1990 - QUANDO IL FIGLIO DELL'UOMO RITORNERA'


San Paolo (Brasile), 13 marzo 1990
Quando il Figlio dell'Uomo ritornerà.
«Voi leggete nel Vangelo: - Quando il Figlio dell'Uomo ritornerà, troverà ancora la fede sulla terra? - Oggi voglio invitarvi a meditare su queste parole pronunciate da mio figlio Gesù. Sono parole gravi, che fanno riflettere e che riescono a farvi comprendere i tempi che vivete. Anzitutto vi potete domandare perché Gesù le ha pronunciate. Per prepararvi alla sua seconda venuta e per descrivervi una circostanza che sarà indicativa della vicinanza del suo glorioso ritorno. Questa circostanza è la perdita della fede. Anche in un'altra parte della Divina Scrittura, nella lettera di San Paolo ai Tessalonicesi, viene chiaramente annunciato che, prima del ritorno glorioso di Cristo, deve verificarsi una grande apostasia. La perdita della fede è una vera apostasia. La diffusione dell'apostasia è dunque il segno che indica ormai vicina la seconda venuta di Cristo. A Fatima Io vi ho predetto che sarebbe venuto un tempo in cui si sarebbe persa la vera fede. Questi sono i tempi. I vostri giorni sono segnati da questa dolorosa e significativa situazione, che vi è stata predetta nella Divina Scrittura: la vera fede sta scomparendo in un numero sempre più grande di miei figli. Le cause della perdita della fede sono: 1) La diffusione degli errori che sono propagati e spesso insegnati da professori di teologia nei Seminari e nelle scuole cattoliche ed acquistano così un certo carattere di veridicità e di legittimità. 2) La ribellione aperta e pubblica al Magistero autentico della Chiesa, soprattutto a quello del Papa, che ha da Cristo il compito di mantenere tutta la Chiesa nella verità della fede cattolica. 3) Il cattivo esempio dato da quei Pastori, che si sono lasciati possedere completamente dallo spirito del mondo e diventano propagatori di ideologie politiche e sociali, anziché annunciatori di Cristo e del suo Vangelo, dimenticando così il mandato da Lui ricevuto: - andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo ad ogni creatura - Così, in questi vostri giorni, dilaga sempre di più l'apostasia da parte di tanti miei poveri figli. Quando il Figlio dell'Uomo ritornerà. Se è vicino il suo ritorno, più preoccupata e forte si fa allora la mia azione materna per aiutare tutti i miei figli a restare sempre nella verità della fede. Ecco perché vi ho domandato di consacrarvi al mio Cuore Immacolato. Ecco perché, in questi vostri tempi, Io ho diffuso ovunque il mio Movimento sacerdotale mariano. Per formare il piccolo gregge, riunito nella preghiera dei Cenacoli e vigilante nell'attesa: il gregge da Me radunato e formato a conservare sempre la vera fede. Così, quando il Figlio dell'Uomo ritornerà, sulla terra troverà ancora la fede in tutti coloro che si saranno a Me consacrati, lasciandosi raccogliere nel giardino celeste del mio Cuore Immacolato».

Rubbio (Vicenza), 12 aprile 1990
Giovedì Santo
Li amò sino alla fine.
«Figli prediletti, vivete con Me questo giorno del giovedì santo, raccolti nel Cenacolo del mio Cuore Immacolato. È il giorno della vostra Pasqua. È il giorno del vostro Sacerdozio. Oggi lo ricordate, riuniti attorno ai vostri Vescovi, nella concelebrazione dell’Eucarestia, durante la quale rinnovate le promesse che avete fatto nel giorno dell’Ordinazione sacerdotale. Sono le promesse della vostra fedeltà a Cristo ed alla sua Chiesa. Sono le promesse della vostra disponibilità e della vostra ubbidienza. Sono le promesse del vostro amore totale ed esclusivo che vi impegna ad amare Gesù e le anime che da Lui vi sono state affidate. Sono tutte promesse di vita; sono tutti impegni di amore. "Gesù, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine". Così Giovanni, l'Apostolo prediletto, introduce nel suo Vangelo il racconto della istituzione della Eucarestia, del nuovo Sacrificio e del nuovo Sacerdozio. Gesù li amò sino alla fine. Li amò sino alla fine, cioè fino al termine della sua vita, perché l'ultima Cena corrisponde anche all'ultima sera della sua umana esistenza vissuta fra voi: "Ho desiderato ardentemente mangiare questa mia Pasqua con voi, prima del mio patire". Li amò sino alla fine, cioè fino al vertice di ogni possibilità di amore, perché Gesù rende oggi perpetuo il Sacrificio compiuto una sola volta sul Calvario per la salvezza di tutti. "Nessuno ha più grande amore di colui che dona la vita per quelli che ama". Li amò sino alla fine, cioè fino alla estrema esigenza imposta dall'amore, che vuole la presenza della persona amata, perché nell'Eucarestia Gesù rimane sempre con voi, realmente presente col suo corpo glorioso e la sua divinità, come lo è in Paradiso, anche se è nascosto sotto il velo delle specie eucaristiche. "Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dei secoli." Li amò sino alla fine, cioè fino al limite della vostra miseria e della vostra povertà, perché nel sacramento della Eucarestia Gesù si fa una sola cosa con voi, diventa carne della vostra stessa carne, sangue del vostro stesso sangue, per comunicare a voi, creature terrene, il dono prezioso della sua vita divina. " Io sono il pane vivo disceso da cielo. Chi mangia di questo pane vivrà ed Io lo resusciterò nell'ultimo giorno." Lì amò sino alla fine, cioè sino alla fine dei tempi, perché la presenza fra voi di Cristo in stato di vittima, in ogni Tabernacolo della terra, vi dona sicurezza e fiducia, gioia e speranza nel suo glorioso ritorno. - Annunciamo la tua morte Signore, proclamiamo la tua resurrezione, nell'attesa della tua venuta. - Oggi è il giorno del nuovo Sacrificio e del nuovo Sacerdozio. Oggi è il grande giorno dell'amore. Il suo Cuore divino si apre a darvi il suo nuovo comando: "Vi do un comandamento nuovo: amatevi fra voi come Io vi ho amato". In questo giorno, figli prediletti, Io vi domando di rinnovare il vostro impegno di amore verso Gesù presente nella Eucarestia. Fate della santa Messa il centro di tutta la vostra pietà, il culmine della vostra giornata sacerdotale, il cuore della vostra azione apostolica. Celebratela con amore, con scrupolosa osservanza delle leggi liturgiche; vivetela, partecipando personalmente al Sacrificio che Gesù rinnova, per mezzo di voi. Circondate di luci e di fiori il Tabernacolo, ove viene custodito Gesù Eucaristico. Andate spesso davanti al Tabernacolo per i vostri personali incontri di amore con Gesù che vi attende; esso diventi per voi il tesoro unico e prezioso che attira, come una calamita, il vostro cuore sacerdotale. Esponete ancora Gesù Eucaristico sull'altare per le solenni e pubbliche ore di adorazione e di riparazione, perché il sorgere della nuova era porterà ad un generale rifiorire del culto eucaristico in tutta la Chiesa. Infatti l'avvento del Regno glorioso di Cristo coinciderà con il più grande splendore del suo regno eucaristico fra voi. Gesù Eucaristico sprigionerà tutta la sua potenza di amore, che trasformerà le anime, la Chiesa e tutta l'umanità. Così l'Eucarestia diventa segno di Gesù che ancora oggi vi ama fino alla fine, perché vi conduce fino alla fine di questi vostri tempi, per introdurvi nella nuova era di santità e di grazia, alla quale siete tutti incamminati, e che incomincerà nel momento in cui Gesù avrà instaurato il suo glorioso regno fra voi».
Rubbio (Vicenza), 13 aprile 1990
Venerdì Santo
Il Figlio e la Madre.
«Vivete oggi accanto a Me, vostra Madre addolorata, le ore dolorose della passione e della morte di mio figlio Gesù. Entrate nel profondo del suo Cuore divino, per partecipare alla intensità di tutta la sua sofferenza. Durante il giudizio del tribunale religioso, dove Gesù viene vilipeso, maltrattato ed alla fine condannato, per avere testimoniato la verità e per essersi proclamato Figlio di Dio. Durante il processo subìto davanti al tribunale civile dove, dopo essere stato riconosciuto innocente da tutte le accuse che gli sono mosse, viene sottoposto al terribile castigo della flagellazione e dell'incoronazione di spine, ed alla fine è condannato alla morte di Croce. Come un agnello mansueto che è condotto al macello, senza una parola di astio, senza un lamento, oppresso sotto il peso della Croce che il Padre celeste gli dona, mentre sale il Calvario, così oggi Io incontro mio Figlio. Il suo volto non ha più sembianze di uomo, tanto è sfigurato dal sangue e dalle percosse; dalla flagellazione il suo corpo è ridotto tutto una piaga viva, da cui sgorgano rivoli di sangue. Le forze non lo sorreggono più e vacilla; la febbre lo consuma; la vita gli sfugge; cade sotto il peso del suo patibolo; è lì disteso per terra, schiacciato come un verme e non è più capace di alzarsi. È in questo momento che il Padre Celeste gli dona il conforto di sua Madre. Da questo istante insieme viviamo il mistero della sua passione redentrice. Il Figlio e la Madre. Insieme percorriamo l'ultimo tratto di questo terribile percorso. Lui col peso infinito del suo patire che lo schiaccia; Io con la spada dolorosa che penetra nel mio cuore immacolato e lo ferisce e lo fa sanguinare. Il Figlio e la Madre insieme verso il Calvario, portando la Croce di uno stesso dolore. Le gocce di sangue che gli scendono dal capo si uniscono alle lacrime copiose che sgorgano dai miei occhi materni. La corona di spine che cinge il suo capo forma una spada tagliente che trapassa il mio cuore. Il suo corpo piagato è specchio della mia anima trafitta e lacerata. Il Figlio e la Madre. Insieme arriviamo sulla cima del Golgota; insieme veniamo appesi al patibolo; insieme siamo trafitti dai chiodi; insieme viviamo le ore dolorose dell'agonia; insieme sentiamo le urla cattive di coloro che insultano e bestemmiano; insieme perdoniamo ai carnefici; insieme preghiamo ed amiamo; insieme sentiamo l'abbandono del Padre; insieme confidiamo e a Lui ci affidiamo; insieme finalmente moriamo. Gesù muore nel corpo; Io, sua Madre, nel cuore. Miracolosamente resto ancora in vita, perché da Mamma devo aiutare mio Figlio a morire. Ora capite il profondo significato del suo ultimo dono: "Ecco tua Madre". Sono Madre per Lui e per voi. Il Figlio e la Madre. I figli e la Madre. Qui sotto la Croce, sono miracolosamente ancora viva perché, come Mamma, devo aiutare tutti voi a nascere ed a vivere in Lui e per Lui. Tutti gli uomini redenti da Gesù sono da oggi anche miei figli. Sono la Madre degli uomini di tutti i tempi, fino alla fine dei tempi, quando Gesù tornerà nella gloria ed allora la mia spirituale maternità si sarà finalmente compiuta».

Rubbio (Vicenza), 14 aprile 1990
Sabato Santo
Vegliate con Me nell'attesa.
«Figli prediletti, oggi vegliate con Me nell'attesa. È il sabato santo. È il giorno della mia sicura speranza. È il giorno della mia fede incrollabile e del mio immacolato dolore. Gesù giace ormai morto nel suo nuovo sepolcro. Da quando, con Giovanni e le pie donne, mi sono allontanata, dopo che era stato chiuso, rotolandovi davanti una grossa pietra, per me, Madre addolorata e crocifissa, il tempo si è come fermato. Mi sono raccolta in una preghiera incessante, mentre le lacrime scendevano dai miei occhi in un pianto continuo ed il mio cuore materno formava quasi una culla di amore e di attesa alla nuova e gloriosa nascita di mio figlio Gesù. La fede nella sua divina Parola, che sempre mi aveva sostenuta durante la sua umana esistenza e che, nelle ore della sua dolorosa Passione, era diventata unico e sicuro sostegno al mio indicibile dolore, ora si muta in assoluta certezza della sua vicina resurrezione. E vivo ferita e placata, piangente e consolata, addolorata e contenta perché so che Gesù, straziato ed ucciso in maniera tanto crudele, sta ormai per risorgere. Ed all'alba del primo giorno dopo il sabato, Gesù Cristo, nello splendore del suo corpo glorioso, con quale amore e filiale tenerezza mi si avvicina, mi stringe fra le sue braccia, mi avvolge della sua fortissima luce e mi dice divine parole di conforto. Figli prediletti, vegliate con Me nell'attesa, nel lungo e doloroso sabato santo che va dalla sua resurrezione al suo glorioso ritorno; vegliate con Me nell'attesa, e siate forti nella fede in Lui, in questi tempi in cui si rinnovano tradimenti e abbandoni da parte dei suoi, in cui la fede dei veri discepoli viene messa a dura prova dalla diffusione degli errori più subdoli ed insidiosi; vegliate con Me nell'attesa e siate sicuri nella speranza che Gesù ritornerà sulle nubi del cielo, nello splendore del suo corpo glorioso, come ha preannunciato davanti al tribunale di Caifa, volendo dare un segno sicuro della sua divinità, in questi tempi in cui si diffondono i dubbi sulla sua natura divina e sull'attuazione delle sue promesse; vegliate con Me nell'attesa e siate ardenti nella carità, in questi tempi in cui essa si è raffreddata nel cuore degli uomini e l'umanità è diventata un deserto di vita e di amore ed è consumata e minacciata sempre più dall'egoismo, dalla violenza, dalla fame e dalla guerra; vegliate con Me nell'attesa in questi ultimi tempi del vostro così lungo sabato santo, perché è vicino il momento in cui mio figlio Gesù ritornerà sulle nubi del cielo, nello splendore della sua gloria divina».

Rubbio (Vicenza), 15 aprile 1990
Pasqua di Resurrezione
La seconda Pasqua nella gloria.
«Sia il vostro cuore pieno di gioia e di pace, figli prediletti, in questo giorno della Pasqua. Mio figlio Gesù vilipeso, oltraggiato, flagellato, condannato ed ucciso sulla Croce, oggi risorge da morte con la potenza della sua divinità e nello splendore del suo corpo glorioso. Alla forza divina di questa nuova e gloriosa nascita, l'ombra del sepolcro si muta in fortissima luce; il masso pesante e sigillato è rimosso da improvviso terremoto; le guardie messe a custodia vengono tramortite da sconfinata potenza; gli Angeli si chinano adorando al suo luminoso passaggio, la natura circostante canta di gioia, pervasa dai fremiti di una vita rinnovata. Cristo risorto esce dal sepolcro nello splendore divino del suo corpo glorioso. È la sua Pasqua di resurrezione. È l'inizio della nuova umanità da Lui redenta e conquistata. È l'alba del suo nuovo regno. È il primo giorno del suo regale trionfo. Sia il vostro cuore pieno di gioia, figli prediletti, perché si prepara per voi la seconda Pasqua nella gloria. Un oscuro e gelido sepolcro forma questa povera umanità, che cammina nella tenebra del rifiuto di Dio, è consumata dal vento impetuoso delle passioni, viene uccisa dal peccato, dall’egoismo, dall'odio e dall'impurità. Pare che ora trionfi solo la morte nel mondo. Ma abbiate fiducia e speranza. Cristo risorto è vivo fra voi. Il Cristo vivente è la vostra grande vittoria. Vicina è la seconda Pasqua nella gloria. Fra poco si aprirà la porta di questo immenso sepolcro in cui giace tutta l'umanità. Gesù Cristo, circondato dal coro degli Angeli, sulle nubi del cielo prostrate ai suoi piedi a formare un trono regale, nello splendore della sua divinità, ritornerà per portare l'umanità a nuova vita, le anime alla grazia ed all'amore, la Chiesa al suo più alto vertice di santità ed instaurerà così nel mondo il suo Regno di gloria».

Fatima (Portogallo), 13 maggio 1990
Anniversario della prima apparizione
Io discendo dal cielo.
«Sono discesa dal cielo, settantatré anni fa, in questa Cova da Iria, per indicarvi il cammino da percorrere nel corso di questo vostro difficile secolo. Le vicende così dolorose, che si sono succedute, si sono svolte dando piena attuazione alle parole della mia profezia. - L'umanità non ha accolto il mio materno invito a ritornare al Signore, sulla strada della conversione del cuore e della vita, della preghiera e della penitenza. Così ha conosciuto gli anni terribili della seconda guerra mondiale, che ha portato decine di milioni di morti, vaste distruzioni di popoli e di nazioni. - Non mi è stata consacrata la Russia dal Papa con tutti i Vescovi e così essa non ha avuto la grazia della conversione ed ha diffuso i suoi errori in tutte le parti del mondo, provocando guerre, violenze, rivoluzioni sanguinose, persecuzioni alla Chiesa ed al Santo Padre. - Satana è stato il dominatore incontrastato sulle vicende di questo vostro secolo, portando l’umanità intera al rifiuto di Dio e della sua Legge di amore, diffondendo in ogni parte divisione e odio, immoralità e cattiveria e facendo legittimare ovunque il divorzio, l’aborto, l’oscenità e l'omosessualità, il ricorso a tutti i mezzi per impedire la vita. Ora iniziate l'ultimo decennio di questo vostro secolo. Io discendo dal cielo, perché gli ultimi segreti vi siano svelati e vi possa così preparare a quanto ormai dovete vivere per la purificazione della terra. Il mio terzo segreto, che Io qui ho rivelato ai tre bambini a cui sono apparsa e che finora non vi è stato ancora svelato, sarà reso palese a tutti dallo stesso svolgersi degli avvenimenti. La Chiesa conoscerà l'ora della sua più grande apostasia, l'uomo iniquo si introdurrà al suo interno e siederà nel Tempio stesso di Dio, mentre il piccolo resto che rimarrà fedele sarà sottoposto alle più grandi prove e persecuzioni. L'umanità vivrà il momento del suo grande castigo e sarà così preparata a ricevere il Signore Gesù che tornerà a voi nella gloria. Per questo, soprattutto oggi, Io discendo ancora dal cielo, con le mie numerose apparizioni, con i messaggi che dono, con questa straordinaria Opera del mio Movimento Sacerdotale Mariano, per disporvi a vivere gli avvenimenti che ormai si stanno per compiere, per condurvi per mano a percorrere il tratto più difficile e doloroso di questo vostro secondo avvento e per preparare le menti e il cuore di tutti a ricevere Gesù nel vicino momento del suo glorioso ritorno».

Vacallo (Svizzera), 3 giugno 1990
Solennità di Pentecoste
Il tempo dello Spirito Santo.
«Nel Cenacolo del mio Cuore Immacolato, figli prediletti, invocate oggi, con la vostra Mamma Celeste, il Dono dello Spirito Santo. - Vieni Spirito Santo, vieni per la potente intercessione del Cuore Immacolato di Maria tua Sposa amatissima. Ripetete frequentemente questa invocazione. Diventi la vostra preghiera abituale durante questi anni che ancora vi separano dal grande giubileo del duemila, mentre vivete i tempi conclusivi di questo secondo avvento. Vi avvicinate al momento in cui si compirà il grande prodigio della seconda Pentecoste. Solo lo Spirito di Amore può rinnovare tutto il mondo. Solo lo Spirito di Amore può formare i cieli nuovi e la nuova terra. Solo lo Spirito di Amore può preparare i cuori, le anime, la Chiesa e tutta l'umanità a ricevere Gesù che tornerà a voi nella gloria. Per questo entrate nei tempi in cui si farà sempre più forte la divina azione dello Spirito Santo. In questi tempi lo Spirito Santo ha il compito di portarvi alla realizzazione del Disegno del Padre Celeste, nella perfetta ed universale glorificazione di suo figlio Gesù Cristo. Così lo Spirito Santo adempie alla sua divina missione di dare piena testimonianza al Figlio e vi condurrà alla comprensione della Verità tutta intera. Lo Spirito Santo ha il compito di rendervi oggi coraggiosi testimoni della Verità e di portarvi all’eroica testimonianza di fede a Gesù. Lo Spirito Santo ha il compito di illuminare le vostre anime con la Luce della Grazia divina e di condurvi sul cammino della santità. Per questo effonde su di voi i suoi sette santi Doni, dando così vigore e crescita alle virtù teologali e morali, che trasformano la vostra vita in quel giardino fiorito in cui la Santissima Trinità pone la sua dimora. Lo Spirito Santo ha il compito di formare i vostri cuori alla perfezione dell'amore e così brucia in voi ogni forma di egoismo e vi purifica al crogiolo di innumerevoli sofferenze. Lo Spirito Santo ha il compito di portare la Chiesa al suo più grande splendore, così che diventi tutta bella, senza macchia e senza rughe, ad imitazione della vostra Mamma Celeste, e possa diffondere la Luce di Cristo a tutte le nazioni della terra. Lo Spirito Santo ha il compito di trasformare tutta l'umanità e di rinnovare la faccia della terra, perché diventi un nuovo Paradiso terrestre, in cui Dio sia da tutti goduto, amato e glorificato. Lo Spirito Santo apre e chiude le porte del secondo Avvento. Per questo, tutto il periodo del secondo Avvento, che voi state vivendo, è il tempo dello Spirito Santo. Voi vivete nel suo tempo. Vi invito a moltiplicare ovunque i Cenacoli di preghiera con Me. Tutta la Chiesa deve entrare nel Cenacolo spirituale del mio Cuore Immacolato e raccogliersi in preghiera incessante con la vostra Mamma Celeste. Perché il mio Cuore Immacolato è la porta d'oro attraverso la quale passa lo Spirito Santo per giungere a voi e portarvi alla seconda Pentecoste».

Rubbio (Vicenza), 23 giugno 1990
Festa del Cuore Immacolato di Maria
Il mio Cuore Immacolato è glorificato.
«Figli prediletti, oggi la Chiesa celebra la memoria liturgica del mio Cuore Immacolato. Questa festa è vissuta con particolare solennità da tutti gli appartenenti al mio Movimento Sacerdotale Mariano. Entrate nei miei tempi. Sono in corso di svolgimento gli avvenimenti misteriosi e forti che Io vi ho predetto. Per questo è giunto il momento in cui il mio Cuore Immacolato deve essere glorificato davanti alla Chiesa ed a tutta l'umanità. Voi siete scelti per essere i più piccoli bambini a Me consacrati e completamente a Me affidati. Voi siete formati per preparare e realizzare il mio trionfo materno nel glorioso trionfo di mio figlio Gesù. Voi siete chiamati ad essere gli Apostoli di questi ultimi tempi. A voi tocca perciò il compito di proclamare, in ogni parte della terra, l'amore e la gloria della vostra Mamma Celeste. Per questo, in voi, il mio Cuore Immacolato è glorificato. Il mio Cuore Immacolato è da voi glorificato, quando vi lasciate condurre con docilità sulla strada della purezza, dell'amore e della santità. Il mio Cuore Immacolato è da voi glorificato, quando donate a tutti una quotidiana testimonianza di eroica fedeltà a Cristo ed al suo Vangelo, divenendo oggi coraggiosi testimoni di fede. Il mio Cuore Immacolato è da voi glorificato, quando date esempio di forte unità al Papa e di perfetta ubbidienza al suo Magistero. Il mio Cuore Immacolato è da voi glorificato, quando vi ponete a totale disposizione delle necessità spirituali delle anime, specialmente con l'assiduo esercizio del vostro ministero sacerdotale nel sacramento della Riconciliazione. Il mio Cuore Immacolato è da voi glorificato, quando diventate fiamme ardenti di amore e di zelo verso Gesù presente nella Eucarestia, portate a Lui tutte le anime che vi sono affidate, moltiplicate le ore solenni di adorazione e di riparazione, esponendo sull'altare il Santissimo Sacramento, circondato di luci e di fiori, come segni indicativi della vostra pietà. Il mio Cuore Immacolato è da voi glorificato, quando moltiplicate ovunque i Cenacoli di preghiera fatta con Me, che Io vi ho domandato: fra i Sacerdoti, i fedeli, i giovani, i bambini e nelle famiglie. Così voi preparate il tempo della seconda Pentecoste per la Chiesta e per tutto il mondo. Con la seconda Pentecoste lo Spirito Santo renderà la sua perfetta testimonianza al Figlio e porterà sulla terra il suo glorioso Regno di amore, perché Gesù Cristo sia amato, adorato e glorificato da un'umanità completamente rinnovata. Soltanto allora il mio Cuore Immacolato avrà il suo trionfo».

Valdragone di San Marino, (Rep. San Marino), 28 giugno 1990
Esercizi Spirituali in forma di Cenacolo con i Sacerdoti Responsabili del M.S.M. di America e di Europa
La seconda Pentecoste.
«Figli prediletti, anche quest'anno vi ho chiamato quassù, su questo monte, a vivere giorni di fraternità e di preghiera con Me, in un continuo Cenacolo come era quello di Gerusalemme. Entrate nell'ultimo decennio di questo vostro secolo, in cui si compiranno gli avvenimenti che Io vi ho predetto e i miei segreti vi saranno svelati. Entrate nel tempo del trionfo del mio Cuore Immacolato. Siete ormai vicini alla seconda Pentecoste. La seconda Pentecoste verrà perché ormai, in ogni parte del mondo, si sono diffusi i Cenacoli di preghiera, che Io più volte e con sempre più grande insistenza, vi ho domandato. Siete qui per fare voi stessi la dolce e forte esperienza del Cenacolo, ove Io mi rendo particolarmente presente fra voi, perché possiate diventare gli apostoli dei Cenacoli in ogni parte del mondo. Il mio Cuore Immacolato è il nuovo e spirituale Cenacolo, in cui tutta la Chiesa deve entrare, per ottenere il dono della nuova Pentecoste. La seconda Pentecoste verrà come un fiume di grazia e di misericordia che purificherà la Chiesa, la renderà povera e casta, umile e forte, senza macchia e senza rughe, tutta bella, ad imitazione della vostra Mamma Celeste. Voi siete qui per essere da Me formati a diventare il cuore nuovo di questa Chiesa tutta rinnovata dallo Spirito. Per questo dovete lasciarvi formare da Me per giungere ad un completo cambiamento del cuore. Diventi il vostro cuore mansueto e umile, dolce e misericordioso, sensibile e puro. Sia il vostro cuore un calice ripieno di balsamo soave, che trabocchi e scenda a chiudere ferite aperte e sanguinanti, a confortare sofferenze e dolori senza numero, a dare speranza ai disperati, grazia ai peccatori, conforto agli ammalati, aiuto ai bisognosi, pace ai tribolati, coraggio agli sfiduciati. La seconda Pentecoste verrà come rugiada sul mondo e trasformerà il deserto in un giardino, in cui tutta l'umanità correrà, come sposa, incontro al suo Signore, in un rinnovato patto di amore con Lui. Così la Santissima Trinità riceverà la sua grande gloria e Gesù instaurerà il suo glorioso regno di amore fra voi. Per questo dovete diventare gli artefici silenziosi e coraggiosi di questo generale rinnovamento. Prendete fra le vostre braccia sacerdotali questa povera umanità ammalata e portatela nella clinica materna del mio Cuore Immacolato, perché sia guarita dalla vostra Mamma Celeste. Voi fate questo quando portate tutti, sacerdoti, fedeli, bambini, giovani e famiglie alla consacrazione al mio Cuore Immacolato. Coraggio, miei prediletti. In questi giorni straordinari di Cenacolo Io ho donato a voi conforto e consolazione, grazia e amore, purezza e santità. Voi uscite da questo Cenacolo completamente rinnovati, perché lo Spirito Santo, invocato per mezzo di Me, si è comunicato a voi con i suoi sette santi Doni, che danno vigore e forza allo sviluppo in voi di tutte le virtù. Partite ora come i coraggiosi apostoli di questi ultimi tempi e andate in ogni parte della terra a portare la Luce di Cristo, in questi tempi di oscurità, e la rugiada del suo divino Amore, in questi giorni di grande aridità. Così preparate i cuori e le anime a ricevere con gioia il Cristo che viene. Con i vostri cari, con le anime che vi sono affidate, vi benedico con la gioia di una Mamma che è stata da voi tanto consolata».

Rubbio (Vicenza), 15 agosto 1990
Festa di Maria Santissima Assunta in cielo
La via di luce.
«Guardate oggi allo splendore della vostra Mamma Celeste, figli prediletti, per essere consolati nei dolorosi momenti che vivete e per camminare sulla mia via, nella parte conclusiva del vostro secondo Avvento. È la via di luce. È la via, che Io vi ho tracciato in questi anni, per condurvi tutti alla Chiesa di Luce. Gesù sta formando ora questa sua Chiesa, per mezzo della potente azione dello Spirito Santo e nel giardino del Cuore Immacolato della vostra Mamma Celeste. È la nuova Chiesa di luce, che ha uno splendore più grande di mille soli messi insieme. Essa viene formata nel cuore dei semplici, dei piccoli, dei puri, dei poveri, di coloro che sanno accogliere e seguire Gesù con perfetta docilità, senza alcun compromesso con lo spirito del mondo. Gesù costruisce questa nuova Chiesa in maniera invisibile e del tutto misteriosa: nel silenzio, nel nascondimento, nella preghiera, nella semplicità. Per questo oggi invito tutti i miei prediletti e i figli consacrati al mio Cuore Immacolato a percorrere la via di luce, per giungere al termine del secondo avvento che ora state vivendo. - Su questa via di luce voi siete avvolti dal potente splendore del vostro Padre Celeste, che riflette in voi il suo amore, vi accoglie fra le sue braccia e vi conduce sempre di più a comprendere il mistero della sua divina Paternità. Così voi stessi diventate il riflesso della gloria del Padre. - Su questa via di luce venite intimamente penetrati dalla stessa luce di Cristo, che vi conduce ad opporvi fortemente alla tenebra del peccato, dell'errore e del male. Così camminate nello splendore della sua divina Parola, che fa scendere sulla vostra vita i raggi luminosi della gioia, della purezza, dell'amore, della bellezza e della santità. Così voi stessi diventate il riflesso dello splendore del Figlio. - Su questa via di luce siete intimamente trasformati dal fortissimo fuoco dello Spirito Santo che, quale fiamma bruciante, vi consuma e vi purifica da tutto ciò che in voi vi è di impuro e di imperfetto. Così vi rende idonei a penetrare nell'intimo rapporto di amore che vi è fra il Padre ed il Figlio, in modo che in voi il Padre sia perfettamente glorificato ed il Figlio venga da voi sempre più amato ed imitato. Così voi stessi diventate il riflesso dell'amore dello Spirito Santo. Oggi, mentre guardate allo splendore del mio corpo glorioso assunto al cielo, Io vi invito a camminare tutti sulla via di Luce, che vi ho tracciato, per offrire la vostra vita alla gloria perfetta della Santissima Trinità, per vivere bene gli ultimi tempi di questo secondo avvento, in modo da essere pronti e con le lampade accese a ricevere il Signore che viene».

Budapest (Ungheria), 22 agosto 1990
Esercizi Spirituali in forma di Cenacolo coi Sacerdoti del M.S.M. di Ungheria
Regina dell'amore.
«Sono vostra Mamma e Regina. Oggi venerate la memoria liturgica della mia materna regalità. E vi trovate qui, figli prediletti di Ungheria, a fare i vostri Esercizi Spirituali, in forma di un continuo Cenacolo, come era quello di Gerusalemme. Mi unisco alla vostra incessante preghiera, per ottenervi il dono dello Spirito Santo, che vi confermi nella vostra vocazione. Costruisco maggiore fraternità fra di voi e, come mamma, vi conduco a conoscervi, a comprendervi, ad aiutarvi, ad amarvi, perché sia da voi vissuto sempre di più il comandamento nuovo che vi ha dato mio figlio Gesù. Vi indico il cammino che dovete percorrere, per vivere ogni giorno la consacrazione al mio Cuore Immacolato, che mi avete fatto, così che possiate diventare i raggi di Luce, che scendono in mezzo a tanta oscurità, ad annunciare il vicino trionfo del mio Cuore Immacolato nel mondo. Sono la Regina dell'Amore. Voi siete usciti da un periodo di tempo difficile e doloroso, in cui il mio Avversario ha esercitato, in maniera forte, il suo dominio su di voi. Così avete conosciuto momenti di grande afflizione; si è diffuso fra voi il rifiuto di Dio e della sua legge di amore; avete assaporato l'amarezza dell'egoismo, dell'odio, della divisione, della paura e di una grande aridità. Ma Io sono venuta in vostro aiuto, come vostra Mamma e Regina, perché questa nazione mi è stata consacrata dal vostro patrono il re santo Stefano. Ed in questi anni voglio esercitare, in maniera sempre più forte, la mia materna Regalità. Sono la Regina dell'amore. Per questo chiamo oggi voi Sacerdoti e, per mezzo di voi tutti i fedeli, a consacrarsi al mio Cuore Immacolato. Così Io posso veramente prendere possesso della vostra esistenza e rendervi strumenti del trionfo del mio Cuore Immacolato nel mondo. Voi siete i raggi di luce, che scendono dal mio Cuore Immacolato, su questa terra di Ungheria tanto provata. Diffondete ovunque la luce del mio Cuore, perché ancora dense sono le tenebre che vi circondano e grandi i pericoli che correte. Spalancate il cuore di tutti a ricevere il dono della mia materna Regalità. Io sono la Regina dell'amore ed il cuore dei miei figli è la porzione privilegiata del mio Regno. Se camminate sulla strada, che Io vi ho tracciato, riuscite a superare tutti gli ostacoli che il mio Avversario ancora vi tende; preparate nuovi giorni di pace ed aiutate tanti miei figli smarriti a convertirsi ed a ritornare al Signore, che li attende con grande amore di Padre. Vi benedico con tutte le anime che vi sono affidate, vi assicuro della mia materna protezione e vi domando di portare ovunque in questi Paesi dell'est la mia parola di speranza, di consolazione e di pace».

Milano, 8 settembre 1990
Natività della Beata Vergine Maria
Il compito che ti ho affidato.
«Figli prediletti, partecipate oggi alla gioia di tutta la Chiesa celeste e terrena, che contempla la vostra Mamma Celeste nel momento della sua nascita. Sono l'aurora che sorge per annunciare la nascita del sole eterno di mio figlio Gesù, nostro redentore e salvatore. Per questo il Signore mi ha resa immacolata fin dal momento della mia umana concezione. Mi ha voluta tutta bella, piena di grazia e rivestita di santità. Così oggi, nella festa della mia nascita, voi mi contemplate come l'aurora che sorge, bella come la luna, splendente come il sole, terribile come un esercito preparato alla battaglia. - Io sono l'aurora che annuncia l'evento stupendo della vostra salvezza, e che tutti vi prepara alla venuta del grande giorno del Signore. - Sono bella come la luna, che brilla di luce riflessa dal sole, perché la mia è la stessa bellezza della Santissima Trinità che mi avvolge, è la pienezza della Grazia di Dio che mi trasforma, è la sua divina santità che mi ricopre. - Sono splendente come il sole, perché vengo chiamata a diventare la Madre di Gesù Cristo, che è l'eterno splendore del Padre. - Sono terribile, come un esercito schierato a battaglia, perché il compito che mi è stato affidato dal Signore è quello di vincere Satana, di schiacciare la testa all'antico serpente, di incatenare l'enorme drago rosso e precipitarlo nel suo abisso di fuoco, di lottare e di sconfiggere colui che si oppone a Cristo, cioè l'Anticristo, per preparare la seconda venuta di Gesù, che instaurerà il suo glorioso Regno fra voi. Questo è il mio disegno. Quanto più la mia presenza si fa forte fra voi, tanto più si allontanano da voi le tenebre del male, del peccato, dell'odio, dell'impurità, perché Satana viene sempre più imprigionato e distrutto. In questi vostri ultimi tempi, compito della vostra Mamma Celeste, bella come la luna, splendente come il sole, terribile come un esercito schierato a battaglia, è di annunciare che sta per giungere a voi il grande giorno del Signore. In questo giorno della mia Natività, piccolo figlio da Me tanto amato, ti trovi alla vigilia di un lungo e faticoso viaggio, che ancora ti domando di fare per Me, in tante Nazioni di un altro Continente. Questo è il compito che ti ho affidato: portare in ogni parte del mondo il mio materno annuncio e chiamare tutti i miei figli ad entrare, con il loro atto di consacrazione, nel rifugio luminoso e sicuro del mio Cuore Immacolato. Perché la prova che sta per giungere a voi è tanto grande e siete chiamati tutti a soffrire con Me. Ma la vostra è come la sofferenza di una mamma che deve dare alla luce il suo bambino. Infatti l'immenso dolore di questi ultimi tempi prepara la nascita di una nuova era, dei tempi nuovi, in cui Gesù verrà nello splendore della sua gloria ed instaurerà il suo Regno nel mondo. Allora tutta la creazione, liberata dalla schiavitù del peccato e della morte, conoscerà lo splendore di un secondo Paradiso terrestre, in cui Dio dimorerà con voi, asciugherà ogni lacrima, non vi sarà più giorno né notte, perché le cose di prima sono passate e vostra luce sarà quella dell'Agnello e della nuova Gerusalemme discesa dal cielo sulla terra, pronta come una Sposa per il suo Sposo».

Saint David - Maine (U.S.A.), 15 settembre 1990
Festa della Madonna Addolorata
Il dolore della nuova nascita.
«Figli prediletti, oggi vi associo al grande dolore della vostra Mamma Immacolata. Voi siete i figli della mia materna predilezione. Voi siete stati scelti da Me per far parte della mia schiera vittoriosa. Voi siete parte importante del mio disegno di Mediatrice e di Corredentrice. Mio figlio Gesù mi ha voluto sotto la Croce, per associare il mio dolore immacolato a tutto il suo divino soffrire. Ha voluto unire la mia umana sofferenza alla Sua e mi ha intimamente associata al mistero della sua Redenzione. Mi ha chiamata così ad essere vera Corredentrice. Il frutto della mia corredenzione è la mia spirituale maternità. Sotto la Croce, per volontà di mio figlio Gesù, nella culla di una così grande sofferenza, Io sono diventata vostra Madre, Madre di tutti i redenti, Madre della Chiesa e dell’intera umanità. Ed ho adempiuto a questa materna funzione con lo stare accanto, come una vera mamma, a tutti i miei figli, durante il corso terreno della storia umana. Nessuno Io ho lasciato solo o abbandonato; nessuno è stato da Me respinto o allontanato. A tutti Io sono sempre stata vicina come mamma amorosa ed addolorata. Ho portato nel mio cuore le sofferenze di tutti. Ho portato nel mio cuore le sofferenze di tutta la Chiesa. Ho condiviso i dolori immensi dei poveri e degli emarginati, dei peccatori e dei disperati, dei lontani e degli atei, dei buoni e dei cattivi, dei grandi e dei piccoli, dei sacerdoti e dei fedeli, dei sofferenti e degli ammalati, degli agonizzanti e dei moribondi. Sono diventata la Madre di tutti i dolori. Soprattutto è mio compito materno di condividere le grandi sofferenze della Chiesa e di tutta l’umanità, in questi giorni della purificazione e della grande tribolazione. Sono queste le sofferenze che preparano i tempi nuovi, il sorgere della nuova era. È perciò il dolore della nuova nascita. E, come mamma, sono chiamata al compito di generare oggi nel dolore la nuova umanità, pronta all’incontro col suo Signore, che torna a voi nella gloria. Per questo, mio piccolo figlio, ti ho voluto ancora qui, negli Stati Uniti di America, a incominciare un lungo e faticoso viaggio in molti Paesi, per fare i Cenacoli del mio Movimento e per condurre tutti nel sicuro rifugio del mio Cuore Immacolato. Ti voglio così associare alla mia materna opera di corredenzione e ti rendo sempre più partecipe dei miei grandi dolori. Diventa perciò il segno della mia presenza materna e dà a tutti il carisma del mio balsamo soave. Dona aiuto ai lontani, conforto agli ammalati, coraggio ai deboli, sostegno ai piccoli, grazia ai peccatori, amore ai Sacerdoti, luce ai fedeli, speranza agli scoraggiati e grande fiducia a tutti. Vedrai ovunque le più grandi meraviglie, perché i tempi della mia materna corredenzione sono arrivati».

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