa, ormai nato. Sia sopra di voi la Luce, che
ai pastori nella notte profonda è apparsa, e i canti degli Angeli, e
la gioia per la lieta novella ascoltata: "Annuncio a voi una
notizia che è di gioia per tutti: oggi è nato un Salvatore, che è
il Cristo Signore". Nella notte, che densa oggi è calata sul
mondo, nella sofferenza, ormai sanguinosa, che è chiamata a vivere
la Chiesa mentre, per Gesù che ritorna nella gloria, ancora sono
chiuse le porte degli uomini e dei popoli, imitate la vostra Mamma
Celeste, il suo amatissimo sposo Giuseppe, i pastori che accorrono
subito all'invito rivolto dal Cielo. Pregate e fate silenzio, per
ascoltare la voce di Dio, per capire i grandi segni che oggi vi
manda, per assecondare, con la vostra personale collaborazione, il
suo misericordioso disegno. Come Giuseppe, anche voi datevi da fare
premurosi per preparare tutti al suo vicino ritorno. Accendete nei
cuori le luci ormai spente, aprite le anime alla grazia e all'amore,
spalancate tutte le porte a Cristo che viene. E come hanno fatto i
pastori, semplici e piccoli, così anche voi non chiudetevi
all'ascolto delle voci che ancora, più che mai, vi vengono date dal
Cielo. Fra esse sappiate riconoscere e seguire quella della vostra
Mamma Celeste che, in tanti modi e con tanti segni, vi ripete il suo
profetico annuncio: "Preparatevi al ritorno di Gesù nella
gloria". È vicino il suo secondo natale. Con Me vivete le ore
conclusive di questo secondo avvento: nella fiducia, nella preghiera,
nella sofferenza accolta e illuminata, nell'attesa che giunga presto
il grande giorno del Signore. Il deserto del mondo si aprirà a
ricevere la rugiada celeste del suo glorioso Regno di amore e di
pace».
31
Dicembre 1983
Ultima
notte dell'anno
Tornate
al vostro Redentore.
«Passate
le ultime ore dell'anno nel silenzio, nel raccoglimento e nella
preghiera. Figli prediletti, sono la vostra Mamma Celeste ed ora sto
componendo un grande disegno di amore, per rendere più vicino il
trionfo del mio Cuore Immacolato perché mai, come in questi momenti,
il mondo ha bisogno della mia presenza materna. Esso cammina sulle
strade dell'odio e di un ostinato rifiuto di Dio, della violenza e
dell’immoralità. Nonostante tutti gli inviti che la divina
Misericordia continua ad inviarle, l’umanità persiste nel rimanere
sorda a ogni richiamo. I segni che il Signore manda non sono né
compresi, né accolti. I pericoli indicati dal "mio" Papa
che, con coraggio e con preoccupazione, annuncia l’uragano che vi
attende, non sono creduti. I messaggi che dono, attraverso anime
semplici e piccole, che Io scelgo in ogni parte del mondo, vengono
presi in nessuna considerazione. Le apparizioni che ancora compio, e
spesso in luoghi lontani e pericolosi, sono ignorate. Eppure siete
solo a un palmo dalla vostra rovina. Quando tutti grideranno alla
pace, all’improvviso, potrebbe piombare una nuova guerra mondiale,
che spargerebbe ovunque morte e distruzione. Quando si dirà:
"Tranquillità e sicurezza", allora potrebbe incominciare
il più grande sovvertimento dei singoli e dei popoli. Quanto sangue
vedo scorrere su tutte le strade del mondo! Quanti miei poveri figli
vedo piangere a causa del flagello del fuoco, della fame e di una
terribile distruzione! Il Signore è alle porte di questa
generazione e, durante l'Anno Santo della sua Redenzione, bussa
ancora con insistenza e con amore al cuore di tutti. Tornate al
vostro Dio, che vi vuole salvare e vi conduce alla pace. Tornate al
vostro Redentore. Aprite i vostri cuori a Cristo che viene. I
momenti che vivete sono di emergenza. Per questo vi invito a passare
le ultime ore dell’anno in ginocchio, nella preghiera incessante e
fiduciosa. Unite le vostre voci alla potente supplica della vostra
Mamma Celeste, che implora per tutti il grande miracolo della divina
Misericordia».
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