1987 - L'AURORA CHE SORGE



1987

L'Aurora che sorge 
 
(Anno mariano)


Dongo (Como), 1 gennaio 1987
Festa di Maria Santissima Madre di Dio
Sono l'Aurora che sorge.
«Io sono la Madre di Dio. Il Verbo si è deposto nel mio seno verginale, dopo il sì che, con tanto amore e tanta gioia, ho detto al Volere del Padre. In quel momento lo Spirito Santo mi ha avvolta del Suo amore sponsale e mi ha resa culla preziosa alla Incarnazione del Verbo. Il mio seno verginale si è aperto a ricevere questo dono di Dio. Il mio Cuore Immacolato si è schiuso all'amore materno verso il Frutto del mio purissimo seno. E sono diventata vera Madre di Dio. Ma Io sono anche Madre di tutta la umanità. Gesù ha voluto dare sua Madre alla umanità redenta dal suo immenso e sanguinoso patire. Ricordo ancora oggi la scena del suo ineffabile dono di amore: sulla Croce, ove è stato appeso come vittima immolata, Gesù sta per vivere gli ultimi istanti della sua straziante agonia. Il suo Cuore, che ha cominciato a battere nel mio grembo verginale, ora sta per fermarsi nel silenzio della morte, quando sente un amore incommensurabile verso ciascuno di voi e vuole che non venga abbandonato nessuno dei suoi fratelli da Lui, con tanto dolore, redenti. Allora, in un impeto di estrema donazione, si apre al suo ultimo gesto: - Ecco tua Madre. E così sono diventata la Madre di tutti. Oggi voglio ricoprire tutto il mondo con il manto immacolato della mia verginale maternità. Entrate in un periodo in cui si compiono gli avvenimenti che vi sono stati predetti. Entrate nel tempo del castigo e della salvezza, della sofferenza e della grande misericordia. In questo anno già alcuni importanti eventi avranno il loro compimento. Quante sofferenze e quanti dolori Io vedo sulle vostre strade, all'inizio di questo nuovo anno! Allora assecondate l'invito del mio Papa Giovanni Paolo II, che vuole affidare la Chiesa e tutta l’umanità all'amore materno del mio Cuore Immacolato. Questi sono i miei tempi. Ora deve essere riconosciuta da tutta la Chiesa la missione che mi è stata affidata dalla Santissima Trinità. Durante questo anno voi iniziate un giubileo straordinario in onore della vostra Mamma Celeste, mentre il mio Papa si dispone a diffondere nella Chiesa una lettera enciclica sul posto che il Signore mi ha dato e sulla importante missione, che mi è stata affidata in questi tempi. Ciò provocherà ancora la più forte reazione da parte del mio Avversario, che sente ormai vicina la fine del suo universale dominio. Per questo vi invito ad incominciare il nuovo anno con Me. Pregate, amate, riparate. Io sono la Mamma Celeste che vi conduce al vostro Dio e vi porta alla pace. Io sono la Regina della Pace e l'Arcobaleno della nuova alleanza. Io sono l'aurora che sorge per annunciare il grande giorno del Signore. In questi anni la Chiesa e l'umanità intera resteranno stupefatte di fronte al grande evento di grazia e di salvezza, che il Cuore Immacolato della vostra Mamma Celeste, vi porterà. Col mio Papa, con tutti i miei prediletti e figli a Me consacrati, vi benedico nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo».

Dongo (Como), 2 febbraio 1987
Presentazione di Gesù Bambino al Tempio
Via alla divina Rivelazione.
«Figli prediletti, se camminate con Me e col mio castissimo sposo Giuseppe mentre, stringendo fra le braccia con ineffabile amore il Bambino Gesù, a quaranta giorni dalla sua nascita, percorro la via che conduce al Tempio di Gerusalemme, potete comprendere come la mia funzione di Mamma si esercita soprattutto nell'essere la strada su cui giunge a voi il Signore. Dal mio sì nell'Annunciazione alla nascita a Betlemme; dalla Presentazione al Tempio alla fuga in Egitto; dai giorni dell'infanzia agli anni della sua adolescenza passata a Nazareth; dall’inizio della vita pubblica alla sua immolazione sulla Croce, la presenza della Mamma è sempre stata la via per una nuova e più grande manifestazione della vita e della missione di mio figlio Gesù. Infatti il mio sì consente al Verbo del Padre di assumere, nel mio seno, la sua natura umana; la mia materna e verginale collaborazione rende a Lui possibile la nascita alla vita terrena; le mie braccia Io presentano al Tempio della sua Gloria e Io manifestano come Rivelazione a tutte le genti; il mio amore di Mamma diventa aiuto prezioso ai giorni della sua infanzia insidiata; la mia presenza è quotidiano sostegno alla sua umana adolescenza; il calore del mio affetto è dolce riposo alla sua stanchezza; il mio silenzio è giardino al fiorire della sua Parola; il mio gesto di fede sollecita il divino intervento ed anticipa i tempi della sua missione; il mio Cuore Immacolato versa balsamo sulle ferite di ogni ufficiale rifiuto; la mia addolorata vicinanza è forza al Suo salire al Calvario; la mia offerta totale è interiore partecipazione al suo immenso patire; la mia persona sotto la Croce è profonda cooperazione con Lui al suo disegno di Redenzione. Portato sulle mie braccia Gesù si rivela alle genti; sostenuto da Me mio Figlio adempie alla sua divina missione; sulla strada che Io gli preparo Gesù opera e si manifesta come Salvatore del mondo. Lo stesso disegno di Mamma Io adempio verso ciascuno di voi, miei prediletti, chiamati a rivivere nella vostra vita sacerdotale il disegno e la missione di mio Figlio Gesù. Allora comprendete perché vi domando di affidarvi a Me completamente, con il vostro atto di consacrazione al mio Cuore Immacolato. Questo atto mi consente di intervenire nella vostra vita, per ordinarla al perfetto adempimento del Volere del Padre. Così mi trovo accanto a voi in ogni momento della vostra giornata: col mio silenzio vi aiuto a parlare; con la mia voce vi insegno a pregare; con le mie mani vi conduco sul giusto cammino; con la mia presenza do conforto alla vostra stanchezza; con il mio amore di Mamma consolo la vostra sofferenza; con la mia potente intercessione rendo fecondo il vostro lavoro apostolico; con il mio Cuore Immacolato dono a voi gioia e pace nei momenti dello scoraggiamento e dell’aridità. Vi sono sempre vicina soprattutto nel salire con voi il Calvario; nel raccogliere ogni goccia del vostro patire; nell'aiutarvi a dire sì al Volere del Padre, che vi prepara alla perfetta immolazione per la salvezza del mondo. Sono sempre stata presente anche durante il cammino terreno della Chiesa, Corpo mistico di Gesù, da Lui affidata alla cura premurosa della mia universale maternità. In ogni epoca della sua storia, ho aiutato la Chiesa a dare una testimonianza luminosa di mio Figlio, perché, in Lei e per mezzo di Lei, Gesù potesse sempre più rivelarsi a tutte le genti. Io sono la via alla divina Rivelazione. Sono particolarmente vicina alla Chiesa in questi tempi della sua prova dolorosa e della sua sanguinosa purificazione. Comprendete allora il significato dei miei attuali e così preoccupati interventi. Oggi Io intervengo in maniera nuova, forte e straordinaria, come non ho mai fatto finora, quale Madre che vuole aiutare tutti i suoi figli e quale celeste Profetessa di questi vostri ultimi tempi. La mia Luce che si diffonde sempre più nei cuori e nelle anime - come aurora che sorge nella lunga e tenebrosa notte che ancora state vivendo - vi annuncia che il grande giorno del Signore è vicino. Per questo vi invito a guardare a me, Madre che cammina portando fra le braccia Gesù Bambino al Tempio di Gerusalemme, verso il luogo della sua manifestazione. Per questo oggi vi invito a guardare ancora a me, Donna vestita di sole, che cammina su tutte le strade del mondo, per essere via alla sua luminosa e gloriosa Rivelazione».

Rubbio (Vicenza), 24 febbraio 1987
I miei raggi di Luce.
«Miei prediletti, restate nella pace. Io sono accanto a voi in ogni momento: vi formo, vi fortifico, vi guido, vi difendo. Custodite nel cuore la perla preziosa di una personale chiamata a vivere in profonda intimità di vita con la vostra Mamma Celeste. Non lasciatevi fermare dalle insidie del mio Avversario. In questi tempi lui esercita la sua grande potenza, perché sente che è ormai vicino il momento della sua sconfitta. Diventate perciò voi i miei raggi di luce, che diffondono ovunque l'annuncio della mia nuova aurora. Illuminate la densa tenebra dei vostri giorni con la luce della fede e della santità. Sul deserto arido del mondo scendano i vostri raggi a schiuderlo a una nuova primavera di vita e di bellezza. Nel vuoto di tanti cuori entrino i vostri raggi a riempirli di amore e di fiducia. Fra la densa tenebra di tante anime sorgano i vostri raggi ad aprirle alla vita di Grazia e di intima unione con Dio. Alla cupa disperazione di tanti miei poveri figli portino i vostri raggi il balsamo soave del conforto e della speranza, dell'amore e della misericordia. Voi siete i raggi di luce del mio Cuore Immacolato. Voi siete la luce di una Madre che tutti vuole condurre a Gesù, perché siano salvati dal suo Amore divino e misericordioso. In questi tempi Io vi chiamo a illuminare tutta la terra. Così, per mezzo di voi, posso operare il doloroso passaggio alla nuova era che vi attende e che, ogni giorno, Io costruisco nel profondo del mio Cuore Immacolato».

Dongo (Como), 4 marzo 1987
Mercoledì delle ceneri e inizio Quaresima
Su questo luminoso cammino.
«Seguitemi sulla strada che Io vi ho tracciato, miei figli tanto amati e da Me difesi e protetti. È la strada della conversione e della penitenza. La conversione che vi domando è quella che Gesù vi ha richiesto nel suo Vangelo. Allontanatevi dalla via cattiva del male, della superbia, dell'egoismo e del peccato. Nel mondo in cui vivete, dove la ribellione a Dio e alla sua Legge di amore è accolta, propagandata, esaltata ed eretta a nuovo modello di vita, quanti sono i miei poveri figli che ogni giorno diventano vittime del peccato e dell'odio, della violenza e della corruzione, dell’egoismo e della impurità. Il peccato grave vi allontana da Dio, toglie dalle vostre anime il dono prezioso della sua vita e della sua Grazia, vi rende schiavi delle passioni e del vizio, vi indebolisce nel resistere alle tentazioni, apre grandi spazi all'azione di Satana, che prende così sempre più possesso della vostra esistenza e la rende strumento per la diffusione dell'egoismo sfrenato e della superbia, dell'odio e della divisione, della lussuria e dell'empietà. Operate in voi un vero impegno di conversione, se vi opponete, con coraggio e con forza, al mondo in cui vivete, per camminare sulla strada del bene e della grazia divina, dell'amore e della santità. Occorre oggi che tutti i miei figli si convertano e tornino a credere al Vangelo, a vivere secondo il Vangelo, a lasciarsi guidare solo dalla Sapienza del Vangelo. Questi sono i giorni favorevoli per la vostra conversione. Sono giorni di grazia e di misericordia, di speranza e di attesa. Questi sono i giorni preparatori a quanto ormai vi attende, ai grandi avvenimenti che vi sono stati predetti. Vi domando allora anche opere quotidiane di mortificazione e di penitenza. La penitenza venga da voi offerta al mio Cuore in tre diverse maniere. Anzitutto datemi la penitenza interiore, che dovete esercitare per giungere al dominio di voi stessi, delle vostre passioni e per diventare veramente docili, umili, piccoli, disponibili al mio disegno. Talvolta il mio Cuore si addolora nel vedere come opponete resistenza ai miei inviti materni e così non riuscite a giungere a quella misura di docilità, di umiltà, di vero annientamento di voi stessi, che Io vi domando, perché mi è indispensabile per adoperarvi alla realizzazione del mio disegno di salvezza e di misericordia. Poi offritemi la penitenza silenziosa e quotidiana, che vi deriva dal fare bene, in ogni circostanza della vostra vita, la sola Volontà del Signore, con l'umile, fedele e perfetto adempimento di tutti i vostri doveri. Se fate così, quante preziose occasioni di soffrire e di offrire vi si presentano durante il corso di una intera giornata! Il vostro sorriso, la serenità, la calma, la pazienza, l'accettazione, l'offerta sono vere penitenze silenziose, che danno più valore e luce ad ogni circostanza della vostra esistenza. Vi domando anche la penitenza esteriore, che si esercita sempre nel dominare le passioni, nel mortificare i vostri sensi, specialmente quelli degli occhi, della lingua, dell'udito e della gola. Non guardate al grande male che vi circonda e a tanta impurità che ammorba le vostre strade. Rinunciate a guardare la televisione, per conservare nell'anima la Luce e per dare, nella vostra vita, maggiore spazio al raccoglimento, alla meditazione e alla preghiera. Sappiate tenere a freno la lingua e fare silenzio dentro di voi ed attorno a voi, perché possiate parlare solo per la diffusione del bene, in spirito di amore e di umile servizio verso tutti. Fuggite le critiche e le mormorazioni; le maldicenze e le cattiverie. Non cedete alla facile tentazione del giudizio e della condanna. Chiudete orecchie e mente al frastuono di voci, che oggi diventa sempre più assordante e vi porta a vivere nel rumore, nella confusione e nell'aridità. Mortificate la gola con l'astenervi da ciò che maggiormente sollecita il vostro piacere e con il praticare anche il digiuno corporale, richiesto da Gesù nel suo Vangelo e che ancora oggi Io vi domando. Se camminate su questa strada, che Io traccio per voi, allora i giorni della vostra vita saranno benedetti dal Signore e vi porteranno alla pace del cuore ed alla purezza dell'anima. Diventerete voi stessi la mia parola vissuta e porterete ovunque la luce della mia presenza nella grande tenebra che si è addensata sul mondo. Su questo luminoso cammino di conversione e di penitenza Io sempre vi conduco, specialmente in questi giorni preparatori al grande miracolo della divina misericordia, che ormai sta per compiersi».

Dongo (Como), 16 Aprile 1987
Giovedì Santo
Entrate con Gesù nel Getsemani.
«Vivete nella verginale clausura del mio Cuore Immacolato, intimamente associati a Gesù, queste ore dolorose della Sua Passione redentrice. È la sua Pasqua. È la vostra Pasqua. Oggi ricordate l'istituzione del nuovo Sacrificio e del nuovo Sacerdozio. Nel suo disegno di Amore, con i dodici Apostoli, eravate presenti anche tutti voi, miei figli prediletti. È la grande festa del Sacerdozio. Vi ritrovate attorno ai vostri Vescovi, per rinnovare le promesse che avete fatto nel giorno della Ordinazione sacerdotale. Oggi vi invito tutti a rinnovare con Me l'impegno della vostra più grande fedeltà. Siate fedeli a Gesù ed al suo Vangelo; siate fedeli al Papa ed alla Chiesa a Lui unita; siate fedeli alla celebrazione vissuta della Eucarestia ed all'amministrazione dei Sacramenti, soprattutto quello della Riconciliazione; siate fedeli all'obbligo, che avete assunto, del sacro celibato; siate fedeli alla preghiera, all'apostolato, all'esercizio di una sempre più perfetta carità. Allora potete consolare il Cuore divino e sacerdotale di vostro fratello Gesù, per tanto abbandono e per un così vasto tradimento, che ancora oggi si rinnova. Entrate con Gesù nel Getsemani. Lasciatevi stringere fra le sue braccia, per assaporare tutta l'agonia di un Cuore che di più ha amato, che di più si è donato, ed è oppresso da tutto il male, l'odio ed il peccato del mondo. Questo Cuore ha ora tanto bisogno di conforto e non lo trova: ricerca i tre Apostoli più cari e dormono; i discepoli amati e sono lontani; un gesto di amico e riceve il bacio del traditore; la conferma di una predilezione ed ha in risposta il rinnegamento. Baciate le sue labbra per assaporare tutta l'amarezza del suo Calice. Allora comprenderete perché, sotto il peso enorme che lo schiaccia e lo opprime, copioso sudore e gocce di sangue incominciano a ricoprire il suo Corpo divino, percosso sotto il peso della giustizia del Padre. A questa Sua interiore e dolorosissima agonia sia carezza soave la vostra preghiera, e mano pietosa che asciuga il suo sangue il vostro amore sacerdotale, ed atteso conforto la vostra fedeltà, e compagnia richiesta il perfetto esercizio del vostro ministero, ed acqua limpida che lo disseta il vostro donarvi alle anime, e ristoro alle sue piaghe profonde la vostra purezza, la vostra umiltà, la vostra piccolezza. Entrate con Gesù nel Getsemani, che sempre si perpetua nel tempo. Solo così vi purificate e vi santificate, alla sorgente stessa del vostro Sacerdozio. Solo così diventate sale prezioso per sanare tanti cibi avvelenati. Solo così potete essere luce accesa sul candeliere, in mezzo alla densa notte di agonia che avvolge la Chiesa e tutta l'umanità. E nel Cuore Immacolato della vostra Mamma Celeste, aurora che annuncia il giorno radioso di Cristo, potete diventare oggi i testimoni del Suo luminoso trionfo».

Dongo (Como), 17 aprile 1987
Venerdì Santo
Sul Calvario di questo secolo.
«Salite con Me, figli prediletti, il Calvario di questo secolo e vivete, con la vostra Madre addolorata, i sanguinosi momenti della passione, della crocifissione e della morte di mio figlio Gesù. Partecipate anche voi al suo patire. Rivivete nell'anima tutti i suoi dolori: il tradimento, il rinnegamento, il giudizio e la condanna da parte del tribunale religioso. Qui la sua continua emarginazione raggiunge il vertice più doloroso nel suo ufficiale rifiuto, addirittura nella sua condanna a morte. Seguite Gesù quando viene condotto al processo davanti a Pilato ed è oltraggiato, vilipeso, flagellato, coronato di spine, condotto al patibolo e crocifisso. Rivivete con Me questi momenti, che ormai sono al di fuori del tempo, perché appartengono ad un divino ed eterno disegno di Amore. Salite con Me il Calvario di questo vostro secolo, per comprendere come ancora oggi si ripete la sua passione. Sul Calvario di questo secolo, Gesù viene ancora abbandonato da tutti quelli che si ribellano a Dio e che ripetono le parole cattive del Suo rifiuto: - Non vogliamo che Costui regni sopra di noi! Quanto è grande oggi la marea della negazione di Dio; come innumerevole è la folla di coloro che vogliono vivere facendo a meno di Lui. Sul Calvario di questo secolo, Gesù viene ancora tradito da coloro che non sono fedeli agli impegni del proprio Battesimo. Si lasciano guidare da Satana e diventano vittime di tutte le sue facili seduzioni, così camminano sulle strade del male, del piacere, dell'egoismo, della superbia, dell'odio e della empietà. Gesù è tradito anche nella Chiesa da quei suoi Pastori che si allontanano dalla vera fede e dalla Verità del Vangelo e trascinano un grande numero di anime sulla strada della infedeltà. Sul Calvario di questo secolo, Gesù viene ancora rinnegato da molti suoi discepoli, che non hanno il coraggio di testimoniarlo davanti a tutti e che, per paura di non essere considerati o stimati e nel timore di venire derisi ed emarginati, ripetono di continuo: - Non conosco quell’Uomo! Gesù è flagellato nel suo Corpo dal diffondersi dei peccati d'impurità, da questa ondata di fango che tutto sommerge e da tante offese che si compiono alla dignità della persona umana. Gesù viene ancora coronato di spine per gli errori che si propagano e per la perdita della vera fede da parte di molti. Sul Calvario di questo secolo, Gesù è perennemente crocifisso ed ucciso nei milioni di bimbi innocenti, che vengono tolti alla vita ancora nel seno delle loro madri ed in tutte le vittime dell’odio, della violenza e delle guerre. Gesù è crocifisso nei poveri, negli sfruttati, nei deboli, negli oppressi, nei perseguitati. Gesù viene ancora percosso nei piccoli, negli emarginati, negli abbandonati, negli ammalati e nei moribondi. Sul Calvario di questo vostro secolo, indifferente e crudele, Gesù ripete ancora la sua sanguinosa passione. Ma sotto la Croce di questo secolo vi è sempre la vostra Madre Addolorata. Come Giovanni, restate assieme a Me anche tutti voi miei figli prediletti. Accogliamo fra le nostre braccia Gesù che sul Calvario viene deposto dalla Croce e circondiamolo di amore e di tenera pietà. Deponiamolo nel sepolcro vuoto, scavato nella roccia dura e gelida di questo vostro secolo, che è segnato dal trionfo di Satana e del suo tenebroso regno di odio e di morte. E vegliamo nella preghiera, nella speranza e nell'attesa. Vegliate sempre con Me, vostra Madre addolorata che, nella notte profonda di questo secolo, tiene ancora accesa la luce della fiducia e della certezza del suo glorioso ritorno».

Dongo (Como), 18 aprile 1987
Sabato Santo
Il sabato del mio grande dolore.
«Figli miei prediletti, oggi restate accanto a Me, che sono la vostra Mamma tanto addolorata. Questo è il giorno del mio grande dolore. È il solo giorno che ho vissuto con Gesù morto. Dopo averlo pietosamente deposto nel sepolcro con l'aiuto di Giovanni e delle pie donne, dopo che una grande pietra è stata rotolata davanti alla sua entrata, per la prima volta sono rimasta senza mio Figlio. Il tempo per Me si è fermato in quel momento. Allora si è iniziata la mia veglia continua, in una preghiera incessante che ritmava il trascorrere delle ore, in una sicura speranza che giungeva a penetrare la porta del Cielo, in una sofferenza profonda ed intensa, mentre finalmente potevo dare spazio all'esprimersi del mio materno dolore e lacrime continue scendevano dai miei occhi, quasi a formare una culla di pianto, in cui deporre tutti voi, che da Gesù sulla Croce mi siete state affidati. È il sabato del grande riposo. È il sabato del grande silenzio. È il sabato del mio grande dolore. È l'unico giorno in cui la Madre resta sola, crocifissa e implorante, fiduciosa e fedele, oppressa sotto il peso del suo patire. È il giorno in cui anche la vostra Mamma ha tanto bisogno di conforto. È il giorno in cui la Madre ha bisogno dell'amore di tutti i suoi figli. Oggi vi raccolgo fra le mie braccia materne e sono consolata nel sentire che voi veramente mi amate come figli. Mi pare di sentire ancora la Sua voce, protesa nella sua estrema e più preziosa offerta: - Donna ecco tuo figlio! Oggi, nella culla di questo mio dolore, tutti vi aprite ad accogliere il frutto divino di questo suo ultimo dono. Questo è il mio ed il vostro giorno. Entrate nel nuovo riposo sabbatico della mia spirituale maternità. La Chiesa ha ricevuto questo dono come il primo frutto della passione e della morte di mio figlio Gesù. Per questo - fin dai tempi più antichi - si è diffusa la tradizione di dedicare il sabato ad una mia particolare venerazione. Vi domando ancora oggi di consacrarmi questo giorno. È il giorno che segna il trascorrere del tempo fra la morte e la resurrezione di Gesù. È un giorno di passaggio per tutti: dalla morte alla vita; dalla passione alla gloria; dall’egoismo all’amore; dalla schiavitù alla libertà; dalla tenebra più profonda alla Luce che non conosce tramonto. Entrate in questo luminoso riposo. Per questo vi invito ancora a dedicare in mio onore il giorno di sabato, perché vi possa aiutare ad entrare nel vostro riposo, col vivere ogni giorno la vostra Pasqua assieme a Me, Madre addolorata della Passione e Madre gioiosa della Resurrezione».

Milano, 13 maggio 1987
Anniversario della prima apparizione a Fatima
(Vigilia della mia partenza per Stati Uniti e Canada)
In quale abisso siete caduti!
«Oggi ricordate i settant'anni della mia prima apparizione nella povera Cova da Iria in Fatima, dove dal Cielo sono venuta per donarvi il mio messaggio di conversione e di salvezza. Da allora il succedersi di questi anni è stato una continua conferma di ciò che Io vi avevo predetto. - Il rifiuto di tornare a Dio, per mezzo della conversione, ha portato tutta l'umanità sulla strada arida e fredda dell'odio, della violenza, del peccato e di una sempre più vasta impurità. Le guerre si sono continuamente succedute le une alle altre e, nonostante tanti sforzi compiuti, non siete ancora riusciti a costruire la pace. Anzi, mai come oggi, il mondo viene sempre più minacciato di una sua stessa autodistruzione. - Non si è voluto rispondere alla mia domanda di preghiera, che allora Io vi avevo fatto, specialmente con la recita frequente del santo Rosario, per ottenere la conversione dei peccatori e la salvezza di tante anime, esposte al grave pericolo di perdersi eternamente. Così la notte del peccato ha avvolto il mondo ed il male si è ovunque diffuso come un terribile cancro. Non si vuole riconoscere il peccato come un male, anzi esso viene apertamente giustificato ed esaltato come un bene. Non ci si confessa più. Si vive e si muore abitualmente nel peccato mortale e ogni giorno quante anime vanno all'inferno, perché non c'è chi prega e si sacrifica per la loro salvezza. - Non è stata accolta la mia domanda di consacrarmi la Russia, da parte del Papa assieme a tutti i Vescovi, e così essa ha diffuso i suoi errori in ogni parte del mondo. Vivete in una umanità che ha costruito una nuova civiltà, atea e antiumana. Non si ama più; non si rispettano più la vita ed i beni del prossimo; le fiamme dell'egoismo e dell’odio spengono quei semi di bontà che spuntano ancora dal cuore degli uomini. I poveri sono abbandonati; i piccoli vengono insidiati e nutriti col cibo avvelenato dello scandalo; i giovani sono traditi ed avviati a precoci esperienze del male; i focolari domestici sono profanati e distrutti. Quanto è grande la vostra desolazione. Come è densa la tenebra che vi avvolge. In quale abisso siete caduti! Satana è riuscito ad estendere ovunque il suo regno di tenebra e di morte e domina da sicuro vincitore. Ma ora iniziate a vivere quanto Io a Fatima vi ho predetto per gli ultimi anni di questo vostro secolo e che ancora viene custodito sotto il velo del segreto. Questi sono i miei tempi. Dopo i dolorosi anni del trionfo di Satana, ora iniziano gli anni del trionfo del mio Cuore Immacolato. Per questo oggi vi invito tutti ad assecondare questo mio Disegno, ad accogliere questa mia Opera di amore, che Io stessa sto facendo in ogni parte del mondo con il mio Movimento Sacerdotale Mariano. E mi servo ancora di te, mio più piccolo bambino, e ti porto in ogni parte, anche in luoghi tanto lontani, per una nuova ed estrema azione di richiamo. Ormai i grandi avvenimenti sono giunti. Per questo il mio Papa ha indetto uno straordinario anno mariano. Allora entrate tutti nel Rifugio che il mio Cuore Immacolato vi ha preparato. Questi sono gli anni in cui, dal profondo abisso di tenebra e di desolazione, Io vi condurrò al più alto vertice di Luce, di Grazia e di Amore, perché, per mezzo del trionfo del mio Cuore Immacolato, risplenderà su tutto il mondo il glorioso Regno di mio figlio Gesù».

Washington (U.S.A.), 17 maggio 1987
Santuario nazionale della Immacolata
La tua luce ritornerà.
«Oggi ti trovi qui, nel Santuario nazionale dedicato alla mia Immacolata Concezione, per fare un Cenacolo di preghiera e di fraternità con i Sacerdoti ed i fedeli, che verranno anche da tanto lontano, ed incominci un lungo e faticoso cammino, che ti porterà in tutti gli Stati Uniti e in Canada Accolgo nel mio Cuore Immacolato questa grande nazione esposta a gravi pericoli. Accolgo nel mio Cuore Immacolato la mia Chiesa, che qui attraversa ore di agonia e di dolorosa crocifissione, a causa della perdita della vera fede da parte di molti, di una sempre più profonda divisione, e di una ostinata opposizione al Papa. Essa si concreta nell'ignorare il suo Magistero, anzi nel diffondere dottrine in contrasto con esso ed apertamente contrarie alla fede cattolica. Causa di questa grave situazione sono i Pastori. Vescovi della santa Chiesa di Dio, tornate sulla strada tracciata dal Buon Pastore, siate fedeli al Vangelo e custodite, con fortezza e coraggio, il deposito della fede che vi è stato affidato. Vescovi della santa Chiesa di Dio, tornate ad una piena, umile e totale unità col Papa, perché oggi correte il pericolo di un gravissimo scisma, e per questo quanto è grande la vostra responsabilità davanti a Dio! Vescovi e Sacerdoti della santa Chiesa di Dio, tornate ad interessarvi delle anime, il bene supremo che vi è stato affidato. Difendetele dagli assalti dei lupi rapaci, che oggi spesso si travestono da agnelli inermi e mansueti. Vedete come la confusione aumenta, l'oscurità diventa profonda, gli errori si diffondono, il peccato dilaga. Prendetevi cura del gregge che vi è stato affidato; conducetelo a pascoli sicuri; nutritelo con la parola di Dio; rafforzatelo con la preghiera; guaritelo con il Sacramento della Riconciliazione; pascetelo con il Pane della Eucarestia. Il mio Cuore di Mamma vuole salvare tutta questa così grande Nazione. Oggi ti accolgo, o America, nel rifugio del mio Cuore Immacolato. Io stessa mi pongo vicino a te, per aiutarti a guarire. Io stessa percorro le tue strade alla ricerca di tutti i miei poveri figli smarriti, ammalati, emarginati, piagati, percossi, abbandonati e traditi. Oggi ti accolgo nel mio Cuore, o Chiesa del mio Gesù, che qui vivi e soffri, o Chiesa una, santa, cattolica, apostolica, unita al mio Papa di Roma. I tempi del tuo soffrire sono ormai contati. Presto rifiorirai, quando il mio Cuore Immacolato avrà il suo trionfo, e la tua luce ritornerà a risplendere in maniera così forte, da attirare tutti quanti vivono in questo grande continente. Dal mio Santuario oggi tutti vi incoraggio e vi benedico nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo».




Denver (Stato del Colorado - U.S.A.), 23 maggio 1987
Le profonde ferite.
«Sono la vostra Mamma Immacolata. Sono la consolatrice degli afflitti. Quante sofferenze trovi, o figlio, su questo tuo cammino. Mentre, da ogni parte, ricevi una risposta così generosa alla mia chiamata da parte dei miei Sacerdoti e soprattutto da parte di tanti fedeli, vedi ovunque le profonde ferite ed i grandi dolori, che sono i segni dei tempi cattivi che vivete. Soffrono coloro che rifiutano Dio e camminano sulla strada di una vita vuota e disperata. Soffrono i piccoli che si aprono alla vita su un mondo diventato un immenso deserto di amore. Soffrono i giovani, a cui sono proposte tutte le esperienze del male e che vengono traditi da una così vasta diffusione della impurità e della droga. Soffrono gli adulti a causa della divisione entrata nelle famiglie e della piaga tremenda del divorzio. Soffrono gli anziani, che sono abbandonati a se stessi e vengono sentiti come un peso insopportabile. I vostri giorni del castigo che vivete sono segnati da sofferenze profonde. Non scoraggiatevi. Entrate nel rifugio del mio Cuore Immacolato. Lasciatevi condurre dalla mia Luce, che risplenderà sempre di più, perché questi sono i miei tempi. Io sono la rugiada su ogni vostra ferita; Io sono la consolazione ad ogni vostro dolore. Io sono la vostra tenera Mamma, che vi è accanto, per condurvi al Signore della salvezza e della gioia».

Seattle (Stato di Washington - U.S.A.), 2 giugno 1987
Quanto fa soffrire il suo Cuore divino!
«Come accolgo con gioia il Cenacolo che oggi fai qui, nella Cattedrale, con i miei prediletti e con un grande numero di miei figli, venuti anche dalle parti più lontane di questo Stato. Accolgo l'omaggio del vostro amore e della vostra riparazione. Gesù oggi viene ancora vilipeso, flagellato e ferito nel suo Corpo mistico. Quanto fa soffrire il suo Cuore divino l'atteggiamento permissivo tenuto da tanti Sacerdoti e da alcuni Vescovi, che giustificano anche i più gravi atti d'impurità. Proprio qui, in questo stesso luogo, il Cuore di Gesù è stato vilipeso, ferito ed oltraggiato per avere accolto tanti miei poveri figli, consumati da questo terribile vizio, ed averli pubblicamente incoraggiati a proseguire sulla strada del peccato impuro contro natura. Gli atti impuri contro natura sono peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio. Questi peccati attirano su di voi e sulle vostre nazioni le fiamme della Giustizia di Dio. È giunto il tempo di proclamare a tutti, con chiarezza e con coraggio, che il sesto comandamento dato da Dio a Mosè: «non commettere atti impuri», ha ancora tutto il suo valore e deve essere osservato anche da questa generazione corrotta e pervertita. Ogni Pastore che, in qualsiasi maniera, giustificasse questi peccati, attira sulla sua persona e sulla sua vita il fuoco ardente della divina giustizia. La coppa della iniquità è ormai colma, stracolma e trabocca da ogni parte. Allora vi invito a moltiplicare i vostri Cenacoli di preghiera e ad offrirmi le vostre vite, profumate dalla virtù della purezza, come una forte forza di implorazione e di riparazione. Io vi prometto che ormai i cieli si stanno per aprire su questo povero mondo corrotto a fare scendere l'ardente rugiada della divina giustizia e della misericordia, affinché esso possa tornare un nuovo giardino di luce, di purezza e di santità».




Detroit (Stato di Illinois - U.S.A.), 7 giugno 1987
Pentecoste - Solenne apertura dell’anno mariano
Vieni, Signore Gesù.
«Miei prediletti e figli a Me consacrati, oggi venite tutti nel Rifugio sicuro del mio Cuore Immacolato. Questo è il Cenacolo che la Mamma, in questi tempi, ha preparato per la Chiesa sua figlia prediletta. Nel Cenacolo del mio Cuore Immacolato deve ora entrare tutta la Chiesa: devono entrare tutti i Vescovi, i Sacerdoti, i Religiosi ed i Fedeli. Nel Cenacolo di Gerusalemme, sugli Apostoli riuniti in preghiera con Me, è sceso lo Spirito Santo e si è operato il miracolo della prima Pentecoste. Così, solo nel Cenacolo del mio Cuore Immacolato, quando in esso sarà entrata tutta la Chiesa, avverrà il grande prodigio della seconda Pentecoste. Sarà un fuoco divino di purificazione e di santificazione che rinnoverà tutta la faccia della terra. I miei tempi sono giunti. Per questo il Papa, mio primo figlio prediletto, oggi apre un anno mariano straordinario in mio onore. Io domando che tutta la Chiesa si raccolga in preghiera con me, Madre della intercessione e della riparazione. Io voglio che tutti gli appartenenti al mio Movimento crescano nel personale impegno di consacrazione, perché in voi il mio Cuore Immacolato deve essere sempre più glorificato. Per questo vi chiedo di moltiplicare ovunque i vostri Cenacoli di preghiera e di fraternità e di condurre il maggior numero possibile dei miei figli alla consacrazione al mio Cuore Immacolato. In questo anno avranno già inizio alcuni degli avvenimenti che Io vi ho predetto, come segni del mio vicino trionfo. Preparatevi in spirito di umiltà, di fiducia e di grande speranza. Aprite le porte dei vostri cuori per ricevere il grande Dono che il Padre ed il Figlio faranno scendere sopra di voi. Lo Spirito del Signore riempirà la terra e cambierà il mondo. Lo Spirito del Signore rinnoverà, col suo divino fuoco, tutta la Chiesa e la condurrà alla perfezione della santità e del suo splendore. Lo Spirito del Signore trasformerà i cuori e le anime degli uomini e li renderà coraggiosi testimoni del suo divino Amore. Lo Spirito del Signore preparerà l'umanità ad accogliere il regno glorioso di Cristo, perché il Padre possa essere da tutti amato e glorificato. Per questo oggi vi invito a incominciare, con amore e nella preghiera, questo anno straordinario dedicato alla vostra Mamma Celeste. Io vi ottengo il dono dello Spirito Santo. Io vi conduco sulla strada della pietà e dell'amore. Io vi raccolgo nel Cenacolo del mio Cuore in atto di preghiera incessante. Vi raduno da ogni parte della terra, perché è giunta l'ora del mio trionfo. È giunta l'ora che da anni Io vi ho predetto. Per questo la mia azione si farà, d'ora innanzi, più forte, più straordinaria e maggiormente avvertita da tutti. Raccoglietevi nel mio Cuore Immacolato, perché le vostre voci si possano unire alla mia in una continua preghiera. Io sono l'aurora che sorge per annunciare l'arrivo del sole luminoso di Cristo. Accogliete con gioia il mio annuncio e, in questo anno mariano, unitevi tutti alla vostra Mamma Celeste nel ripetere la sua perenne invocazione, che sempre rivolge assieme al suo Sposo divino: "Vieni, Signore Gesù"».

Ottawa (Canada), 10 giugno 1987
Questo anno mariano.
«Camminate nella fiducia. Assecondate il mio disegno. Questo anno mariano che, su mia interiore ispirazione, il mio Papa ha indetto per tutta la Chiesa è uno straordinario evento di grazia e di misericordia. Durante questo anno Io chiamo tutti i figli della Chiesa a raccogliersi con Me in Cenacoli d’incessante preghiera. Soprattutto desidero che venga recitato spesso il santo Rosario, specialmente da parte dei piccoli, degli ammalati, dei poveri e dei peccatori. Avvolgete il mondo con la catena del Rosario per ottenere su tutti grazia e misericordia. Moltiplicate i vostri Cenacoli di Preghiera. Durante questo anno Io sollecito tutti a rispondere alla mia richiesta di consacrarsi al mio Cuore Immacolato. Questa mia domanda trova la sua pratica attuazione nel mio Movimento Sacerdotale Mariano, che Io stessa sto facendo e diffondendo in ogni parte del mondo, per chiamare tutti alla consacrazione da Me voluta e richiesta. È mio materno e vivo desiderio che, durante l'anno mariano, l'Opera del mio Movimento Sacerdotale venga ufficialmente accolta con gioia e con riconoscenza dalla Chiesa. Ha poi una particolare importanza per lo svolgersi dei grandi avvenimenti, che da Me vi sono stati predetti se, durante questo anno, verrà finalmente soddisfatta la mia domanda, fatta alla mia figlia Suor Lucia di Fatima, di consacrarmi la Russia da parte del Papa con tutti i Vescovi del mondo. Durante questo anno Io chiamo a raccogliersi nei miei numerosi Santuari, sparsi in ogni parte della terra, tutti i miei figli per una generale invocazione del mio aiuto materno. Essa venga accompagnata anche da opere personali e comunitarie di penitenza e di riparazione per i gravi peccati individuali e sociali che sempre più vengono commessi. Allora vi prometto che, in questo anno mariano, Io stessa interverrò per attuare parte di quanto vi ho predetto e che, per ora, è ancora custodito nel segreto e nel silenzio. In questo anno Io manifesterò alla Chiesa ed al mondo la mia grande Potenza. La mia luce diventerà più forte ed i grandi avvenimenti incominceranno a compiersi. Perciò invito tutti a non lasciare passare inutilmente una così straordinaria occasione di grazia che, con questo anno mariano, la Misericordia del Signore ha ancora concesso alla Chiesa ed a tutta l'umanità».

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