1986 - REGINA DELLA PACE
1986
Regina
della Pace
Dongo
(Como), 1 gennaio 1986
Festa
di Maria Madre di Dio
Regina
della Pace.
«Guardate
oggi alla vostra Mamma Celeste. È la festa della mia divina
maternità. È anche il primo giorno del nuovo anno e la Chiesa oggi
vi invita a pregare per ottenere il grande dono della Pace. Io sono
la Regina della Pace. Nel giorno del Natale vi ho donato colui che è
la vostra pace, mio figlio Gesù. Gesù vi ha portato alla pace con
Dio e così vi ha aperto il cammino della vostra salvezza e della
vera felicità. Gesù vi ha portato alla pace con voi stessi e così
vi ha schiuso la strada verso la pace del cuore. Essa può nascere
solo dal vivere nella grazia divina, che Lui vi ha meritato con la
sua nascita fra voi, con la sua vita e con la sua cruenta immolazione
sulla Croce. Se vivete nella Grazia di Dio, vivete nella pace del
cuore. L'egoismo, l'odio, l'impurità, qualsiasi peccato vi tolgono
la pace del cuore. Gesù vi ha portato alla pace con tutti e vi ha
tracciato la via verso la vera fraternità. Ogni persona umana deve
veramente essere sentita da voi come vostro fratello. Vi domando di
vivere tutti in una vera comunione di fraternità e di amore
scambievole, senza distinzione di razza, di lingua e di religione.
Siete tutti figli di Dio, redenti da Gesù, affidati alla mia
spirituale maternità, perciò dovete tutti vivere come veri fratelli
fra voi. Solo sulla strada di una fraternità veramente vissuta
potrà giungere a voi la pace. Ma la pace viene oggi sempre più
minacciata. Gli uomini camminano in un vasto ed ostinato rifiuto di
Dio; sono vittime del peccato e della impurità; sono incapaci di
comprendersi e di amarsi e così i diritti umani vengono calpestati,
i poveri e gli affamati sono abbandonati, aumentano le oppressioni e
le ingiustizie, le violenze esplodono minacciose e le guerre sempre
più si estendono. In questo anno gravi minacce alla pace e grandi
pericoli di mali incombono su di voi. Per questo oggi, nella festa
della mia divina maternità, vi invito ad affidarvi a Me che sono la
Regina della Pace. Convertitevi e tornate al Signore sulla via della
preghiera e della penitenza, della mortificazione dei sensi e del
digiuno. Ormai lo spazio di tempo che Dio ha concesso ancora
all'umanità per la sua conversione è quasi compiuto. Per questo
oggi vi rivolgo, con accorata e materna preoccupazione, questo mio
messaggio. Ascoltatelo e sarete salvati. Seguitelo e troverete la
pace del cuore. Diffondetelo ovunque e contribuirete a preparare,
per tutti, giorni, non di sventura e di afflizione, ma di speranza e
di pace».
2
febbraio 1986
Festa
della Presentazione di Gesù al Tempio
Via
alla divina volontà.
«Seguitemi,
figli prediletti, sulla via, che Io vi traccio, per condurvi tutti
nel Tempio del Signore, perché possiate cantare oggi il suo amore e
la sua gloria. Mentre, col mio castissimo sposo Giuseppe, percorrevo
la strada verso il Tempio di Gerusalemme, portando fra le mie braccia
il mio divino Bambino, ed ero assorta con Lui in una profonda estasi
di amore e di preghiera, Io adempivo ad una prescrizione della Legge
e compivo la Volontà del Signore. Così Io faccio oggi con ciascuno
di voi. Vi conduco sulla strada del perfetto adempimento della
Volontà del Signore. Io sono la via alla divina Volontà. È
Volontà di Dio che voi adempiate con perfezione agli obblighi del
vostro stato sacerdotale. È Volontà di Dio che voi diate uno
spazio importante alla vita di preghiera e di profonda unione con
Lui. Per questo Io vi conduco ad una scrupolosa osservanza delle
vostre pratiche di pietà: l’ufficio divino non venga da voi mai
tralasciato; la vostra meditazione quotidiana sia fatta con calma ed
amore; il Rosario ogni giorno sia da voi recitato con Me; la Santa
Messa, da voi celebrata e vissuta, diventi il punto di riferimento di
tutta la vostra giornata. È Volontà di Dio che anche nella vostra
azione apostolica seguiate le norme per voi emanate dalla Chiesa.
Non partecipate mai a profani spettacoli; non andate in quei luoghi
che non sono adatti alla vostra dignità di Ministri di Dio; sappiate
proteggere e difendere il carattere sacro della vostra persona. Voi
siete nel mondo, ma non siete del mondo. Non vergognatevi di dare a
tutti questa pubblica testimonianza. Per questo vi domando di portare
sempre il vostro abito ecclesiastico, perché si veda ovunque che voi
siete Sacerdoti di Dio e miei figli prediletti. Quanto addolora il
mio Cuore Immacolato il vedere che molti Sacerdoti, ed anche dei
Vescovi, vestono completamente in borghese, disobbedendo apertamente
alle leggi che la Chiesa ha emanato per voi! È Volontà di Dio che
voi ardiate di grande zelo per la salvezza delle anime, e siate
perciò sempre pronti al grave compito che vi è stato affidato come
ministri della riconciliazione. Ormai in grande parte della Chiesa
questo sacramento così necessario sta disparendo, proprio perché
molti Sacerdoti non vanno più nel confessionale a disposizione delle
anime che hanno estremo bisogno di questo sacramento della divina
misericordia. È Volontà di Dio che siate sempre disponibili a
tutte le necessità spirituali e materiali del vostro prossimo. Il
vostro cuore sacerdotale sia aperto, generoso, sensibile e
misericordioso. Solo così adempite alla Volontà che il Signore ha
su ciascuno di voi e percorrete il cammino verso la santità. Per
questo Io vi conduco ogni giorno sulla via della perfetta attuazione
della divina Volontà, affinché, nel Tempio santo della vostra vita
sacerdotale, la Santissima Trinità possa ricevere da voi oggi la sua
più grande gloria».
Dongo,
27 marzo 1986
Giovedì
Santo
Divino
Mistero.
«Oggi
è la vostra festa, figli prediletti, perché è la vostra Pasqua.
Ricordate la istituzione della Eucarestia e del Sacerdozio. Gesù
quanto ha desiderato mangiare questa Pasqua con i suoi discepoli,
prima del suo patire! Desiderate anche voi consumare, con tanto
amore, il mistero della vostra Pasqua sacerdotale. È un divino
mistero di amore. Siete chiamati alla purezza dell'amore. Per
questo ogni giorno Io opero fortemente in voi, per trasformare il
vostro cuore e renderlo conforme a quello di mio figlio Gesù. Vi
conduco dentro la fornace ardente del suo divino e purissimo amore,
perché un cuore sacerdotale deve essere plasmato e trasformato dal
Cuore di Gesù, sommo ed eterno Sacerdote. Un cuore sacerdotale deve
essere mite ed umile, misericordioso e sensibile, puro e
compassionevole, aperto, come un calice, ad amare Dio in maniera
esclusiva e totale e poi, riempito della pienezza dell'amore divino,
a donare fiamme di inestinguibile carità a tutti i fratelli. Oggi è
anche il giorno del comandamento nuovo: - Amatevi fra voi, come Io vi
ho amati. È il giorno del suo impegnativo mandato: - Se questo Io
ho fatto come Maestro, fatelo anche voi se volete essere miei veri
discepoli. Figli prediletti, mettetevi sempre al servizio di tutti:
lavate anche voi i piedi dei vostri fratelli, con il versare balsamo
sulle loro ferite, con il condividere in tutto le loro necessità e
la loro povertà, con il portare su voi stessi il peso del peccato e
del male del mondo. È un divino mistero di preghiera. Il vostro
Sacerdozio si esprime in una perenne opera di mediazione fra Dio e
gli uomini. E questa si esercita con la vostra preghiera
sacerdotale, soprattutto con l'offrire a Dio il Sacrificio quotidiano
della Santa Messa, che, per mezzo vostro, rende perenne ed universale
il dono pasquale di questa Ultima Cena. È perfezione di preghiera,
cioè di unione profonda di vita con Dio, l'esercizio del Sacerdozio
nel dono ai fedeli dei Sacramenti, istituiti da Gesù per la vostra
salvezza. Soprattutto è perfezione di preghiera la vostra docile e
premurosa disponibilità alle necessità delle anime, che vi conduce
spesso ad entrare nel Confessionale, come ministri del Sacramento
della Penitenza, con il quale potete risanare le piaghe profonde di
tanti peccati. Per mezzo del vostro buon esempio, ritorni in tutta
la Chiesa l'uso frequente della Confessione, attuando quanto, in
questo giorno, il mio primo figlio prediletto Papa Giovanni Paolo II
ha domandato, con la sua lettera scritta a tutti i Sacerdoti. È un
divino mistero di sofferenza. L'istituzione del Sacerdozio è
soprattutto ordinata a una perenne, anche se incruenta, immolazione
di Gesù, che perpetua quella compiuta da Lui sul Calvario. Così
anche voi siete da Me chiamati a soffrire con Gesù, ad immolarvi con
Lui per la salvezza delle anime. Salite il Calvario di questo secolo
indifferente e crudele, pronti a morire come Gesù, perché i
fratelli abbiano la vita. Per questo, in questi tempi, Io vi domando
sofferenze più grandi e più continue. Non scoraggiatevi; siate
anzi lieti. Se entrate nel giardino del mio Cuore Immacolato,
proverete sempre più quanto Gesù ha esperimentato in maniera
perfetta: la gioia della immolazione per amore e la salvezza di
tutti. Così, ogni giorno, alle anime che vi sono state affidate,
potete dire con verità: "Quanto ho desiderato mangiare questa
mia Pasqua con voi!"
Dongo,
28 marzo 1986
Venerdì
Santo
Perché
mi hai abbandonato?
«Sono
oggi sotto la Croce sulla quale Gesù sta vivendo le ore della sua
dolorosa agonia. Sento nel mio Cuore Immacolato di Madre, oppressa
dal suo dolore, il grido del supremo lamento: "Dio mio, perché
mi hai abbandonato?". Sentite con Me oggi, figli prediletti,
questo suo grido. Esso è come il vertice di tutto il suo patire, il
culmine supremo di ogni dolore. Oh! rivivete con Me, Madre ferita ed
addolorata, questi ineffabili momenti della sua passione dolorosa.
L'agonia del Getsemani; il tradimento di Giuda; l'abbandono dei
discepoli; il rinnegamento di Pietro; l'oltraggio e la condanna da
parte del tribunale religioso; il giudizio davanti a Pilato;
l’orribile flagellazione e la coronazione di spine; il suo doloroso
salire al Calvario; lo spasimo delle mani e dei piedi trapassati dai
chiodi e queste tre ore interminabili di atroce agonia, appeso alla
Croce. Ecco l'agnello che muto si lascia condurre al macello. Ecco
il vero Agnello di Dio, che toglie i peccati del mondo. Sul cuore di
questo mite corpo di vittima immolata e crocifissa pesa ogni peccato
del mondo, tutta l'iniquità redenta dal suo Sacrificio. "Dio
mio, perché mi hai abbandonato?" Su questo Cuore divino, tanto
schiacciato ed oppresso che sente persino l'abbandono del Padre, pesa
anche tutta la incorrispondenza e la ingratitudine della Sua Chiesa,
nata, come candida Sposa, dal grembo di tanto suo patire. Perché,
ancora oggi, nella sua Chiesa, Gesù continua ad essere abbandonato,
rinnegato e tradito. È rinnegato da coloro che lo pospongono ai
propri comodi, alla ricerca di se stessi, al gusto di venire accolti
ed applauditi. La superbia porta molti a rinnegarlo con la parola e
con la vita: Non conosco questo Uomo! È tradito anche da parte di
quei Pastori che non si curano del gregge a loro affidato, che fanno
silenzio per paura o per convenienza e non difendono la verità dalle
insidie degli errori, e non proteggono le pecore dal terribile
flagello dei lupi rapaci, che si presentano travestiti da agnelli. È
abbandonato da tanti Sacerdoti e religiosi che lasciano lo stato
della loro eccelsa vocazione o che non vivono nella fedeltà ai loro
impegni e si lasciano completamente condurre dallo spirito del mondo
in cui vivono. È rifiutato e respinto da molti fedeli che seguono
ideologie oggi di moda, ma che propongono valori opposti a quelli del
Vangelo e scendono a compromessi, pur di raccogliere sempre i
consensi di tutti. Il venerdì Santo veramente oggi si ripete, in
una forma immensamente più grande ed universale di quanto è
successo nel momento della passione e della morte sulla Croce. Ad un
gesto di allora corrispondono mille gesti di ora. Per questo nel suo
corpo mistico che è la Chiesa, Gesù continua a ripetere il suo
grido doloroso: "Dio mio, perché mi hai abbandonato?”. È
il dolore della vostra Mamma Celeste, che oggi si rinnova, vedendo
ripetersi nella Chiesa le stesse sofferenze provate da Gesù in
questo giorno del suo venerdì Santo.
Vedete se vi è un dolore pari al mio! Partecipate al mio dolore per
il dilagare del peccato, per l’apostasia che si fa sempre più
grande a causa della perdita della fede da parte di molti, per
l’infedeltà che aumenta come una marea e sommerge le anime. Mai
come oggi, o Chiesa, tanto assomigli al tuo Sposo Crocifisso. È
questa, anche per te, l’ora della tua agonia, del tuo abbandono,
della tua dolorosa morte sulla Croce. Ma, nel tuo venerdì santo,
accanto a te sta la Madre addolorata, che ti conforta e veglia in
preghiera e nella ferma speranza della tua vicina e gloriosa
resurrezione».
Dongo,
30 marzo 1986
Pasqua
di Resurrezione
Gesù
è la vostra pace.
«La
Pace del Cuore divino di vostro fratello Gesù risorto e del Cuore
Immacolato della vostra Mamma Celeste, che si allieta nella visione
del suo Corpo glorioso, sia sempre con voi, miei figli prediletti.
La pace sia nel vostro cuore e nella vostra vita. La pace sia il
perenne dono del vostro apostolato. Gesù che è stato umiliato,
vilipeso, sputacchiato, flagellato, condannato, crocifisso, ucciso
sulla Croce e sepolto, oggi è risorto! È la Pasqua della sua
resurrezione! Gesù risorto è per sempre vivo e presente fra voi.
Gesù è la vostra pace. Lui solo è la vostra vita; Lui solo è la
vostra vittoria. Partecipate con Me a questa gioia, che nessuno
potrà mai turbare. Portatela nell'anima perché in essa possa
fiorire la speranza. Io sono la Madre addolorata della Passione. Io
sono la Madre gioiosa della Resurrezione. Io sono la Madre del
Cristo risorto; sono l'annuncio della sua vittoria. A Me è stato
affidato il compito di preparare il suo glorioso ritorno. In questi
tempi dolorosi della purificazione, Io vi dico: Non dubitate, abbiate
tanta speranza! Gesù ha per sempre vinto il mondo. Gesù solo
ancora oggi è il vero vincitore. Sono la Mamma che da ogni parte
tutti vi chiama per portarvi a Gesù e così prepararvi una nuova era
di Pace. Sono la Regina della Pace che vi guarda con tenerezza di
Mamma e vi benedice nel Nome del Padre glorificato, del Figlio
Risorto e dello Spirito Santo che vi è dato in dono».
Merine-Lecce,
8
maggio 1986
Madre
della Grazia e della Misericordia.
«Sono
la Madre della Grazia divina. Sono la Madre del divino Amore. Sono la
fonte della Misericordia. Figli prediletti, camminate sulla strada
che vi ho tracciato in questi anni, se volete assecondare il mio
materno disegno, per la salvezza di tutti i miei figli,
particolarmente dei miei poveri figli peccatori. Siate voi le mie
mani, che distribuiscono copiose grazie a tutti coloro che si trovano
in qualunque necessità. In questi tempi voglio manifestarmi per
mezzo di voi. Io desidero distribuire le mie grazie attraverso le
vostre mani sacerdotali, che devono sempre aprirsi come aiuto e
conforto per tutti. Versate balsamo su tante ferite dolorose;
portate soccorso a chi si trova nella povertà e nell’abbandono;
aiutate i sofferenti, gli emarginati, i piccoli, gli oppressi, i
perseguitati a camminare sulla strada della fiducia e della speranza.
Siate voi le mani della vostra Mamma Celeste, che sempre si aprono
per versare la pienezza delle grazie su tutti i suoi figli! Siate
voi il mio Cuore, che si apre per donare il suo amore materno! Amate
con lo stesso battito del mio Cuore Immacolato. Vi siete a Me
consacrati, perché vi possa formare alla perfezione dell'amore.
Siate delicati e sensibili, puri e umili di cuore. Siate voi
l'aiuto, che oggi Io voglio dare a tutti quelli che hanno bisogno di
amore, per essere salvati. Amate i lontani e gli atei; amate anche
coloro che vi perseguitano e vi rifiutano; amate tutti, senza alcuna
distinzione di lingua, di razza e di religione. Così ciascuno di
voi diventa un battito del mio Cuore Immacolato, che scende su tutti,
per donare il conforto del mio sicuro amore di Mamma. Siate voi gli
strumenti della mia misericordia. Oggi l'umanità ha tanto bisogno
della divina misericordia. Solo dalla misericordia può essere tutta
rinnovata e salvata. Essa è ammalata per il suo ostinato rifiuto di
Dio, che gli impedisce di camminare sulla strada da Lui tracciata,
per condurla alla salvezza. È gravemente ammalata, perché è
diventata incapace di amare. Il mondo si è ridotto ad un immenso
deserto di amore: in esso fioriscono le erbe cattive dell’odio,
della divisione, del peccato, dell'egoismo sfrenato, della impurità,
della violenza e della guerra. Solo un grande miracolo della divina
misericordia potrà salvare questa umanità smarrita e moribonda, che
ha ormai toccato il fondo della sua estrema miseria. Ecco perché,
in questi tempi, il mondo tutto è stato affidato al Cuore Immacolato
della vostra Mamma Celeste. Siate voi, Sacerdoti a me consacrati,
gli strumenti della mia materna misericordia. Allora farete spuntare
ovunque nuovi germogli di vita e di santità, di purezza e di amore.
Contribuirete così a costruire con Me, ogni giorno, cieli nuovi e
nuova terra, come il frutto più bello della pienezza di grazie e di
misericordia, che sempre vi dona il Cuore Immacolato della vostra
Mamma Celeste».
7
giugno 1986
Festa
del Cuore Immacolato di Maria
Àncora
di salvezza.
«Oggi
voglio dirvi la mia materna gratitudine, per avere accolto l'invito a
consacrarvi al mio Cuore Immacolato. In grande numero avete risposto
da ogni parte del mondo. Continuate a rispondermi con grande
generosità e lasciatevi da Me condurre nel sicuro rifugio, che il
mio amore materno ha costruito per voi. In questi tempi, avete
bisogno di correre tutti al riparo, nel rifugio del mio Cuore
Immacolato, perché gravi pericoli di mali incombono su di voi. Sono
anzitutto mali di ordine spirituale, che possono nuocere alla vita
soprannaturale delle vostre anime. Il peccato si diffonde come la
peggiore e la più perniciosa delle epidemie, che porta ovunque
malattia e morte in tante anime. Se vivete abitualmente nel peccato
mortale, voi siete spiritualmente morti e, se giungete al termine
della vita in questo stato, vi attende la morte eterna nell'inferno.
L'inferno esiste, è eterno, ed oggi molti corrono il pericolo di
andarvi, perché vengono contagiati da questa malattia mortale. Vi
sono mali di ordine fisico, come infermità, disgrazie, incidenti,
siccità, terremoti, mali inguaribili che dilagano. Anche in ciò che
vi succede nell'ordine naturale, vedete un segno ammonitore per voi.
Dovete vedere un segno della divina Giustizia, che non può lasciare
impuniti gli innumerevoli delitti che, ogni giorno, si compiono. Vi
sono mali di ordine sociale, come la divisione e l'odio, la fame e la
povertà, lo sfruttamento e la schiavitù, la violenza, il terrorismo
e la guerra. Per essere protetti da tutti questi mali, vi invito a
mettervi al riparo nel sicuro rifugio del Mio Cuore Immacolato. Ma,
in questi tempi, avete soprattutto bisogno di essere difesi dalle
terribili insidie del mio Avversario, che è riuscito ad instaurare
il suo regno nel mondo. È il regno che si oppone a Cristo; è il
regno dell'Anticristo. In questo ultimo scorcio del vostro secolo,
questo suo regno raggiungerà il vertice della sua forza, del suo
potere, della sua grande seduzione. Si prepara l'ora in cui l'uomo
iniquo, che vuole mettersi al posto di Dio, per farsi adorare lui
stesso come Dio, sta per manifestarsi in tutta la sua potenza. Sotto
il flagello sanguinoso di questa terribile prova, come potrete voi
non disperdervi, non scoraggiarvi, restare forti nella fede e fedeli
solo a Gesù ed al suo Vangelo? Il mio Cuore Immacolato diventerà
la vostra fortissima difesa, lo scudo di protezione che vi
salvaguarderà da tutti gli attacchi del mio Avversario. Ma oggi
avete specialmente bisogno di essere consolati. A chi potrete
rivolgervi, nei dolorosi momenti che vi attendono, quando arriverà
al culmine la grande apostasia e l'umanità giungerà al vertice
della negazione di Dio e della ribellione, della iniquità e della
discordia, dell'odio e della distruzione, della cattiveria e della
empietà? Nel mio Cuore Immacolato sarete consolati! Per questo,
ripeto, oggi a ciascuno di voi, quanto a Fatima ho detto a mia figlia
Suor Lucia: - Il mio Cuore Immacolato sarà il tuo rifugio e la
strada sicura che ti condurrà a Dio. In questo giorno, dedicato
dalla Chiesa ad una sua particolare venerazione, desidero che il mio
Cuore Immacolato appaia come l'ancora di salvezza per tutti».
S.
Marino, 4 luglio 1986
Esercizi
spirituali in forma di Cenacolo, dopo la processione serale,
messaggio dato a voce
Uno
spirito di gioia e di consolazione.
«Figli
prediletti, non voglio lasciarvi discendere da questo monte dove, per
una intera settimana, siete rimasti uniti con Me in una preghiera
incessante, in una fraternità vissuta, voluta e guidata da Me, senza
che Io vi dica tutta la gioia provata, in questi giorni, dal Cuore
Immacolato della vostra Mamma Celeste tanto addolorata. Il vostro
amore è stato un dolce balsamo su ogni mia ferita. La vostra
preghiera, fatta con Me, è stata una forza potente che mi avete dato
da offrire alla giustizia del Padre perché Io possa ottenervi, molto
presto, la pioggia di fuoco e di grazia dello Spirito Santo, che
trasformerà e rinnoverà tutto il mondo, dando così compimento al
più grande miracolo dell’Amore Misericordioso di mio figlio Gesù.
Non voglio lasciarvi scendere da questo monte, senza prima dire, a
tutti ed a ciascuno di voi, la mia materna gratitudine. In questi
giorni siete entrati nel giardino celeste del mio Cuore Immacolato.
Guardate al mio Cuore; entrate nel mio Cuore; vivete sempre nel mio
Cuore e verrà su di voi uno spirito di gioia e di consolazione.
Siete venuti quassù con tante preoccupazioni, segnati da molte
sofferenze, avvolti anche da un così umano sconforto. Siete saliti
quassù domandandovi, nel vostro cuore, che cosa di nuovo quest’anno
vi avrebbe detto la vostra Mamma del Cielo. Figli prediletti,
guardate al mio Cuore Immacolato e scenderà su di voi uno spirito di
gioia e di consolazione. Io sono la vostra Mamma: vedo le difficoltà
che vivete; il pesante dolore di questi vostri giorni; le ore
sanguinose che vi attendono, nella purificazione che state vivendo.
Vedo di quanta tristezza talvolta è segnata la vostra vita. Vedo
anche i momenti in cui siete oppressi dallo sconforto e dallo
scoraggiamento, perché oggi il mio Avversario vi insidia,
soprattutto con il dubbio e la sfiducia. Guardate al mio Cuore
Immacolato e dentro di voi, come fonte zampillante, sgorgherà uno
spirito di gioia e di consolazione. Perché dubitate? Perché siete
tristi? Io sono accanto a voi in ogni momento; non vi lascio mai.
Sono Mamma e sono attirata vicino a voi dal peso delle grandi
difficoltà che oggi vivete. Dal mio Cuore parte un raggio dì Luce:
è la luce della vostra Mamma, Vergine fedele, che illumina la vostra
mente e l'attira dolcemente a capire il mistero della Parola di Dio,
a penetrare in profondità il segreto del Vangelo. Nella oscurità,
scesa nel mondo e che si diffonde nella Chiesa, quante menti sono
oscurate dagli errori ed inaridite dal diffondersi, sempre più
vasto, dei dubbi; quante intelligenze sono contagiate dall'errore,
che porta molti a perdersi e ad allontanarsi dal cammino della vera
fede. Questi sono i tempi in cui nella Chiesa molti perdono la fede,
anche fra i miei figli prediletti. Se guardate al mio Cuore
Immacolato e vi lasciate penetrare dal raggio della mia luce, le
vostre menti otterranno il dono della divina Sapienza, saranno
attratte dalla bellezza della Verità, che Gesù vi ha rivelato.
Cibo quotidiano della vostra mente sarà solo la Parola di Dio.
Amatela, cercatela, custoditela, difendetela, vivetela. Così,
mentre la grande apostasia si diffonde, camminerete nella gioia e
nella consolazione di restare sempre nella Verità del Vangelo.
Quando siete venuti quassù, Io ho guardato le vostre anime, il
giardino del mio celeste e materno dominio, e le ho viste ancora
oscurate dai peccati, che spesso commettete, a causa della vostra
così umana fragilità. In voi non vi sono grandi peccati, che ormai
cercate di non commettere più, ma dispiacciono al mio Cuore anche i
piccoli, quelli che voi chiamate veniali. Possono essere l’egoismo,
l’attaccamento a voi stessi, l'incapacità di credere e di
affidarvi a Me con docilità di bimbi, i quotidiani compromessi col
mondo, gli attaccamenti alle creature ed al vostro modo di pensare.
Sono piccole ombre, che oscurano la bellezza della vostra anima. In
questi giorni, la mia mano materna è passata a cancellare tutte
queste ombre. Camminate nella gioia e nella consolazione di sentirvi
amati e condotti da Me per diventare più puri, più buoni, più
caritatevoli, più santi, più belli. Da questo monte le vostre
anime devono ritornare più luminose, rinnovate dalla Grazia di Gesù,
mentre il Padre si china su di esse con amore di predilezione e il
mio Sposo divino, lo Spirito Santo, le trasforma a perfetta
imitazione di mio Figlio. Siete venuti quassù ed Io ho visto, ad
uno ad uno, i vostri cuori: sono consumati da tanta aridità, chiusi
su se stessi e induriti dalle prove che state vivendo. Allora, come
Mamma, mi sono avvicinata a ciascuno di voi; ho preso il vostro cuore
nelle mie mani; l'ho deposto dentro la fornace ardente del mio Cuore
di Mamma e l'ho introdotto nel profondo del Cuore divino di mio
figlio Gesù. Guardate a questo Cuore: è stato trafitto per voi!
Entrate nella ferita del Cuore di Gesù e lasciatevi ogni giorno
trasformare dal fuoco ardente della Sua divina carità. Questo Cuore
è un mare di amore infinito e raccoglie ogni umana debolezza, brucia
ogni peccato, chiama ad una sempre maggiore carità, perché l'Amore
deve essere amato ed ogni dono domanda una sua risposta. Qui dentro,
come l'oro nel crogiolo, i vostri cuori vengono continuamente
trasformati dalla fiamma di un'ardente carità, ed allora diventate
sempre più docili, umili, miti, misericordiosi, buoni, piccoli,
puri. Ecco, formati nel mare infinito del divino Amore, nascono i
vostri cuori nuovi e gli spiriti nuovi, perché possiate essere
testimoni di amore, portare dappertutto l'amore e diventare così voi
stessi spiriti di gioia e di consolazione per tutti. Non capite
ancora che questi sono gli anni della dolorosa purificazione, che sta
per giungere al suo termine più sanguinoso? Perché ancora fate
domande? Questi sono i miei anni. È la ragione per cui ancora vi ho
voluto qui e, durante questi Esercizi Spirituali, che sono stati un
continuo Cenacolo, ho dato grazie straordinarie a ciascuno di voi.
Per ora non capite, perché esse sono come un seme deposto nelle
vostre anime, ma più avanti capirete ed allora guarderete quassù, a
questo monte, e comprenderete ciò che Io ho fatto per voi in questi
giorni. Qui è stato un vero Cenacolo, come quello di Gerusalemme!
Qui voi, miei apostoli, vi siete uniti in preghiera con Me, perché
la nuova Pentecoste è alle porte. Qui Io vi ho introdotto a
comprendere il segreto del mio Cuore Immacolato, perché, scendendo
da questo monte, voi stessi diventiate per tutti il mio segno di
gioia e di consolazione. Non potete tornare come siete saliti:
discendete con Me. Guardate questa umanità inaridita. Quanti miei
figli sono morti, perché uccisi dal peccato e dall’odio, dalla
violenza e dalla impurità, vittime del vizio e della droga. Sono
miei figli: disperati, afflitti, bisognosi di aiuto. Col vostro
amore, dite a loro la mia parola materna e siate, per essi, il mio
segno di gioia e di consolazione. Poi entrate nel cuore della mia
Chiesa. Siate segni di gioia e di consolazione per il Papa, il mio
primo figlio prediletto, oggi tanto sofferente, abbandonato,
criticato, contestato. Siate voi il sostegno di amore, che il mio
Cuore materno vuole donargli. Perché anche Lui, oggi, ha bisogno di
uno spirito di gioia e di consolazione ed Io voglio donarlo a Lui per
mezzo di voi, miei sacerdoti e figli prediletti. Amate il Papa;
seguitelo; difendetelo. Entrate a comprendere il mistero della
Chiesa come Corpo mistico di Cristo, oggi diviso e lacerato e che voi
dovete ricomporre nella sua unità. Questo Corpo viene oggi vilipeso,
è ancora flagellato dai peccati che sempre più si diffondono.
Riparate tutti i peccati, aiutando tanti miei figli a liberarsene,
attraverso l'esercizio del Sacramento della Riconciliazione che, per
mezzo di voi, deve tornare a rifulgere in tutta la Chiesa. Chinatevi
con Me a baciare le ferite di questa mia figlia amatissima, di cui
voi pure siete figli, perché la Chiesa potrà essere rinnovata solo
dalla forza del vostro amore sacerdotale. Allora voi diventate i
segni dell'era nuova che già incomincia, nel più crudo inverno
della sua dolorosissima purificazione. Nell'agonia che ancora sta
vivendo, voi siete il calice di conforto che il Cuore Immacolato
della vostra Madre Celeste dà ad essa da bere, perché possa
riprendere forza e camminare con gioia. Allora voi diventate oggi
spirito di gioia e di consolazione per tutta la Chiesa. Non
lasciatevi scoraggiare. Il mio trionfo è già incominciato. Nei
vostri cuori, nel silenzio delle vostre vite sacerdotali, a Me
consacrate e da Me immolate, il trionfo del mio Cuore Immacolato è
già incominciato. Grazie del conforto che mi avete dato. Accolgo i
desideri e le domande che mi fate. Benedico l'apostolato, le anime a
voi affidate, il vostro difficile ministero. Benedico le vostre
vite: sono preziose per Me. Domani scenderete da questo monte per
tornare alle vostre case. Io vi accompagno con la mia benedizione
materna. Non temete mai più: sono sempre con voi. In voi e per
mezzo di voi, sono l'inizio dei tempi nuovi, sono la Madre della
speranza e della consolazione, sono la Regina della Pace. Vi
benedico nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo».
Rubbio
(Vicenza), 30 luglio 1986
Arca
della nuova Alleanza.
«Figli
prediletti, Io vi conduco ogni giorno sulla strada di una vostra
perfetta imitazione di mio figlio Gesù. Solo così potete diventare
oggi un segno di gioia e di consolazione per tutti. Questi sono gli
anni dolorosi della prova. Essa vi è già stata preannunciata da Me,
in tanti modi e con molti segni. Ma chi mi crede? Chi mi ascolta?
Chi si impegna veramente a cambiare vita? Io sono presa fra due
spade, che trafiggono il mio Cuore di Mamma: da una parte vedo il
grande pericolo che correte, per il castigo che è ormai alle porte;
dall'altra vedo la vostra incapacità di credere e di accogliere gli
inviti alla conversione, che Io vi dono, perché possiate ad esso
sfuggire. Allora mi rivolgo ancora a voi, miei prediletti e figli a
Me consacrati, e vi invito a salire in alto dal mondo, dalle vostre
quotidiane preoccupazioni, dai disordinati attaccamenti alle creature
e a voi stessi, dalla mediocrità e dalla tiepidezza, da una sempre
più vasta aridità. Entrate nel Rifugio, che la Mamma Celeste vi ha
preparato, per la vostra salvezza e perché possiate passare al
sicuro nel mio Cuore Immacolato, i terribili giorni della grande
tempesta, che è ormai giunta. È questo il momento di rifugiarvi
tutti in Me, perché Io sono l'Arca della nuova Alleanza. «Ai
tempi di Noè, immediatamente prima del diluvio, entravano nell'Arca
coloro che il Signore destinava a sopravvivere al suo terribile
castigo. Ai vostri tempi, Io invito ad entrare nell’Arca della
nuova Alleanza, che ho costruito nel mio Cuore Immacolato, tutti i
miei figli, perché siano da Me aiutati a portare il peso sanguinoso
della grande prova, che precede l’arrivo del giorno del Signore».
Non guardate altrove. Avviene oggi come al tempo del diluvio e
nessuno pensa a ciò che vi attende. Tutti sono molto occupati a
pensare solo a se stessi, ai propri interessi terreni, al piacere, a
soddisfare, in tutti i modi, le proprie disordinate passioni. Anche
nella Chiesa, come sono pochi quelli che si preoccupano dei miei
materni e tanto addolorati richiami! Almeno voi, miei prediletti, mi
dovete ascoltare e seguire. Allora, per mezzo di voi, Io posso
chiamare tutti ad entrare al più presto nell'Arca della nuova
Alleanza e della salvezza, che il mio Cuore Immacolato vi ha
preparato, per questi tempi del castigo. Qui sarete nella pace e
potrete diventare segni della mia pace e della mia materna
consolazione per tutti i miei poveri figli».
Rubbio
(Vicenza), 6 agosto 1986
Festa
della Trasfigurazione del Signore Salite sul monte.
«Salite
oggi con Me sul monte della mia Pace, figli prediletti. Salite sul
monte della salvezza e della preghiera, della purezza e della
santità, della docilità e della mansuetudine, della umiltà, della
piccolezza e di una vostra sempre più perfetta carità. Salite
sulla santa montagna di una vostra personale trasfigurazione, con il
conformarvi sempre più alla divina umanità di mio figlio Gesù, con
il filiale abbandono all'amore del Padre Celeste e con una quotidiana
docilità all'azione purificatrice dello Spirito Santo. Così voi
stessi potete godere del dono di una completa trasformazione, nella
luce gloriosa di Cristo che, in voi e per mezzo di voi, vuole
manifestarsi in maniera più grande, in questi tempi, per rinnovare
tutto il mondo, con la forza del Suo Amore misericordioso. Su questa
santa montagna sentirete anche la straordinaria presenza e la
particolare azione della vostra Mamma Celeste, che vuole ogni giorno
trasfigurarvi nella stessa persona di Gesù, perché possiate
diventare oggi una forte testimonianza del Suo amore per voi. Qui Io
vi preparo dolcemente ai momenti dolorosi della Croce e del martirio.
Ormai, anche per voi, sono giunti i giorni dell'abbandono,
dell'agonia e della immolazione. I grandi avvenimenti, che in questi
anni Io vi ho predetto, sono arrivati. Presto sarete chiamati tutti
alla vostra testimonianza più dolorosa. Allora potrete diventare
per tutti i raggi di Luce, che partono dal mio Cuore Immacolato, per
giungere in ogni parte del mondo, ad illuminare i tenebrosi momenti
che ormai state per vivere. Asseconderete così il mio materno
disegno, che è quello di cooperare al compiersi del più grande
miracolo dell'Amore misericordioso di Gesù, che sta ormai per
riversare fiumi di fuoco e di grazia sul mondo».
Rubbio
(Vicenza), 8 agosto 1986
Dopo
la recita del Santo Rosario, messaggio dato a voce
Madre
della Eucarestia.
«Figli
prediletti, come il mio Cuore si riempie di gioia nel vedervi qui, in
un sacerdotale pellegrinaggio di adorazione, di amore, di riparazione
e di ringraziamento a Gesù, mio Figlio e mio Dio, presente nella
Eucarestia, per consolari o di tanto vuoto, di tanta ingratitudine,
di tanta indifferenza, di cui è circondato nella Sua reale presenza
d'amore, in tutti i Tabernacoli della terra, da parte di tanti miei
figli, soprattutto da parte di molti figli prediletti, i Sacerdoti.
Grazie della gioia che date al Cuore di Gesù, che vi sorride
compiaciuto, mentre trassale di tenerezza per voi. Grazie della gioia
che date al profondo dolore del Cuore Immacolato della vostra Mamma
Celeste. Io sono la Madre del Santissimo Sacramento. Lo sono
diventata col mio Sì, perché, nel momento della Incarnazione, ho
dato la possibilità al Verbo del Padre di deporsi nel mio seno
verginale e, benché Io sia anche vera Madre di Dio, perché Gesù è
vero Dio, la mia collaborazione si è però concretata soprattutto
nel dare al Verbo la Sua natura umana, che consentisse a Lui, seconda
Persona della Santissima Trinità, Figlio coeterno col Padre, di
farsi nel tempo anche Uomo, vero vostro fratello. Assumendo la
natura umana, Gli è stato possibile compiere l'opera della
Redenzione. Come sono Madre dell'Incarnazione, sono anche Madre
della Redenzione. Una Redenzione, che si è compiuta dal momento
della Incarnazione fino al momento della Sua morte sulla Croce, dove,
a motivo della umanità assunta, Gesù ha potuto compiere quello che,
come Dio, non gli era possibile fare: soffrire, patire, morire,
offrendosi in perfetto riscatto al Padre e dando alla Sua giustizia
una degna e giusta riparazione. Veramente Lui ha sofferto per tutti
voi, redimendovi dal peccato ed aprendovi alla possibilità di
ricevere quella vita divina, che è stata perduta per tutti, nel
momento del primo peccato commesso dai nostri progenitori. Guardate
Gesù mentre ama, opera, prega, soffre, s'immola, dalla Sua discesa
nel mio grembo verginale fino alla Sua salita sulla Croce, in questa
Sua perenne azione sacerdotale, per comprendere come Io sono
soprattutto Madre di Gesù Sacerdote. Sono perciò anche vera Mamma
della Santissima Eucarestia. Non perché Io Lo generi ancora a
questa realtà misteriosa sull'Altare: questo compito è riservato
solo a voi, miei figli prediletti! È un compito, però, che tanto
vi assimila alla mia funzione materna, perché anche voi, durante la
santa Messa e per mezzo delle parole della Consacrazione, veramente
generate mio Figlio. Per Me Lo accolse la gelida mangiatoia di una
Grotta, povera e disadorna; per voi Lo accoglie ora la fredda pietra
di un Altare. Ma anche voi, come Me, generate mio Figlio. Per questo
voi non potete che essere figli di una particolare, anzi
particolarissima, predilezione di Colei che è Madre, vera Madre di
suo Figlio Gesù. Ma Io sono anche vera Madre della Eucarestia,
perché Gesù si fa realmente presente, nel momento della
Consacrazione, per mezzo della vostra azione sacerdotale. Con il
vostro sì umano alla potente azione dello Spirito, che trasforma la
materia del pane e del vino nel Corpo e nel Sangue di Cristo, voi
rendete a Lui possibile questa Sua nuova e reale presenza fra voi. E
si fa presente per continuare l'Opera della Incarnazione e della
Redenzione e per compiere nel mistero il Sacrificio del Calvario, che
ha potuto offrire al Padre a motivo della Sua natura umana, assunta
con il Corpo che Io gli ho donato. Così, nella Eucarestia, Gesù si
rende presente con la Sua divinità e col Suo Corpo glorioso, quel
Corpo a Lui donato dalla vostra Mamma Celeste, vero Corpo nato da
Maria Vergine. Figli, il Suo è un Corpo glorioso, ma non è uno
diverso, non si tratta cioè di una Sua nuova nascita. Infatti è lo
stesso Corpo che Io Gli ho dato: nato a Betlemme, morto sul Calvario,
deposto nel Sepolcro e da lì risorto, assumendo però una forma
nuova, la Sua forma divina, quella della gloria. In Paradiso Gesù,
col Suo Corpo glorioso, rimane Figlio di Maria. Così quello che,
con la Sua divinità, voi generate nel momento della Consacrazione
eucaristica, è sempre Figlio di Maria. Io sono perciò Madre della
Eucarestia. E, come Madre, Io sono sempre accanto a mio Figlio. Lo
sono stata su questa terra; lo sono ora in Paradiso, per il
privilegio della mia Assunzione corporea in Cielo; mi trovo ancora
dove Gesù è presente, in ogni Tabernacolo della terra. Come il Suo
Corpo glorioso, essendo al di fuori del limite del tempo e dello
spazio, Gli consente di essere qui davanti a voi, nel Tabernacolo di
questa piccola chiesa di montagna, ma, nello stesso tempo, Gli
consente di essere presente in tutti i Tabernacoli sparsi in ogni
parte del mondo, così la vostra Mamma Celeste, col suo Corpo
glorioso, che Le permette di essere qui ed ovunque, si trova
veramente accanto ad ogni Tabernacolo dove viene custodito Gesù. Il
mio Cuore Immacolato Gli fa da vivo, palpitante, materno Tabernacolo
di amore, di adorazione, di ringraziamento e di perenne riparazione.
Io sono la Madre gioiosa della Eucarestia. Voi sapete, figli
prediletti, che dove si trova il Figlio, c'è sempre anche il Padre e
lo Spirito Santo. Come, nella gloria del Paradiso, Gesù siede alla
destra del Padre, in intima unione con lo Spirito Santo, così
quando, chiamato da voi, si fa presente nella Eucarestia e viene
deposto a custodia nel Tabernacolo, circondato dal mio Cuore di
Mamma, accanto al Figlio c'è sempre la reale presenza del Padre, la
reale presenza dello Spirito Santo, c'è sempre la divina e
Santissima Trinità. Ma, come avviene in Paradiso, così accanto ad
ogni Tabernacolo, vi è anche la presenza estasiata e gioiosa della
vostra Mamma Celeste. Poi vi sono tutti gli Angeli, disposti nei
loro nove Cori di luce, per cantare l'Onnipotenza della Santissima
Trinità, con modulazioni diverse di armonie e di gloria, quasi a
fare trasparire, in gradi differenti, la Sua grande e divina potenza.
Attorno ai Cori Angelici, vi sono tutti i Santi e i Beati che,
proprio dalla Luce, dall'amore, dalla perenne gioia e dalla immensa
gloria, che parte dalla Santissima Trinità, ricevono un aumento
continuo di una loro eterna e sempre più grande beatitudine. A
questo vertice del Paradiso, salgono anche le profonde ispirazioni,
le sofferenze purificatrici, la preghiera incessante di tutte le
anime del Purgatorio. Ad esso vi tendono con un desiderio, con una
carità che diventa sempre più grande, la cui perfezione è
proporzionata alloro progressivo liberarsi di ogni debito, dovuto per
la fragilità e per le loro colpe, fino al momento in cui,
perfettamente rinnovate dall'Amore, possono associarsi al canto
celeste, che si forma attorno alla Santissima e divina Trinità, che
si trova nel Paradiso e dentro ogni Tabernacolo, dove Gesù è
presente, anche nelle più remote e sperdute parti della terra. Per
questo, accanto a Gesù, Io sono la Madre gioiosa della Eucarestia.
Io sono la Madre addolorata della Eucarestia. Alla Chiesa trionfante
e purgante, che palpita attorno al centro dell'amore, che è Gesù
Eucaristico, dovrebbe raccogliersi anche la Chiesa militante,
dovreste raccogliervi tutti voi, miei figli prediletti, religiosi e
fedeli per comporre, col Paradiso e col Purgatorio, un perenne inno
di adorazione e di lode. Invece oggi Gesù nel Tabernacolo è
circondato da tanto vuoto, da tanto abbandono, da tanta
ingratitudine. Questi tempi sono stati da Me predetti a Fatima, per
mezzo della voce dell’Angelo, apparso ai bambini a cui insegnò
questa preghiera: «Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito
Santo, Ti adoro profondamente, Ti offro il preziosissimo Corpo,
Sangue, Anima e Divinità di nostro Signore Gesù Cristo, presente in
tutti i Tabernacoli del mondo, in riparazione degli oltraggi, dei
sacrilegi e della indifferenza di cui viene circondato.» Questa
preghiera fu insegnata per questi vostri tempi. Gesù oggi viene
circondato dal vuoto, formato specialmente da voi Sacerdoti che,
nella vostra azione apostolica, girate spesso inutilmente e molto
alla periferia, andando verso le cose meno importanti e più
secondarie, dimenticando che il centro della vostra giornata
sacerdotale deve essere qui, davanti al Tabernacolo, dove Gesù è
presente e viene custodito soprattutto per voi. È circondato anche
dalla indifferenza di tanti miei figli, che vivono come se Lui non ci
fosse, e, quando entrano in Chiesa per le funzioni liturgiche, non si
accorgono della Sua divina e reale presenza fra voi. Spesso Gesù
Eucaristico viene messo in un angolo sperduto, mentre deve essere
posto al centro della Chiesa, deve essere posto al centro delle
vostre riunioni ecclesiali, perché la Chiesa è il Suo tempio, che è
stato costruito prima per Lui e poi per voi. Amareggia profondamente
il mio Cuore di Mamma il modo con cui Gesù, presente nel
Tabernacolo, viene trattato in tante chiese, dove è riposto in un
cantuccio, come fosse un oggetto qualsiasi da usare per le vostre
riunioni ecclesiali. Ma sono soprattutto i sacrilegi che formano
oggi, attorno al mio Cuore Immacolato, una dolorosa corona di spine.
In questi tempi, quante Comunioni e quanti sacrilegi si compiono! Si
può dire che ormai non vi è una celebrazione eucaristica, dove non
si facciano delle comunioni sacrileghe. Se vedeste con i miei occhi,
quanto è grande questa piaga, che ha contaminato tutta la Chiesa e
la paralizza, la ferma, la rende impura e tanto ammalata! Se vedeste
con i miei occhi, anche voi versereste con Me lacrime copiose.
Allora, miei prediletti e figli consacrati al mio Cuore, siate voi
oggi un forte richiamo al pieno ritorno di tutta la Chiesa militante
a Gesù presente nella Eucarestia. Perché solo lì è la sorgente
di acqua viva, che purificherà la sua aridità e rinnoverà il
deserto in cui è ridotta; solo lì è il segreto della Vita, che
aprirà per lei una seconda Pentecoste di grazia e di luce; solo lì
è la fonte della sua rinnovata santità: Gesù nella Eucarestia!
Non sono i vostri piani pastorali e le vostre discussioni, non sono i
mezzi umani in cui voi riponete fiducia e tanta sicurezza, ma è solo
Gesù Eucaristico che darà a tutta la Chiesa la forza di un completo
rinnovamento, che la porterà ad essere povera, evangelica, casta,
spoglia di tutti gli appoggi in cui confida, santa, bella, senza
macchie e senza rughe, ad imitazione della vostra Mamma Celeste.
Desidero che questo mio messaggio venga reso pubblico ed annoverato
fra quelli contenuti nel mio libro. Desidero che venga diffuso in
tutto il mondo, perché, da ogni parte della terra, oggi vi chiamo
tutti ad essere una corona di amore, di adorazione, di ringraziamento
e di riparazione, sul Cuore Immacolato di Colei che è vera Madre -
Madre gioiosa, ma anche Madre tanto addolorata - della Santissima
Eucarestia. Vi benedico nel nome del Padre e del Figlio e dello
Spirito Santo».
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