1987 - I MIEI TEMPI SONO ARRIVATI


Valdragone di San Marino, 3 luglio 1987
Esercizi Spirituali sotto forma di un continuo Cenacolo
Dopo la processione serale, messaggio dato a voce
I miei tempi sono arrivati.
Figli prediletti, questa sera quanto sono consolata da voi e quante spine avete tolto dal mio Cuore addolorato! Mi avete voluto portare in processione e mi avete voluto onorare; Io vi ho sorriso. Sono stata tanto consolata da voi; il vostro amore è il balsamo che mio figlio Gesù depone sulle numerose piaghe del mio Cuore Immacolato. Come Mamma, questa sera, voglio dirvi la mia gratitudine. Molti di voi sono giunti da Paesi lontani, dopo un lungo viaggio. Siete venuti quassù e mi avete offerto l'omaggio della vostra preghiera, del vostro amore filiale, della vostra fraternità sacerdotale, della vostra penitenza. Questo caldo, che ha reso un po' più pesanti gli Esercizi Spirituali, l'avete voluto offrire in spirito di penitenza e di mortificazione. Miei figli prediletti, mi avete consolata. Il mio Cuore trasale di gioia e di tenerezza. Io sono grata a ciascuno di voi, per il balsamo filiale, che avete voluto versare sulle molte ferite del mio Cuore Immacolato e tanto addolorato. Perché, ancora una volta, vi ho chiamato quassù? Perché, in questo anno mariano a Me consacrato, vi ho voluto attorno alla mia persona, come Mamma che raccoglie i suoi figli, per una raccomandazione, che le sta tanto a cuore, un’ultima raccomandazione, che vi segua nel vostro difficile cammino? I miei tempi sono arrivati, figli miei prediletti; questi sono i miei tempi. Per questo vi ho chiamato qui, in un Cenacolo che mai è stato così straordinario di grazie. Esse sono scese dal mio Cuore Immacolato per entrare nei vostri cuori e nel cuore di tutti i vostri fratelli, sparsi in ogni parte del mondo; sono scese sulla Chiesa e su tutta l'umanità. Perché il mio Papa ha voluto consacrarmi quest'anno con l'indire un anno mariano straordinario, per invitare tutta la Chiesa a guardare a Me, ad ascoltare Me, ad onorare Me, a seguire Me, ad entrare nel rifugio del mio Cuore Immacolato? Perché i miei tempi sono arrivati. Da questo anno, in maniera forte ed ufficiale, incominceranno i tempi della vostra Mamma Celeste. Questi sono i tempi del mio forte richiamo. Torna, o umanità lontana e pervertita, torna sulla strada della conversione e dell'incontro con il tuo Signore della salvezza! Questi sono i tempi del mio grande richiamo e voi siete qui perché voglio farvi gli strumenti di questa mia chiamata. Scendendo da questo monte, a tutti coloro che incontrerete, in tutte le nazioni dove tornerete, voi dovete proclamare e diffondere questo mio materno, preoccupato e pressante messaggio: - Tornate presto al vostro Dio della salvezza e della pace! Il tempo che vi è concesso, per la vostra conversione, è quasi finito; i giorni sono contati. Camminate tutti sulla strada del ritorno al Signore, se volete essere salvati. Figli prediletti, ho bisogno di voci che diffondano la mia parola, di mani che aiutino, di piedi che camminino su tutte le vie del mondo. Ho bisogno che il mio accorato messaggio giunga presto in tutte le parti della terra. Siate voi i miei messaggeri; annunciate ovunque questa mia preoccupata chiamata al ritorno al Signore. Questi sono i tempi del grande castigo. La coppa della divina giustizia è colma, stracolma, traboccante. L'iniquità ricopre tutta la terra; la Chiesa è oscurata dal diffondersi dell'apostasia e del peccato. Il Signore, per il trionfo della Sua misericordia, deve ormai purificare con la sua forte azione di giustizia e di amore. Per voi si preparano le ore più dolorose e più sanguinose. Questi tempi sono più vicini di quello che voi immaginate. Già, durante questo anno mariano, alcuni grandi avvenimenti, di quelli che Io ho predetto a Fatima (..), si compiranno. Allora nel rifugio del mio Cuore Immacolato portate tutti i miei figli: chiamateli, prendeteli per mano, non dimenticate nessuno. Figli prediletti, sulle vostre strade, guardate ai lontani, ai piccoli, ai poveri, agli emarginati, ai perseguitati, ai peccatori, ai drogati, a coloro che sono resi vittime del dominio di Satana. Io voglio salvare tutti i miei figli. Ho bisogno di voi, perché voglio salvarli attraverso di voi. Nel tempo del castigo, essi devono essere protetti e difesi, devono essere aiutati e consolati. Perché non volete assecondare la mia Voce che, questa sera, vi implora di andare in ogni parte a raccogliere i più deboli, i più piccoli, i più fragili, i più sofferenti, i più lontani, i perduti? Portatemeli tutti, perché Io li voglio tutti dentro il rifugio sicuro del mio Cuore Immacolato. Questi sono i tempi del grande ritorno. Sì, dopo il momento della grande sofferenza, vi sarà il momento della grande rinascita e tutto rifiorirà. L'umanità tornerà ad essere un nuovo giardino di vita e di bellezza e la Chiesa una famiglia illuminata dalla verità, nutrita dalla Grazia, consolata dalla presenza dello Spirito Santo. Gesù instaurerà il suo Regno glorioso. Egli sarà con voi e conoscerete i tempi nuovi, l’era nuova. Vedrete finalmente una nuova terra e nuovi cieli. Questi sono i tempi della grande misericordia. Il Padre trasale di ardore e vuole riversare su questa povera umanità i torrenti del suo amore infinito. Il Padre vuole plasmare con le sue mani una nuova creazione, dove la sua divina impronta sia più visibile, accolta, accettata e la sua Paternità sia da tutti esaltata e glorificata. Il respiro di questa nuova creazione sarà l'alito dell'amore del Padre che da tutti verrà glorificato, mentre ovunque si diffonderà, in maniera sempre più piena, come acqua che sgorga da fonte viva ed inesauribile, la pienezza del suo divino Amore. E Gesù regnerà: Gesù per cui tutto è stato creato, Gesù che si è incarnato, si è fatto vostro fratello, ha vissuto con voi, ha sofferto ed è morto sulla croce per redimere l'umanità e portarla ad una nuova creazione e perché il suo Regno potesse lentamente diffondersi nei cuori, nelle anime, nelle persone, nelle famiglie, in tutta la società. Gesù, che vi ha insegnato la preghiera per invocare l'avvento del Regno di Dio sulla terra, vedrà finalmente adempiuta questa sua invocazione, perché instaurerà il suo Regno. E la creazione tornerà ad essere un nuovo giardino dove Cristo verrà da tutti glorificato e la sua Divina Regalità sarà accolta ed esaltata; sarà un Regno universale di Grazia, di bellezza, di armonia, di comunione, di santità, di giustizia e di pace. La grande Misericordia verrà a voi come fuoco bruciante di amore e sarà portata dallo Spirito Santo, che dal Padre e dal Figlio vi è donato, perché il Padre possa vedersi glorificato ed il Signore Gesù sentirsi amato da tutti i suoi fratelli. Lo Spirito Santo scenderà come fuoco, ma in maniera diversa della Sua prima venuta: sarà un fuoco che tutto brucerà e trasformerà, che santificherà e rinnoverà dalle fondamenta la terra. Egli aprirà i cuori ad una nuova realtà di vita e condurrà tutte le anime ad una pienezza di santità e di Grazia. Conoscerete un amore tanto grande, una santità così perfetta che mai avete conosciuto finora. In questo lo Spirito sarà glorificato: nel portare tutti al più grande amore al Padre ed al Figlio. Questi sono i tempi della grande misericordia: sono perciò i tempi del trionfo del mio Cuore Immacolato. Per questo ancora vi ho voluto quassù. Ora dovete scendere per essere gli apostoli del mio Messaggio. Portate in ogni parte della terra la mia pressante richiesta a raccogliersi tutti nel Cenacolo del mio Cuore Immacolato, a prepararsi a vivere la vigilia attesa dei tempi nuovi che ormai sono alle porte. Non scoraggiatevi per le difficoltà che incontrate. Io sono il vostro conforto. Io sono la Madre della Consolazione. Ad uno ad uno vi accolgo e con voi le anime che vi sono affidate, i vostri cari, le persone che amate, i vostri fratelli più lontani. Non dimenticate nessuno; venite a Me insieme, perché Io sono la Madre di tutti e voi siete solo gli strumenti, da Me scelti, per portare tutti i miei figli al mio Cuore Immacolato. Con i vostri cari, con coloro che vi sono stati affidati, Io vi benedico nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo».

San Quirino - Pordenone, 23 luglio 1987
Dopo la recita del Santo Rosario
Le famiglie a Me consacrate.
«Come sono consolata da questa giornata passata in preghiera, in una semplice e cordiale fraternità, con questa famiglia a Me consacrata e che mi appartiene! Ora voglio darvi la mia parola consolatrice, che sia per voi di conforto in mezzo alle quotidiane difficoltà della vostra esistenza. Io vi amo, sono presente fra voi, vi parlo e vi conduco, perché siete gli strumenti del mio materno Volere. Io guardo con amore le famiglie a Me consacrate. In questi tempi, Io raccolgo le famiglie e le introduco nel profondo del mio Cuore Immacolato, perché possano trovare rifugio e sicurezza, conforto e difesa. Come amo essere invocata Mamma e Regina dei miei Sacerdoti, così amo essere invocata anche Mamma e Regina delle famiglie a Me consacrate. Io sono la Mamma e la Regina delle famiglie. Vigilo sulla loro vita, mi prendo a cuore i loro problemi, mi interesso non solo del bene spirituale, ma anche di quello materiale di tutti i loro componenti. Quando voi consacrate una famiglia al mio Cuore Immacolato, è come se apriate la porta di casa alla vostra Mamma Celeste, la invitiate ad entrare, Le diate spazio affinché Lei possa esercitare la sua funzione materna in una maniera sempre più forte. Ecco perché voglio che tutte le famiglie cristiane si consacrino al mio Cuore Immacolato. Domando che mi si aprano le porte di tutte le case, perché Io possa entrare e porre la mia materna dimora fra voi. Allora Io entro come vostra Mamma, dimoro con voi e partecipo a tutta la vostra vita. Anzitutto mi prendo cura della vostra vita spirituale. Io cerco di portare le anime di coloro che compongono la famiglia a vivere sempre nella Grazia di Dio. Dove Io entro, esce il peccato; dove Io dimoro, sono sempre presenti la Grazia e la Luce divina; dove Io abito, con Me abitano la purezza e la santità. Ecco perché il mio primo compito materno è quello di fare vivere in Grazia i componenti di una famiglia e di farli crescere nella vita di santità, attraverso l'esercizio di tutte le virtù cristiane. E poiché il sacramento del matrimonio vi dà una grazia particolare per farvi crescere insieme, mio compito è quello di cementare profondamente l'unità di una famiglia, di portare marito e moglie ad una sempre più profonda e spirituale comunione, di perfezionare il loro amore umano, renderlo più perfetto, portarlo dentro il Cuore di Gesù, perché possa assumere la forma nuova di una maggiore perfezione, che si esprime in pura e soprannaturale Carità. Io rafforzo sempre più l'unione nelle famiglie, le porto ad una maggiore e reciproca comprensione, faccio sentire le nuove esigenze di una più delicata e profonda comunione. Conduco i loro componenti sul cammino della santità e della gioia, che deve essere costruito e percorso insieme, perché possano giungere alla perfezione dell'amore e godere così del dono prezioso della pace. Così Io formo le anime dei miei figli e, attraverso la via della famiglia, le conduco al vertice della santità. Voglio entrare nelle famiglie per farvi santi, per portarvi alla perfezione dell'amore, per restare con voi, per rendere più feconda e forte la vostra familiare unità. Poi mi prendo anche cura del bene materiale delle famiglie a Me consacrate. Il bene più prezioso di una famiglia sono i figli. I figli sono segno di una particolare predilezione di Gesù e mia. I figli devono essere desiderati, accolti, coltivati come le gemme più preziose di una familiare proprietà. Quando entro in una famiglia, Io mi prendo subito cura dei figli, essi diventano anche miei. Li prendo per mano, li conduco a percorrere la strada dell'attuazione di un disegno di Dio, che su ciascuno dall'eternità è già stato chiaramente delineato; li amo, non li abbandono mai, diventano parte preziosa della mia proprietà materna. Mi prendo particolarmente cura del vostro lavoro. Io non vi lascio mai mancare la divina Provvidenza. Prendo le vostre mani e le apro al disegno che il Signore realizza ogni giorno, per mezzo della vostra umana collaborazione. Come la mia umile, fedele e quotidiana azione materna, nella piccola e povera casa di Nazareth, rendeva possibile il compimento del disegno del Padre, che si realizzava nella crescita umana del Figlio, chiamato a compiere l'opera della redenzione per la vostra salvezza, così Io chiamo anche voi ad assecondare il disegno del Padre, che si realizza con la vostra umana collaborazione e per mezzo del vostro quotidiano lavoro. Voi dovete fare la vostra parte, come il Padre Celeste fa la sua. La vostra azione si deve sposare a quella della divina Provvidenza, perché il lavoro possa produrre il suo frutto in quei beni che sono utili al sostentamento della vostra vita, all’arricchimento della stessa famiglia, così che i suoi componenti possano godere sempre di spirituale e materiale benessere. Poi vi aiuto a realizzare il disegno della volontà di Dio. Così rendo il lavoro spiritualmente più fecondo, perché Io faccio diventare fonte di meriti per voi e occasione di salvezza per tanti miei poveri figli perduti. Allora in voi l'azione si unisce all'amore, il lavoro alla preghiera, la fatica all'ardente sete di una sempre più grande carità. Così, con la vostra collaborazione al volere del Padre, componete il capolavoro di una Provvidenza che, per mezzo di voi, si fa concreta e quotidiana. Non temete: dove Io entro, con Me è la sicurezza. Non vi mancherà mai nulla. Io rendo più perfetta la vostra attività; Io purifico il vostro stesso lavoro. Io partecipo anche a tutte le vostre preoccupazioni. So che oggi sono molte le preoccupazioni di una famiglia. Sono vostre e diventano mie. Condivido con voi le vostre sofferenze. Per questo, nei tempi tanto difficili della presente purificazione, Io sono presente nelle famiglie a Me consacrate, come Mamma preoccupata e addolorata, che realmente partecipa a tutto il vostro soffrire. Siate allora consolati. Questi sono, i miei tempi. «Questi», cioè i giorni che vivete, sono «miei», perché sono tempi segnati da una mia grande e forte presenza. Questi tempi diventeranno ancora più miei, quanto più la mia vittoria si allargherà e diventerà più forte, sulla vittoria che ora è del mio Avversario. Questa mia presenza diventerà tanto forte e straordinaria soprattutto nelle famiglie consacrate al mio Cuore Immacolato. Essa sarà avvertita da tutte e diventerà per voi fonte di una particolare consolazione. Allora andate avanti nella fiducia, nella speranza, nel silenzio, nel vostro lavoro quotidiano, nella preghiera e nella umiltà. Andate avanti sempre più nella purezza e nella retta intenzione; con Me avanzate sulla difficile strada della pace del cuore e della pace nelle vostre famiglie. Se camminate tutti sulla via che vi ho tracciato, se ascoltate e praticate quanto oggi vi ho detto, le vostre famiglie saranno i primi germogli del mio trionfo: piccoli, nascosti, silenziosi germogli, che già spuntano in ogni parte della terra, quasi ad anticipare la nuova era ed i tempi nuovi, che ormai sono alle porte. Tutti vi incoraggio e vi benedico».

Dongo (Como), 13 agosto 1987
Il Papa della mia Luce.
«Figli prediletti, oggi vi chiamo tutti a formare una forte barriera di preghiera e di difesa attorno al mio Papa. Il Papa Giovanni Paolo II è il dono più grande, che il mio Cuore Immacolato abbia ottenuto dal Cuore di Gesù, per questi vostri tempi della dolorosa purificazione. È il mio Papa. È stato formato da Me. In ogni momento è condotto da Me sul cammino della sua personale consacrazione alla vostra Mamma Celeste, da Lui percorso con docilità, con abbandono filiale e con grande fiducia. Egli è parte importante del mio disegno. È il Papa della mia Luce che, in questi anni, è riuscito a diffondere nella Chiesa e in tutte le parti di questa umanità tanto minacciata. Io stessa lo conduco su tutte le strade del mondo. Egli mi segue con la docilità di un bimbo, con il coraggio di un apostolo, con il sacrificio di un martire, con l'abbandono di un figlio. Questo Papa è il capolavoro della mia predilezione ed ha il grande compito di donare a tutti il carisma della mia tenerezza materna. Ora lo guardo con preoccupata ansietà di Mamma, mentre il mio Cuore Immacolato è segnato da angoscia profonda. Quanti pericoli lo circondano; come sono forti le insidie che il mio Avversario gli tende sul suo cammino! Coloro che attentano alla sua vita stanno per attuare il loro tenebroso disegno. Ormai per Lui è vicina l'ora del Calvario e della sua personale immolazione. Allora, miei prediletti e figli consacrati al mio Cuore, siate voi la sua grande corona di gioia, con il vostro affetto filiale, con la vostra preghiera incessante, con la vostra sofferenza accolta ed offerta, con la vostra unità vissuta e testimoniata. Aiutatelo a portare una Croce tanto pesante con la vostra sacerdotale fedeltà. Con la vostra amorosa presenza sorreggetelo nel doloroso percorso verso il Calvario. E con il vostro affetto filiale siate tutti sotto la sua Croce, come Giovanni assieme alla vostra Mamma Celeste, per vivere con Lui l'ora del suo sacrificio».

Rubbio (Vicenza), 21 agosto 1987
Memoria liturgica di San Pio X: durante la recita del Santo Rosario, messaggio dato a voce
Madre dell'adorazione e della riparazione.
«Figli prediletti, sono contenta che siete venuti quassù, come piccoli bambini che si lasciano portare fra le mie braccia materne. Diventate sempre più piccoli, docili, puri, semplici, abbandonati e fedeli. Quanto è grande la gioia che il mio Cuore di Mamma prova quando vi posso portare tutti, come omaggio prezioso e profumato, da offrire a mio figlio Gesù realmente presente nel Sacramento della Eucarestia! Io sono la Madre dell'adorazione e della riparazione. Accanto ad ogni Tabernacolo della terra vi è sempre la mia presenza materna. Essa compone un nuovo ed amoroso Tabernacolo alla solitaria presenza di mio figlio Gesù; costruisce un giardino di amore alla sua perenne permanenza fra voi; forma un'armonia celeste che lo avvolge di tutto l'incanto del Paradiso nei cori adoranti degli Angeli, nella preghiera beata dei Santi, nella sofferta aspirazione di tante anime che si purificano nel Purgatorio. Nel mio Cuore Immacolato tutti formano un concerto di perenne adorazione, di preghiera incessante e di amore profondo a Gesù realmente presente in ogni Tabernacolo della terra. Oggi il mio Cuore di Mamma è rattristato ed è profondamente ferito perché vedo che, attorno alla divina presenza di Gesù nella Eucarestia, c'è tanto vuoto, tanto abbandono, tanta trascuratezza, tanto silenzio. Chiesa pellegrina e sofferente, di cui sono Madre, Chiesa che sei famiglia di tutti i miei figli, arca della nuova Alleanza, popolo di Dio, tu devi comprendere che il centro della tua vita, la fonte della tua grazia, la sorgente della tua luce, il principio della tua azione apostolica si trovano solo qui nel Tabernacolo, ove viene realmente custodito Gesù. E Gesù è presente per insegnarti a crescere, per aiutarti a camminare, per rafforzarti nel testimoniare, per darti coraggio nell'evangelizzare, per essere sostegno a tutto il tuo soffrire. Chiesa pellegrina e sofferente di questi tempi, che sei chiamata a vivere l'agonia del Getsemani e l'ora sanguinosa del tuo Calvario, oggi voglio portarti qui con Me, prostrata davanti ad ogni Tabernacolo, in un atto di perenne adorazione e di riparazione, perché anche tu possa ripetere il gesto che sempre compie la tua Mamma Celeste. Io sono la Madre dell'adorazione e della riparazione. Nella Eucarestia Gesù è realmente presente con il suo corpo, con il suo sangue, con la sua anima e con la sua divinità. Nella Eucarestia è realmente presente Gesù Cristo, il Figlio di Dio, quel Dio che, in Lui, Io ho visto in ogni momento della sua vita terrena, anche se era nascosto sotto il velo di una natura fragile e debole, che si sviluppava attraverso il ritmo del tempo e della sua crescita umana. Con atto continuo di fede, nel mio figlio Gesù, Io sempre vedevo il mio Dio e con profondo amore Lo adoravo. Lo adoravo quando era ancora custodito nel mio seno verginale, come un piccolo germoglio e Lo amavo, Lo nutrivo, Lo crescevo, dando a Lui il mio stesso sangue e la mia stessa carne. Lo adoravo dopo la sua nascita, contemplandolo nella mangiatoia di una Grotta povera e disadorna. Adoravo il mio Dio nel fanciullo Gesù che cresceva, nell'adolescente che si sviluppava, nel giovane chino sul lavoro di ogni giorno, nel Messia che adempiva alla sua pubblica missione. Lo adoravo quando era rifiutato e respinto, quando veniva tradito, abbandonato dai Suoi e rinnegato. Lo adoravo quando era condannato e vilipeso, quando veniva flagellato e coronato di spine, quando era condotto al patibolo e crocifisso. Lo adoravo sotto la Croce, in atto di ineffabile patire, e mentre veniva condotto al sepolcro e deposto nella sua tomba. Lo adoravo dopo la sua resurrezione quando, per primo, mi apparve nello splendore del suo corpo glorioso e nella luce della sua Divinità. Figli prediletti, per un miracolo di amore, che solo in Paradiso riuscirete a capire, Gesù vi ha fatto il dono di restare sempre fra voi nella Eucarestia. Nel Tabernacolo, sotto il velo del pane consacrato, è custodito lo stesso Gesù, che Io, per prima, ho visto dopo il miracolo della sua resurrezione; lo stesso Gesù che, nel fulgore della sua divinità, è apparso agli undici apostoli, a molti discepoli, alla Maddalena piangente, alle pie donne che lo avevano seguito fino al sepolcro. Nel Tabernacolo, nascosto sotto il velo eucaristico, è presente lo stesso Gesù risorto, che apparve ancora a più di cinquecento discepoli e folgorò il persecutore Saulo sulla via di Damasco. È lo stesso Gesù che siede alla destra del Padre, nel fulgore del suo corpo glorioso e della sua divinità, anche se, per vostro amore, si vela sotto la candida apparenza del Pane consacrato. Figli prediletti, oggi dovete credere di più alla sua presenza fra voi, dovete diffondere, con coraggio e con forza, il vostro sacerdotale invito al ritorno di tutti ad una forte e testimoniata fede nella presenza reale di Gesù Cristo nella Eucarestia. Dovete orientare tutta la Chiesa a ritrovarsi davanti al Tabernacolo, con la vostra Mamma Celeste, in atto di perenne riparazione, di continua adorazione e di preghiera incessante. La vostra preghiera sacerdotale deve diventare tutta preghiera eucaristica. Domando che si torni ancora a fare ovunque le ore di adorazione davanti a Gesù esposto nel santissimo Sacramento. Desidero che si accresca l'omaggio di amore verso la Eucarestia e che si renda manifesto anche attraverso i segni sensibili, ma così indicativi, della vostra pietà. Circondate Gesù eucaristico di fiori e di luci; avvolgetelo di delicata attenzione; avvicinatevi a lui con gesti profondi di genuflessione e di adorazione. Se sapeste come Gesù eucaristico vi ama, come un piccolo gesto del vostro amore Lo riempie di gioia e di consolazione! Gesù perdona tanti sacrilegi e dimentica una infinità di ingratitudini di fronte a una goccia di puro amore sacerdotale, che si depone nel calice del suo Cuore eucaristico. Sacerdoti e fedeli del mio Movimento, andate spesso davanti al Tabernacolo; vivete davanti al Tabernacolo; pregate davanti al Tabernacolo. Sia la vostra una preghiera perenne di adorazione e di intercessione, di ringraziamento e di riparazione. Sia la vostra una preghiera che si unisce al canto celeste degli angeli e dei santi, alle ardenti implorazioni delle anime che ancora si purificano nel Purgatorio. Sia la vostra una preghiera che riassume le voci di tutta l'umanità che deve prostrarsi, davanti ad ogni Tabernacolo della terra, in atto di perenne gratitudine e di quotidiano ringraziamento. Perché nella Eucarestia Gesù Cristo è realmente presente, rimane sempre con voi e questa sua presenza diventerà sempre più forte, risplenderà sul mondo come un sole e segnerà l’inizio della nuova era. La venuta del regno glorioso di Cristo coinciderà con il più grande splendore della Eucarestia. Cristo instaurerà il suo regno glorioso nel trionfo universale del suo regno eucaristico, che si svilupperà in tutta la sua potenza ed avrà la capacità di cambiare i cuori, le anime, le persone, le famiglie, la società, la struttura stessa del mondo. Quando avrà instaurato il suo regno eucaristico, Gesù vi condurrà a godere di questa sua abituale presenza che voi sentirete in maniera nuova e straordinaria e vi condurrà a fare l’esperienza di un secondo, rinnovato e più bel Paradiso terrestre. Ma davanti al Tabernacolo, la vostra non sia solo una presenza di preghiera, ma anche di comunione di vita con Gesù. Gesù è realmente presente nella Eucarestia perché vuole entrare in una continua comunione di vita con voi. Quando andate davanti a Lui, vi vede; quando gli parlate, vi ascolta; quando gli affidate qualcosa, accoglie nel suo cuore ogni vostra parola; quando domandate, sempre vi esaudisce. Andate davanti al Tabernacolo per stabilire con Gesù un rapporto di vita semplice e quotidiano. Con la stessa naturalezza con cui cercate un amico, vi fidate delle persone che vi sono care, sentite il bisogno di amici che vi aiutino, così andate davanti al Tabernacolo a cercare Gesù. Fate di Gesù l'amico più caro, la persona più fidata, più desiderata e più amata. Dite il vostro amore a Gesù; ripetetelo spesso, perché questa è la sola cosa che Lo rende immensamente contento, Lo consola di tutte le ingratitudini, Lo ricompensa di tutti i tradimenti: «Gesù, Tu sei il nostro amore; Gesù, Tu sei il solo nostro grande amico; Gesù, noi Ti amiamo; Gesù, noi siamo innamorati di Te». Infatti la presenza di Cristo nella Eucarestia ha soprattutto la funzione di farvi crescere in una esperienza di vera comunione di amore con Lui, così che voi non vi sentiate mai più soli, essendo rimasto quaggiù per essere sempre con voi. Poi dovete andare davanti al Tabernacolo a cogliere il frutto della preghiera e della comunione di vita con Gesù, che si sviluppa e matura nella vostra santità. Figli prediletti, quanto più la vostra vita si svolge tutta ai piedi del Tabernacolo, in intima unione con Gesù nella Eucarestia, tanto più crescete nella santità. Gesù eucaristico diventa il modello e la forma della vostra santità. Egli vi porta alla purezza del cuore, alla umiltà scelta e desiderata, alla fiducia vissuta, all’abbandono amoroso e filiale. Gesù eucaristico diviene la forma nuova della vostra sacerdotale santità che raggiungete per mezzo di una immolazione quotidiana e nascosta, di una continua presenza di amore verso i fratelli, di una capacità di accogliere in voi le sofferenze e le croci di tutti, di una possibilità di trasformare il male in bene e di operare profondamente perché le anime, che vi sono state affidate, siano da voi condotte alla salvezza. Per questo vi dico: sono giunti i tempi in cui vi voglio tutti davanti al Tabernacolo, soprattutto voglio voi sacerdoti, che siete i figli prediletti di una Madre, che è sempre in atto di perenne adorazione e di incessante riparazione. Attraverso di voi, voglio che il culto eucaristico torni a rifiorire in tutta la Chiesa in maniera sempre più forte. Deve ora cessare questa profonda crisi di pietà verso la Eucarestia, che ha contaminato tutta la Chiesa e che è stata alla radice di tanta infedeltà e della diffusione di una così vasta apostasia. Con tutti i miei prediletti e i figli a Me consacrati, che fanno parte del mio Movimento, vi depongo davanti ad ogni Tabernacolo della terra, per donarvi in omaggio a Gesù, come i gioielli più preziosi e i fiori più belli e profumati. Ormai la Mamma Celeste vuole portare a Gesù, presente nella Eucarestia, un numero sempre più grande dei suoi figli, perché questi sono i tempi in cui Gesù eucaristico deve essere da tutti adorato, amato, ringraziato e glorificato. Figli miei amatissimi, assieme a Gesù che, in ogni Tabernacolo, si trova in continuo stato di vittima per voi, vi benedico nel Nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo».

Tokyo (Giappone), 8 settembre 1987
Natività della Beata Vergine Maria
Esercizi Spirituali, sotto forma di Cenacolo, coi Sacerdoti del M.S.M. del Giappone
Le grandi meraviglie del Signore.
«In questo anno a Me consacrato, figli prediletti, vi invito a raccogliervi tutti attorno alla culla della vostra Mamma Bambina. Da me imparate l'umiltà e la piccolezza, la docilità e la mansuetudine, l'ubbidienza ed il silenzio. Il Signore opera solo per mezzo della piccolezza e della debolezza. Egli innalza i poveri dalla polvere e conduce i piccoli sulla strada della sua gloria. La Misericordia del Signore si manifesta solo per mezzo della povertà e della miseria. Egli riempie di beni gli affamati, dona salute agli ammalati, salvezza ai perduti, fiducia ai disperati, grazia ai peccatori. La Potenza del Signore agisce solo per mezzo della umiltà e della docilità. Egli esalta gli umili, dona vigore ai deboli, conduce sulla strada del suo amore gli oppressi e i calpestati, guarda con occhi di predilezione gli emarginati ed i perseguitati. Cantate oggi con Me le grandi meraviglie del Signore. Esaltate il mistero della sua divina Misericordia. Si sta per compiere il più grande miracolo dell'Amore misericordioso di Gesù per mezzo del trionfo del mio Cuore Immacolato nel mondo. Da questo anno Io incomincerò a realizzare questo trionfo in maniera sempre più forte e straordinaria. La Chiesa e l'umanità guarderanno con gioia al compimento del mio disegno materno. Per la sua attuazione Io mi servo di voi, Sacerdoti e fedeli consacrati al mio Cuore Immacolato. Per questo, mio piccolo bambino, ti ho ancora portato in questi Paesi tanto lontani, perché tu possa ripetere, fino agli estremi confini della terra, il mio annuncio. Sono l'Aurora che sorge. Sono la vostra Mamma Bambina. Sono la piccola schiava del Signore. Il mio tempo è giunto. Ormai siete chiamati a vedere le grandi meraviglie del Signore nel trionfo del mio Cuore Immacolato. Per questo oggi vi invito a raccogliervi tutti attorno alla culla, ove è deposta la vostra Mamma Celeste appena nata, per offrirvi a Me come omaggio di amore, di umiltà, di purezza e di preghiera. Vi benedico con amore e con gioia».

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